Daredevil: la recensione della terza stagione

La terza stagione di Daredevil è sbarcata su Netflix il 19 Ottobre ed è stata subito un successo.
Abbiamo aspettato il 19 chiedendoci se avremmo riavuto indietro il primo Daredevil, superando così il soprannaturale visto in “The Defenders“. 
Questa nuova stagione non ha deluso le aspettative tenendoci incollati allo schermo per tutti e 13 gli episodi.

Daredevil: Reborn

La terza stagione prende spunto da un ciclo di storie scritto da Frank Miller negli anni ’80: Reborn.
E con questa nuova stagione proprio di rinascita possiamo parlare. Dopo la cancellazione di Iron Fist e Luke Cage, Daredevil si erge come un pilastro tra le serie Marvel-Netflix.

Daredevil 3 – La Trama

Con “The Defenders” avevamo lasciato Matt Murdock (Charlie Cox) in condizioni gravi dopo il crollo di Midland Circle, e la perdita di Elektra, la sua amata.
Matt è un uomo distrutto nel corpo quanto nello spirito e si rifugia nella chiesa dove è stato cresciuto, accudito da Padre Lantom (Peter McRobbie) e dalla suora Maggie (Joanne Whalley). Il diavolo di Hell’s Kitchen è in preda a una profonda crisi spirituale, convinto che non ci sia più posto nel mondo per Matt Murdock e per la giustizia attutata in veste di avvocato. 
Fino a quando Wilson Fisk (Vincent D’onofrio) non viene rilasciato e continua ad avere nelle mani tutto il potere e il denaro, tanto da tenere in pugno addirittura l’FBI.
Insieme ad un pericoloso alleato, Kingpin è pronto a tutto pur di riprendere il controllo della città e la vendetta contro tutti quelli che hanno cercato di ostacolarlo.

Daredevil - Wilson Fisk/Kingpin

I punti di forza

Uno dei punti sicuramente meglio riusciti della nuova stagione è lo sviluppo dei personaggi.
Dove la trama perde di ampiezza, i personaggi acquistano in profondità creando così un intreccio meglio articolato. Infatti, le prime puntate sono più rallentate rispetto a quelle a cui siamo abituati, un pò per la necessità del recupero di Matt e un pò per caratterizzare meglio lo sviluppo dei personaggi principali.

Escono così fuori le debolezze e punti di forza dei nostri eroi, la crisi esistenziale di Matt, indebolito nella carne e nello spirito, che non riesce a trovare il suo posto nel mondo. Una sempre maggiore presa di coscienza di Karen (Deborah Ann Woll), di cui conosceremo anche parte del suo travagliato passato. E l’amore per la legge e la giustizia di Foggie (Elden Henson), sempre più convinto di poter salvare il migliore amico ricorrendo alla legge, evitando così che Matt possa compiere azioni di cui in seguito si sarebbe potuto pentire.

Daredevil - Matt Murdock e Foggie

Anche i due agenti che restano coinvolti nelle macchinazioni di Fisk, sono un pò i protagonisti di questa stagione.
A partire da Ray Nadeem (Jam Ali), un personaggio nuovo che non ha nessun riscontro nei fumetti. Onesto padre di famiglia e integerrimo agente, si ritrova suo malgrado a lavorare direttamente per Kingpin, e dovrà rimettere in gioco tutti i suoi valori.
La storia di Nadeem acquista nelle puntate uno spessore non indifferente che tiene lo spettatore incollato allo schermo.

L’altro agente coinvolto è Ben Pointdexter (Wilson Bethel).
Cecchino con un passato problematico, meglio conosciuto come Bullseye.
Nella terza stagione di Daredevil, gli sceneggiatori si sono concentrati maggiormente sul suo passato e sulla sua psicopatia. Elementi che rivelano la straziante natura di uno degli avversari più terribili di Daredevil, senza andare a calcare la mano su quelli che sono i suoi “poteri”.

Daredevil - Wilson Bethe/Bullseye

Una full immersion nella psiche

Ci troviamo così coinvolti profondamente nella psiche dei personaggi, gioiamo e soffriamo con loro, accompagnati da un ottima gestione della narrativa. Una storia coinvolgente proprio perchè decide di scoprire le sue carte poco alla volta
I piani di Fisk tendono a far sentire prigioniera la città e lo stesso spettatore, che si ritrova coinvolto nella stessa tensione ed angoscia provata dai personaggi, episodio dopo episodio. Una tensione che cresce fino a culminare nei quattro episodi finali che non lasciano tempo alla riflessione.
Episodi ricchi di coreografie e di combattimenti spettacolari. Una stagione piena di scene d’azione che superano di gran lunga  quelle viste nelle stagioni precedenti. Il tutto coronato dalle meravigliose interpretazioni di Vincent D’Onofrio, che conferma il suo trono; un Charlie Cox sempre più calato nei panni del suo personaggio; e una scoperta spettacolare, l’interpretazione che Deborah Ann Woll fa della sua Karen. Un personaggio fortemente sacrificato nelle due stagioni precedenti, che ora rivendica il suo ruolo in prima fila nella serie.

Karen Page - Daredevil

La nota stonata

Nonostante tutte le note positive e di qualità della serie, si nota una certa non uniformità stilistica dovuta al fatto che ogni episodio è stato affidato ad un regista diverso. Non ci sono puntate brutte o girate male, ma si sente un netto stacco tra quelle “ottime” e quelle solo buone. 
Basti pensare al diverso stile dei due flashback, quello sul controverso passato di Bullseye, e quello quasi banale sul passato di Karen.

Nonostante questo piccolo intoppo, Daredevil è sicuramente una delle serie migliori a tema Supereroistico degli ultimi anni. E speriamo di avere presto una quarta stagione.

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