La città di Kuala Selangor dista circa un’ora di macchina da Kuala Lumpur, ho voluto fare un’escursione per capire se davvero la notte è magica in questa cittadina.
Durante il tragitto si può visitare un tempio indù dedicato alla dea Shiva, molto ben costruito, e la collina delle scimmie.
Io amo le scimmie, ma a volte sono aggressive e pericolose, sulla collina ci sono due specie, quelle marroni, da non toccare perché possono mordere e quelle dal pelo scuro, scimmiette buone e che si lasciano accarezzare.
E’ divertente vedere come scappano, saltano sugli alberi e come salgono sulle spalle o la testa di qualche turista che vuole dar loro da mangiare.
Il giro sulla collinetta dura una quarantina di minuti ed è molto bello passeggiare lontani dal traffico della città, nella natura a contatto con gli animali.
Finito il giro sulla collina ci si dirige a Kuala Selangor per cenare , per poi andare a vedere le lucciole.
Sul fiume si sono insediati i Cinesi, che con il loro senso del commercio, hanno aperto ristoranti di pesce direttamente sul fiume.
Si mangia molto bene: gamberi, granchi, pesce, riso e verdura e si sorseggia tè cinese caldo o freddo.
In genere ci sono escursioni organizzate che portano a mangiare in questi ristoranti e poi ti prenotano l’imbarcazione per andare a vedere le lucciole.
Ci sono solo due posti per poter osservare un gran numero di lucciole e uno di questi è sul fiume a Kuala Selangor.
Si prende la barca verso le sette e trenta di sera mentre il cielo inizia ad imbrunire e si giunge vicino alle mangrovie dove le libellule vanno a mangiare.
Purtroppo la barca è solitamente colma di turisti prevalentemente cinesi che gridano ad ogni lucina che illumina il buio e tutto perde un pò di significato, ma quando il silenzio sale sulla barca e il buio si fa più fitto, ecco che la magia inizia ad apparire.
Tantissime lucine bianche si accendono e si spengono come su un albero di Natale e a quel punto il fastidioso chiasso dei turisti scompare.
Ti allontani con la mente verso quell’oscurità che non fa più paura perché tante piccole fate sembra ti vogliano indicare la via.
E’ come essere sull’isola che non c’è insieme a Peter Pan e a Trilly, spensierati e assorti in una notte magica, priva di preoccupazioni e di normalità.
Devo dire che potrebbe sembrare niente di eccezionale questa esperienza se ci si lascia condizionare dal contorno, ma se si riesce a staccare la mente e volare insieme alle piccole fatine allora è tutta un’altra storia.