Il poema del vento e degli alberi Vol.1 – recensione

Il poema del vento e degli alberi è un manga del 1976 di Keiko Takemiya per la prima volta pubblicato in Italia da J-POP Manga . Seppur uscito sulla rivista Shojo Comics, l’editore italiano, l’ha catalogato come Seinen.

Quest’opera ha segnato la svolta del genere Shojo manga, causando una rivoluzione di temi e contenuti. Inoltre ha dato vita ai sottogeneri che conosciamo oggi, incluso il Boy’s Love.

Trama

Il Poema del vento e degli alberi è ambientato in un collegio maschile della Provenza alla fine del 1800. Racconta di Serge Battour, un giovane Visconte che alla morte del padre decide di tener fede alle sue ultime volontà e iscriversi al Collegio Lamcombrade. Lo stesso collegio che il padre aveva frequentato in gioventù.

La madre di Serge era una zingara, le persone proveranno una qual forma di sospetto nei confronti del colore della sua pelle. Tuttavia Serge è un ragazzo molto gentile, ha un forte senso della giustizia e della moralità. Inoltre ha ereditato dal padre l’abilità in ambito musicale e la perfetta andatura a cavallo. Serge riuscirà subito a entrare in amicizia con molti compagni di collegio. L’unico a cui non riuscirà ad avvicinarsi è, ironia della sorte, il suo compagno di stanza Gilbert Cocteau.

Gilbert è la pecora nera della scuola. Un ragazzo bellissimo, dal viso di porcellana molto schivo, ribelle e si prostituisce in cambio di favori. 
La maggior parte dei ragazzi del Collegio lo tiene a debita distanza a causa della sua promiscuità e dei suoi comportamenti sconsiderati. Nasconde senza dubbio un passato tormentato…

Edizione J-Pop Manga

L’edizione J-Pop comprende 10 volumi da 200 pagine al prezzo di 10€ l’uno. 
Il manga, uscito in anteprima a Lucca Comics&Games è acquistabile in due modalità. Il box da collezione, contenente la serie completa, sarà disponibile in fumetteria, libreria e negozi online a partire da oggi 15 novembre, e i volumi singoli a partire dal 6 dicembre con cadenza mensile.

Considerazioni

Il poema del vento e degli alberi è un manga molto esplicito fin dalle prime pagine. Anche se l’atto non è mai visibile, le scene di sesso sono tante (e siamo solo al primo volume). Se rapportato al periodo in cui è uscito, è senza dubbio un manga rivoluzionario. Tocca temi molto attuali come l’omosessualità e il razzismo risultando molto più profondo di molti Shojo e Boy’s Love.

Ovviamente rispecchia molte caratteristiche dei manga anni ’70, il character design statico, la drammaticità estenuante e la teatralità. Nonostante rispecchi canoni ormai sorpassati rimane un’opera molto coinvolgente e profonda.
La storia avrà risvolti sempre più drammatici come ogni buon manga vintage che si rispetti? Nel dubbio, tenete i fazzoletti a portata di mano.

Il team di Nerdpool.it ringrazia J-pop Manga per il volume ricevuto in anteprima a Lucca C&G. 

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