Jacksonville, la sparatoria ecco il perché?

Lutto per tutta la comunità del gaming

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Quando tutti noi abbiamo sentito la notizia della sparatoria a Jacksonville, in Florida, ci è passata momentaneamente “liscia”. Siamo, infatti, così abituati a sentire continue notizie di sparatorie negli States, che ci abbiamo fatto l’orecchio e quasi non ci facciamo più caso.

Ascoltando però attenamente la notizia, la reazione è cambiata. La sparatoria non è avvenuta in un posto qualsiasi, ma in un posto dove, qualsiasi videogiocatore spera di essere almeno una volta nella vita: un torneo di videogiochi.

La vicenda 

Jacksonville

Tutto questo è accaduto durante il torneo di Madden 19. La competizione, che si svolge annualmente vedeva contendersi il titolo di miglior videogiocatore al mondo.
Alla manifestazione ovviamente era presente anche Drini Gjoka star del gioco e vincitore della precendente edizione del torneo.

Jacksonville

L’evento come al solito, ha attirato intorno a se tanta allegria e persone che si sono riunite, certe di trovare un luogo pacifico e dove condividere le proprie passioni. Il tutto si è svolto a Jacksonville, più precisamente al GLHF Game Bar, situato in un luogo dove, solitamente si organizzano manifestazioni del genere.

Qualcosa però va storto, improvvisamente si sentono degli spari nella folla, panico generale e tutto viene sospeso.

Dopo poco è tutto chiaro, un 24enne, chiamato David Katz di Baltimora, dopo aver perso una partita valida per il torneo, ha perso il lume della ragione.
Il ragazzo ha quindi fatto fuoco sulla folla, con una pistola, per poi puntare l’arma contro di se e aprire il fuoco per l’ultima volta.

Secondo quanto riportato dal Miami Herald le vittime sarebbero due: Taylor Robertson, 27 anni e Ely Clayton, 22. Entrambi si trovavano li dopo aver viaggiato per diversi kilometri ( rispettivamente West Virginia e California) per assistere al torneo di videogame. Negli Stati Uniti queste manifestazioni spostano diverse migliaia di persone.
Il conto dei feriti è però molto più alto, sarebbero infatti 11 le persone rimaste coinvolte in maniera più o meno grave.

Anche lo stesso Drini Gjoka è stato ferito al pollice, compromettendo almeno per il momento il suo gioco.

Sono fortunato. Il proiettile ha colpito il mio pollice. Il peggior giorno della mia vita.

Queste le parole del videogiocatore professionista

Tiriamo le somme

Il problema delle armi da fuoco negli Stati Uniti è da sempre un acceso dibattito, ma noi non volgiamo parlare di questo, non siamo un sito che parla di questo. 
Noi ci sentiamo solo in dovere di riportare la notizia accaduta a Jacksonville. I videogame sono la passione di tutti noi, amiamo giocarci e parlare di questi.

Questa notizia probabilmente farà gola alla stampa non specialistica, che arriverà ad affermare che il ragazzo ha fatto quello che ha fatto, perchè giocava ai vidogiochi, senza andare ad informarsi sul gioco, che ricordiamo essere il gioco ufficiale della National Football League

Siamo estremamente vicini alle famiglie delle vittime e dei feriti, che seguendo le loro passioni si erano spostati così tanto, come avremmo potuto fare ognuno di noi, per seguire la squadra di calcio tifata o il proprio cantante preferito.

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