Il mito norreno secondo God of War – Prima Parte

L'esclusiva Sony degli Studios di Santa Monica è in grado di narrarci al meglio gran parte della mitologia norrena, migliorando anche i precedenti God of War. Vediamo come .

Un nuovo inizio

God of War 4, il videogioco sviluppato dai Santa Monica Studios e rilasciato circa un mese fa come esclusiva Sony, è un nuovo inizio per l’intera saga. Kratos, dopo aver praticamente sterminato l’intero Olimpo, giunge a Midgard desideroso di dimenticare il suo passato. Il suo arrivo in questo nuovo regno lo porterà allo scontro con diverse divinità appartenenti alla mitologia norrena.

La storia si apre con la morte della nuova moglie di Kratos, dalla quale il Fantasma di Sparta ha avuto un figlio, Atreus. È proprio con quest’ultimo che l’eroe spartano decide di intraprendere un lungo viaggio, con lo scopo di spargere le ceneri della moglie sul picco più alto di tutti i regni, essendo questo l’ultimo desiderio della donna.

Se non avete ancora giocato il titolo, o non avete visto qualche gameplay in giro per YouTube, vi consiglio di abbandonare adesso la lettura dell’articolo, causa spoiler pesantissimi. Altrimenti, se volete sapere tutto ciò che viene narrato nel gioco, continuate pure.

Da adesso in poi analizzeremo i personaggi e le ambientazioni più importanti del titolo, ricollegando ciascun elemento alla mitologia norrena, scandagliando la trama sezione per sezione. Noteremo come Santa Monica Studio abbia lavorato egregiamente alla stesura della sceneggiatura di questo God Of War.

La prima parte del viaggio

Poco prima di iniziare il suo viaggio, Kratos si scontra con un uomo apparentemente immortale, in grado di guarire da qualsiasi ferita. Dopo averlo sconfitto, non senza difficoltà, inizia il suo viaggio con Atreus verso il picco più alto di tutti i regni. In questo frangente i due si incontrano con una misteriosa strega che li mette in guardia sugli dei norreni, per poi fare la conoscenza del nano Brok. Spiegheremo più avanti chi siano effettivamente l’uomo immortale e la strega.

Kratos e Atreus giungono al Lago dei Nove, nelle cui profondità abita il temibile serpente del mondo, Jormungand. Secondo la mitologia, questo enorme animale sarebbe in grado di stringere tutte le terre emerse con il suo immenso corpo. Più in là parleremo più approfonditamente di questa bestia.

Arrivati sulla montagna, i due fanno la conoscenza di Sindri, il fratello di Brok. Scopriamo dunque che questi Nani sono degli ottimi forgiatori. In effetti, nella mitologia norrena, il popolo dei Nani è conosciuto per aver creato diverse armi sacre, come il martello di Thor e la lancia di Odino.

Poco più avanti, Kratos e Atreus scoprono che l’ingresso alla montagna è bloccato dall’Alito Nero, una magia imposta direttamente da Odino per impedire che padre e figlio prendano quella via. Sarà la strega ad aiutarli, donando loro il Bifrost, uno speciale strumento magico che permette il viaggio tra i vari regni. Nel mito originale, il Bifrost è il ‘Ponte dell’Arcobaleno’, che unisce Midgard ad Asgard, il regno delle divinità.

Come fare per proseguire?

Lo scopo, ora, è raggiungere il regno degli Elfi, Alfheim, per poter ottenere la luce necessaria a scacciare l’Alito Nero. Padre e figlio riescono a raggiungere Alfheim grazie alla rappresentazione dell’Yggdrasill, l’albero sacro della mitologia norrena che collega tutti i regni viventi.

Dopo aver sconfitto la fazione degli elfi oscuri, attualmente in guerra con gli elfi chiari, Kratos e Atreus fanno ritorno alla Montagna, dove eliminano il possente drago sputafulmini HraeZlyr. Raggiunta a quel punto la vetta di Midgard, ascoltano una conversazione che si sta tenendo a pochi metri da loro.

Chi parla è l’uomo immortale affrontato tempo prima da Kratos, che si rivela essere il dio Baldur, la divinità della benevolenza nella mitologia norrena. Qui c’è da precisare che nel racconto nordico originale egli è rappresentato come un uomo bellissimo, dai capelli biondi e dagli occhi chiari, mentre nel videogame assume le fattezze di un vero e proprio essere malvagio. Egli è accompagnato dai suoi due nipoti, Magni e Modi, figli di Thor in persona. Il trio di divinità discute con un uomo imprigionato in un albero, per poi andarsene.

L’uomo imprigionato nell’albero è Mimir, un saggio onnisciente imprigionato e tradito da Odino stesso circa un centinaio di anni prima. Sarà lui a rivelare a Kratos e Atreus che fino ad ora il loro viaggio è stato vano, poiché il luogo dove si trovano ora non è la vetta più alta di tutti i regni. Il picco più elevato è quello di Jotunheim, il regno dei Giganti, la cui entrata è stata nascosta da tempo e pare introvabile. Tutte le speranze sembrano perdute, ma Mimir ha in mente un piano…

Curiosi di sapere come continuerà il nostro racconto? Vi basta aspettare sabato prossimo, sempre alle 10.30, per conoscere il continuo di questa affascinante storia.

Alla prossima!

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