Il mito norreno secondo God of War – Seconda Parte

Continua la nostra avventura alla scoperta del mito norreno, raccontato egregiamente da God of War 4.

Benvenuti nella seconda parte del nostro viaggio con Kratos attraverso la mitologia di God of War 4! Se non hai letto la prima parte, la puoi trovare qui: https://bit.ly/2IRfYI8

Torniamo alla nostra storia. Mimir svela il suo piano: chiede a Kratos di tagliargli la testa, cosicché possa essere liberato dalla sua prigionia. Lo spartano dovrà successivamente portare la stessa testa alla strega, l’unica in grado di rianimarla e farla così tornare in vita. La strega riesce nell’intento, per poi rivelare di essere Freya, la dea della bellezza per il mito norreno. Ella, così come nel racconto originale, è stata data in sposa a Odino per far sì che le due fazioni divine, Vanir (a cui appartiene Freya) e Aesir (a cui appartiene Odino), stringessero una pace perpetua.

Altra piccola chicca: nel mito nordico, Freya viene rappresentata come una donna dai facili costumi, spinta dalla lussuria e dall’inganno. In God of War, invece, è tutto il contrario. In ogni caso, Kratos, dopo aver scoperto questa verità, se ne va indignato.

L’unico modo per arrivare a Jotunheim

Mimir rivela che per arrivare a Jotunheim sarà innanzitutto necessario lo scalpello di Thamur, un gigante caduto il cui corpo giace tra le nevi. Una volta giunti a destinazione, Kratos, Atreus e Mimir sono costretti a scontrarsi con Magni e Modi, i figli di Thor che abbiamo citato nella scorsa parte. Al termine della sfida, Kratos riesce ad uccidere Magni, mietendo così la sua prima vittima tra gli dei nordici. Modi fugge, terrorizzato.

Preso lo scalpello di Thamur, Atreus comincia ad accusare i segni di una strana malattia, che ci viene citata già ad inizio gioco. Dopo un ulteriore scontro con Modi, la situazione di Atreus peggiora. Kratos seppur riluttante, è costretto a portare il figlio da Freya, unica speranza per salvarlo.

La dea spiega a Kratos che il figlio sta vivendo una contraddizione mentale, poiché è un dio che però pensa di essere mortale. Gli dice inoltre che per guarire Atreus sarà necessario il cuore del guardiano di Helheim, il regno dei morti. Kratos, deciso a salvare il figlio, accetta di recarsi nel regno dei morti e promette che al suo ritorno si rivelerà per quello che è, ovvero un dio.

Il passato non può essere cancellato

Ora arriviamo forse ad una delle parti più emozionanti di tutto il gioco. Kratos viene avvisato del fatto che il Leviatano, l’arma donatagli dalla moglie che ha utilizzato fino a quel momento per sconfiggere i suoi nemici, ad Helheim sarà inutile. È così che il Fantasma di Sparta compie una scelta drastica. Tornato a casa, tormentato dalla visione di Atena (sì, proprio lei!), estrarre da una botola delle armi che abbiamo già visto in passato. Sono proprio loro, le Lame del Caos.

Kratos non può proprio dimenticare i suoi trascorsi come assassino di divinità, avendo terminato con quelle lame l’esistenza dell’Olimpo. Giunto ad Helheim, lo spartano riesce ad uccidere il guardiano del regno, un gigantesco e orripilante troll, per poi avere una visione di Zeus (quanti ricordi!). Strappato il cuore del guardiano, torna da Freya, la quale riesce così a guarire Atreus. A questo punto, Kratos rivela al figlio il suo retaggio come dio. Atreus la prende bene, seppur inizi a comportarsi in modo arrogante e spavaldo.

Kratos, Atreus e Mimir tornano sulla montagna. Incontrano per la terza volta Modi, che viene brutalmente ucciso da Atreus, seppur il padre volesse impedirglielo. Giunti sulla vetta, dove si trova l’ingresso per Jotunheim, fa il suo ritorno anche Baldur, più adirato che mai. Atreus si mostra nuovamente arrogante, causando gravi problemi al padre. Nello scontro che segue, Kratos distrugge per sbaglio la porta per Jotunheim, mentre Baldur fugge in groppa ad un drago dopo aver rapito Atreus. Kratos riesce ad uccidere il drago e, nel successivo scontro, sia i due protagonisti che Baldur vengono trasportati di nuovo ad Helheim…

Tutte le speranze sembrano ormai perdute. Riusciranno i protagonisti a salvarsi e ad arrivare finalmente a Jotunheim? Lo scoprirete nella parte successiva, che uscirà sempre di sabato alle 10.30.

Alla prossima!

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