I Sette Peccati Capitali – La recensione

La recensione de “I Sette Peccati Capitali” del regno di Lionesse (parte 1 di 2).

“I Sette Peccati Capitali” (Nanatsu no taizai) è un manga shōnen ambientato in Britannia realizzato da Nakaba Suzuki.
Poteva mancare un’interpretazione animata della serie? Certo che no, ovviamente. La prima parte dell’anime venne trasmessa in Giappone negli anni 2014 e 2015. La seconda parte, invece, venne trasmessa negli anni a venire, ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo dedicato.

Chi sono i Sette Peccati Capitali?

I sette peccati capitali sono il gruppo d’élite dei cavalieri sacri al servizio del Re di Lionesse. Ognuno di loro possiede un tesoro sacro che gli conferisce particolari poteri. Composto da membri di razze diverse, vengono accusati ingiustamente dell’omicidio di Zaratras (gran cavaliere sacro) e quindi banditi dal regno. Le loro vite ormai separate, però, sono destinate ad incontrarsi nuovamente.

Un piccolo assaggio della trama dei sette peccati capitali.

Come detto in precedenza, “I Sette Peccati Capitali” è uno shōnen. I nostri protagonisti, infatti, trovano costantemente davanti al loro cammino sfide, duelli e battaglie da superare per poter raggiungere i propri scopi.

Tutto inizia nella taverna Boar Hat. Meliodas, proprietario della taverna, capitano dei sette peccati capitali nonché protagonista della storia, trascorreva una classica giornata a servire i suoi clienti. Tutto d’un tratto, però, irrompe una dolce ragazza di nome Elizabeth alla disperata ricerca dei sette peccati capitali. La fanciulla non era altri che la figlia del Re, il quale, dopo un colpo di stato organizzato dai due cavalieri sacri Dreyfus e Hendricksen, era stato spodestato dal trono.

La sua speranza era flebile: cercare i Sette Peccati Capitali, nonostante banditi dal regno, per chiedergli disperato aiuto. Fortuna o destino, la ragazza finisce proprio nelle braccia dell’uomo che faceva a caso suo. Meliodas, accolte le preghiere di Elizabeth, si mette in viaggio insieme a lei ed il suo amico Hawk (un maialino) alla ricerca degli altri membri.

L’avventura ha inizio!

Inizia così l’avventurosa ricerca dei Sette Peccati Capitali. I nostri eroi viaggiano in lungo e in largo per la Britannia. La ricerca dei vecchi compagni parte da Diane, la Serpe dell’invidia. La troveranno nel Bosco di Biancosogno dove la convinceranno ad unirsi alla causa ed ad andare a salvare Ban, la Volpe dell’avarizia, dalla prigione. Una volta salvato Ban, andranno da King, l’Orso dell’Accidia. Per non spoilerare troppo, diciamo che Meliodas, Elizabeth ed Hawk si riuniscono piano piano con tutti membri della squadra.

Una volta riuniti, i sette peccati capitali marceranno verso la capitale del Regno per liberarla dai due cavalieri sacri e dai loro sottoposti che la occupavano. Non voglio rovinarvi la storia, per cui mi fermo qui con la trama.

Ogni guerriero una storia di espiazione, ecco perché “peccati capitali”.

Ne “I Sette Peccati Capitali” ogni guerriero che ne fa parte ha un passato che lo tormenta. Infatti il loro peccato capitale viene attribuito proprio a delle azioni compiute che ne rappresentano il nome.

Presentiamo dunque i Sette Peccati Capitali:

Meliodas

Il Drago dell’Ira, Meliodas:

E’ il capitano de “I Sette Peccati Capitali” e rappresenta il peccato d’Ira con il simbolo del drago. Nonostante sembri un ragazzino, è in realtà il figlio del Re dei demoni e possiede una forza sia fisica che magica senza pari. Possiede il Tesoro Sacro Lostvayne che gli dona l’abilità di creare fino a cinque copie di se stesso (con potenza ridotta rispetto a lui). La sua mossa vincente è il “Full Counter”: riesce a riflettere tutti gli attacchi diretti verso di lui raddoppiando la potenza! Nonostante questa forza smisurata, però, è piccolo pervertito che si diverte a molestare la povera Elizabeth. Lo vedrete molto spesso con la faccia sotto la sua gonna o mentre le palpa il seno.

Perché a lui il peccato d’ira?

La sua colpa da espiare è quella di aver distrutto il regno di Danafor accecato dalla sua ira dopo aver visto morire la sua amata Liz durante una battaglia contro i demoni.

Ban

La Volpe dell’Avarizia, Ban:

E’ il migliore amico del capitano e rappresenta il peccato dell’Avarizia con il simbolo della volpe. Contraddistinto da capelli bianchi ed occhi rossi, Ban possiede il potere della vita eterna. Esatto, dopo aver bevuto dalla Fonte della Giovinezza nel bosco delle fate è diventato immortale (credo che sia anche il suo tesoro sacro). La sua abilità si chiama “Furto” e gli permette di sottrarre qualsiasi cosa a chi gli sta vicino, persino la forza.

Perché a lui il peccato dell’avarizia??

La sua colpa da espiare è l’accusa di aver ucciso Elaine (la guardiana del bosco delle fate e sorella di King). Lo scopo sarebbe stato quello di appropriarsi della Fonte della giovinezza (bramosia ed avarizia di potere).

Diane

La Serpe dell’Invidia, Diane:

Membra del clan dei giganti, rappresenta il peccato dell’Invidia con il simbolo della Serpe. Fisicamente la più prestante del gruppo, essendo un gigante, possiede il potere della Creazione che è legato strettamente alla terra. Può infatti manipolare e far fuoriuscire rocce dal terreno a suo piacimento. Il suo Tesoro Sacro è Gideon, un gigantesco martello da guerra.

Perché a lei il peccato dell’Invidia?

La sua colpa da espiare, è l’accusa di aver ucciso l’amica Matrona, della quale era invidiosa. Diane, in realtà, è innocente poiché Matrona si sacrificò per lei proteggendola da un gruppo di cavalieri.

King / Harlequin

L’Orso dell’Accidia, King:

Il suo vero nome è Harlequin, ed è il re del Clan delle Fate. Fratello della prima citata Elaine, ne “I Sette Peccati Capitali” rappresenta il peccato d’Accidia con il simbolo dell’Orso. Il suo potere è “Disastro” e gli permette di manipolare lo stato fisico naturale di qualsiasi cosa. Il suo tesoro sacro è la lancia dello Spirito Chastiefol che, combinata al suo potere, gli permette di farle assumere forme differenti. La lancia possiede il potere dell’albero sacro della foresta del Clan delle Fate.

Perché a lui il peccato dell’Accidia?

La sua colpa da espiare è quella di aver abbandonato il suo popolo durante la guerra contro il genere umano.

Gowther

L’Ariete della Lussuria, Gowther:

Gowther è il membro che rappresenta il peccato capitale della lussuria con il simbolo dell’Ariete. Non è né umano, né gigante. E’ bensì una bambola creata anni orsono da un potentissimo demone che, successivamente, la munì di un cuore. A tal proposito, il nostro amico non può provare sentimenti. Nel corso della storia si può notare quanto ne soffra, infatti cerca di sperimentare vie per provare sentimenti fallendo, però, di continuo. Il suo potere, “Invasione”, lo rende capace di entrare nella mente delle persone creando incubi e modificandone persino i ricordi. Utilizza il Tesoro Sacro Harlit, un arco doppio.

Perché a lui il peccato della Lussuria?

Accusato ingiustamente di aver ucciso Nadja, la sorella minore di re Barta, Gowther porta con sé l’espiazione del peccato della lussuria.

Merlin

Il Cinghiale della Gola, Merlin:

Merlin, non che la famosa maga, è il personaggio che rappresenta il peccato della Gola con il simbolo del Cinghiale. Insieme a Meliodas, è il primo membro ad essere entrato nei Sette Peccati Capitali. Il suo potere è l magia infinita: le sue capacità, infatti, derivano da doni da parte del Re dei Demoni e della Dea suprema.

Perché a lei il peccato di Gola?

La sua colpa da espiare è bramosia del potere. Nel momento in cui sia il Re dei Demoni che la Dea Suprema si contendevano i favori dell maga, ella disse che si sarebbe schierata con chi dei due le avrebbe fatto miglior dono. Una volta dati i doni, però, non si schierò con nessuno dei due. Il Re e la Dea decisero così di distruggere la città natale di Merlin.

Escanor

Il Leone della superbia, Escanor:

Escanor rappresenta il peccato della superbia con il simbolo del leone. Grazie al suo potere “Sunshine” può diventare il più forte dei sette peccati capitali. La sua forza cresce esponenzialmente fino a mezzogiorno, poi inizia a scemare pian piano fino al tramonto. Quando il sole va via, Escanor diventa un omuncolo fragile ed indifeso. Si può dire quindi che il nostro leone ha una doppia personalità. Molto superbo e sicuro di sé quando i suoi poteri sono al massimo; totalmente innocuo durante la notte. Il potere “Sunshine” è una delle Grazie conferite dalla Dea suprema ai Quattro Arcangeli. Tuttavia, quando il possessore del potere morì, si reincarnò in Escanor. Il suo tesoro sacro è l’ascia divina Rhitta che può richiamare a distanza ovunque essa sia. Il personaggio non si vedrà nella prima parte della serie, ma solo nella seconda.

Il perché del peccato della superbia sia attribuito a lui è presto detto.

Conclusione e parere personale.

“I Sette Peccati Capitali” mi ha affascinato sin da subito. La trama avvincente, le animazioni ed i combattimenti mozzafiato mi hanno spinto a divorarmi una puntata dopo l’altra. I personaggi, a mio parere molto ben riusciti, sono capaci di farti innamorare fin da subito di loro. Molto interessanti anche le storie dietro ogni personaggio: ne “I Sette Peccati Capitali” le cose non sono poi così ovvie. Personaggi che magari sembrano freddi e distaccati, in realtà sono l’ opposto. Consiglio ovviamente questa serie, per chi fosse interessato può vederla su Netflix (solo prima stagione) oppure gratuitamente su DreamSub.

In attesa dell’uscita della parte 2, continua a seguirci su NerdPool.it!


CORRELATI