NerdPool.it incontra Mirka Andolfo

In occasione di LuccaCG ecco la nostra intervista con l'autrice di Sacro/Profano

Tra gli artisti più presenti a Lucca Comics & Games 2018 c’era sicuramente Mirka Andolfo. L’autrice di Sacro/Profano e Contronatura aveva un agenda pienissima tra i diversi stand delle case editrici che hanno pubblicato le sue opere e le sue variant cover. Mirka ha però trovato il tempo per noi di Nerd Pool. Grazie a Edizioni BD abbiamo infatti potuto intervistare Mirka Andolfo e parlare con lei di Sacro/Profano, le sue altre opere, ispirazioni e tanto altro… 

Ciao Mirka e grazie per questa intervista con noi! Sei un’artista conosciuta in Italia e anche all’estero, ma chi è davvero Mirka Andolfo? 

Chi è davvero? Oddio… È una fumettista nata a Napoli, che vive a Torino da ormai 9 anni e che spera di riuscire sempre a lavorare ai suoi progetti personali oltre che lavorare con editori in generale, su commissione. La cosa che mi piace fare di più in assoluto è lavorare sui miei progetti come Contronatura, Sacro/Profano e così via. Perché mi piace esprimere quello che ho dentro, è un bisogno che devo soddisfare in qualche modo.

Hai citato Sacro/Profano che è la prima opera che tu hai scritto e disegnato e che ti ha fatto conoscere al grande pubblico. Ci racconteresti a parole tue di cosa parla quest’opera?

Sacro/Profano è stato appunto il mio primo fumetto come autrice unica ed è semplicemente una storia d’amore umoristica e sexy. Non è esplicita però parla di sesso e ci sono molte tette…. È la storia d’amore tra Angelina e Damiano, che sono un angelo e un diavolo che ne passano di tutti i colori, sopratutto lui che è lo sfigato della coppia. È una raccolta di tavole autoconclusive, ognuna ha una storiella a sé.

Finora sono usciti un bel po di libri, anche se inizialmente era stata progettata come una trilogia, Inferno, Purgatorio e Paradiso. L’ultimo libro è uscito in occasione di questo Lucca Comics & Games, Liberaci dal male (Edizioni Dentiblu), che ho scritto con David Goy ed è disegnato da Elisa “Pocci” Pocetta con altri autori ospiti come Ilaria Catalani, Veronica Ciancarini, Gero. Con questo siamo a quasi una decina di libri.

È da poco uscito anche Sacro/Profano Omnibus per Edizioni BD che presenta una storia prequel. Come è stato dover riprendere questi personaggi e la loro storia?

Si, ho scritto e disegnato un prequel ed è stato bello, fantastico. Mi sono divertita molto in questa piccola storia di poche pagine a mostrare il primo vero incontro tra Angelina e Damiano. Uno potrebbe dire: “Ma scusa, qual è il primo vero incontro tra Angelina e Damiano se già c’è stato nel primo libro?” Questo è successo precedentemente. Non spoilero però diciamo ci sono anche le mamme in mezzo… 

Sacro/Profano è stata la tua prima opera dove tu hai pensato sia a storia che disegni, ma un’altra opera tua è Contronatura (Panini Comics). Quali sono gli aspetti facili e quali quelli difficili nell’ideare e disegnare una storia?

Diciamo che come dici tu ci sono cose sia positive che negative [nell’ideare e disegnare una storia]. Facile… più che facile è divertente perché faccio esattamente quello che mi piacerebbe fare. Non che sia una cosa negativa, ma è un lavoro diverso da quando hai una sceneggiatura e devi adattarti ad essa. È bello lavorare in entrambi i modi, ma c’è qualcosa di più personale quando lavori a qualcosa di tuo. Innanzitutto viene il più simile possibile a quello che tu ti immagini. Dal punto di vista anche creativo è molto più stimolante lavorare a qualcosa di proprio. Lo è anche lavorare con altre persone, a quello che scrivono altri, ma è diverso, non si può neanche paragonare.

La difficoltà però è che proprio perché faccio tutto io è molto pesante lavorare a qualcosa da soli. A volte non si ha neanche tanto tempo da dedicare ad un libro perché hai anche altri lavori che non puoi lasciare indietro quindi è anche un sacrificio da fare, ma se uno lo vuole fare però ne vale anche la pena.

Ma sei anche libero con la tua storia… 

Si, esatto! Stando sempre ai consigli ed indicazioni di editor ed editori, quindi non è mai un lavoro veramente veramente in solitaria: c’è sempre qualcuno che mi da il suo feedback e mi corregge quando faccio cavolate. Se facessi tutto completamente da sola rischierei davvero di fare un sacco di stupidaggini: è bene che ci sia un qualcuno di esterno che rivede il mio lavoro. 

Leggendo le tue opere ho trovato che i tuoi protagonisti sono sempre in qualche modo destinati a dover stare insieme nonostante le difficoltà che devono affrontare, sono quasi anime gemelle. Sei una persona romantica?

Si, sono molto romantica, tanto a dire il vero. Anche se però per il mio gusto personale il romanticismo deve essere sempre affiancato a qualcos’altro. Non mi ci vedo a scrivere una storia che sia semplicemente d’amore, mi piace metterci un po’ di avventura, un po’ di azione, o suspence. Ma in generale sì, sono molto romantica anche se non si direbbe…

I tuoi personaggi femminili sono molto provocanti, ma anche forti, indipendenti e determinati: credi che nei fumetti ci dovrebbero essere più personaggi così, che nonostante l’avvenenza, ed un certo erotismo, hanno anche molte altre qualità?

È molto difficile accomunare le due cose perché solitamente si pensa che fare una donna affascinante è sbagliato per qualche strano motivo, ma in realtà le donne affascinanti esistono come ci sono gli uomini affascinanti, le donne procaci ci sono come ci sono uomini “fighi”. Le donne le disegno così perché ho sempre fatto così e mi ha sempre divertito, però mi piace che non siano solo delle bambolone, ma che anzi imparino sempre qualcosa [nel corso della storia]. Ad esempio Angelina cresce durante i volumi di Sacro/Profano: all’inizio è un po’ più svampitina e stupidina, poi impara e, anzi, a volte lei è più diabolica di Damiano!

In Contronatura è la stessa cosa. Contronatura è comunque un fumetto molto diverso. Ho voluto creare un personaggio che fosse bello non seguendo però i soliti stereotipi della bambolona col un vitino stretto. Volevo fare una ragazza un pochino in carne e sopratutto volevo divertirmi disegnando un maiale perché  è un animale associato a qualcosa di brutto e quindi volevo fare un maiale che fosse carino e simpatico. Mi ci rivedo molto in Leslie [la protagonista di Contronatura], vorrei essere come lei, non a livello fisico, ma come personaggio e carattere, mi sento molto come lei. 

Hai disegnato anche molte variant cover per diversi fumetti e manga. Come ti comporti quando devi disegnare una variant? 

Sopratutto con i manga leggo il numero del quale devo disegnare la variant: solitamente si tratta del primo numero, in questo modo conosco l’opera dal suo inizio. Per fortuna mi sono capitate sempre belle opere come ad esempio, una delle ultime variant che ho fatto, è stata Citrus. Mi viene chiesto sempre di fare un’interpretazione mia, personale, non devo fare quello che farebbe l’autore dell’opera originale altrimenti non avrebbe senso. Anzi è proprio questo il senso di fare una variant cover in generale!

Con Citrus, ad esempio, mi è stato chiesto di fare qualcosa di particolare, legato al “cosplay”, perché il volume usciva in anteprima a Lucca Comics & Games. Per collegarlo alla fiera ho quindi disegnato le protagoniste travestite con un costume da supereroi. Non poteva essere troppo esplicito ma si vede che i loro costumi richiamano quelli dei supereroi. In generale si seguono sempre delle direttive, sopratutto da parte di autori ed editori giapponesi. Qualcuno a volte rimane stupito e mi chiede perché ho fatto così e devo spiegare che l’ho fatto perché mi è stato chiesto questo. Quindi devo mantenere lo spirito dell’opera, seguire le direttive che mi vengono date e metterci ovviamente qualcosa di mio, fare un mix di queste cose. E non è facile. 

Quali sono le tue ispirazioni sia come opere che come artisti?

Sono una super fan di Witch e infatti ho avuto l’onore di fare le cover della ristampa, ne sono stata contentissima essendo proprio fan di tutto il team creativo dietro a Witch. Amo molto poi gli autori americani, tutti quelli che fanno le così dette “donnine”: sono sempre stata appassionata di James Scott Campbell, Madureira…tantissimi! Non mi vengono in mente i nomi proprio perché sono tanti… Madurerira l’ho detto, poi Benitez; Tony Daniel mi piace tantissimo.

Anche autori giapponesi: sono super fan di Death Note, è il mio manga preferito di sempre; poi Berserk, Fushigi Yugi che è stato il mio primo manga in assoluto e per questo sono molto legata e affezionata a quest’opera e a Yuu Watase. Leggo un po’ di tutto. Anche autori francesi tipo Blacksad di Guarnido e un fumetto che mi piace tantissimo e mi ha molto ispirato sopratutto quando ho fatto Sacro/Profano è Péché Mignon (in italiano Il chiodo fisso) di Arthur de Pins, ma ci sono tante altre opere 

Che consigli vorresti dare ad aspiranti fumettisti e disegnatori?

Consiglio innanzitutto di leggere tanti fumetti perché delle volte sento di ragazzi molto giovani che vogliono fare fumetti ma non li leggono e per me è un po’ un controsenso. Non basta aver voglia di disegnare o amare disegnare per fare fumetti: sono cose completamente diverse così come è diverso fare una illustrazione o un fumetto. Quindi se vi piace disegnare non è detto che vi piacerà fare fumetti. Leggete fumetti, studiateveli, anche se leggerli è già un passo avanti!

Disegnate tantissimo tutti i giorni, e sforzatevi di disegnare anche cose che vanno fuori quello che fate di solito. Io per esempio avrei voluto disegnare di più maschietti quando ero piccola; adesso li disegno, mi piace farli, ma sono più legata alle figure femminili. Quando cresci è più difficile imparare, mentre quando sei giovane sei una spugna, tutto quello che fai lo accumuli dentro di te quindi finché siete giovani disegnate tantissimo.

Ci potresti dare qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri?

Allora Sacro/Profano non so: come abbiamo detto doveva essere una trilogia ma adesso ci sono dieci volumi quindi boh… Contronatura è appena finito e al momento non sto pensando ad un seguito, ma mai dire mai. Non chiudo mai le porte. sono però già concentrata su un nuovo progetto di cui non posso dire nulla. Posso solo dire che sarà molto diverso dai miei precedenti lavori. Ogni volta che faccio qualcosa di nuovo voglio sfidarmi; mi annoio molto facilmente e questa cosa, voler cambiare e provare qualcosa di diverso, mi spinge sempre. Questo progetto sarà sicuramente molto più cupo e molto più serioso dei miei progetti precedenti anche se poi io ci butto sempre qualche battuta, è più forte di me! 

Ringraziamo la gentilissima Mirka Andolfo e la casa editrice Edizioni BD per questa intervista. Continuate a seguire Nerd Pool per nuove interviste, news sul mondo del fumetto e tanto altro. 

CORRELATI