Delilah Dirk e lo scellino del re – Recensione

Delilah Dirk è tornata! Insieme al fedele Selim, la nostra eroina preferita è pronta per una nuova avventura in Delilah Dirk e lo scellino del re. Questa seconda storia dell’avventuriera creata da Tony Cliff è disponibile per la casa editrice ReNoir e questa volta Delilah e Selim si dovranno recare in Inghilterra e il passato della ragazza sarà svelato…

Dio salvi l’onore di Delilah Dirk!

Sono passati tre anni dal primo incontro tra Selim e Delilah e i due sono una coppia molto indaffarata a risolvere le ingiustizie. Questa volta sono in Portogallo per salvare un bambino dal crudele padre e durante questa missione si scontreranno con il Maggiore Merrick. La guerra tra Francia e Inghilterra è alle porte e il Maggiore crede che Delilah sia una spia francese. Il nome di Delilah Dirk è infamato da queste accuse. Ma Delilah non ci sta e decide di realizzare il sogno di Selim e andare in Inghilterra per trovare il Maggiore e recuperare il suo buon nome di eroina che fa del bene.

In Inghilterra però c’è la famiglia di Delilah che non sa di tutto quello che ha combinato in giro per l’Europa e che crede che Selim sia il suo maggiordomo… Delilah dovrà quindi trovare i modo di salvare il suo nome, non farsi scoprire dai suoi familiari e fare la pace con se stessa, il suo passato e il suo presente.

Delilah protagonista assoluta!

Nel volume precedente avevo detto che Delilah rimaneva misteriosa e forse non riusciva ad entrare troppo in sintonia con lettore. In Delilah Dirk e lo scellino del re, pur rimanendo Selim la voce narrante, scopriamo molto sul passato che lei ha tenuto nascosto, ma anche sulla sua persona. Lei, una donna così coraggiosa e spericolata, in realtà pensa molto al giudizio degli altri, quello della madre e dell’aristocrazia dalla quale proviene. Una debolezza che inizialmente  la blocca, visto che non vuole far scoprire la sua identità di Delilah Dirk e quindi non agisce con l’intraprendenza che la caratterizza.

E in questo caso è il personaggio di Selim a farle capire gli errori che sta commettendo e a spingerla a combattere. Certo, Selim deve subite le solite stranezze della ragazza e fingersi maggiordomo, cosa che non gli riesce particolarmente bene. Ma per la ragazza è pronto a fare tutto e qualsiasi cosa accada l’appoggerà e la aiuterà anche a costo della vita.

Abbiamo un’evoluzione del rapporto tra Delilah e Selim molto bella. Anche se non lo vediamo sulla pagina il loro affiatamento è cresciuto e si intendo molto bene. Il passato di Delilah e i suoi segreti diventano motivo per riflettere su quello che la ragazza vuole fare e Selim è molto importante proprio per mostrarle i suoi errori e riflettere. In questo senso è un volume più riflessivo del precedente, più calmo visto che abbiamo delle scene di azione solo nella parte iniziale e finale. Però rimangono tutti quelli elementi che hanno caratterizzato il volume precedente: le battute, le espressioni dei personaggi e il senso di avventura.

Nuovi personaggi e nuovi luoghi

Come dicevo, Delilah Drik e lo scellino del re è un volume con meno azione ma comunque un’avventura in pieno stile “Delilah Dirk” e che si concentra molto su di lei, forse tralasciando altri personaggi come ad esempio il Maggiore Merrick. E’ il nemico della situazione che però manca per gran parte del volume pur rimanendo pericoloso. I suoi piani segreti e le sue vere intenzioni diventano man mano sempre più palesi e non riguardano solo Delilah. E nonostante la sua mancanza dalla scena la sua presenza è costante e questo lo rende un personaggio interessante anche se si rivela del tutto solo sul finale.

La famiglia di Delilah viene maggiormente raccontata, con molta attenzione e affetto. Forse prorpio questo affetto così potente fa temere a Delilah di rivelare la verità su suoi viaggi, ma si renderà presto conto che non può nascondersi ancora a lungo. La paura per il giudizio altrui è un tema importante e che riflette la società aristocratica dell’epoca e le apparenze che devono essere mantenute durante le occasioni mondane. C’è una grande attenzione in questa rappresentazione della nobiltà inglese del XVIII secolo, nonostante altri fatti (come la guerra tra Inghilterra e Francia) sia inventata come dichiara l’autore stesso. Però rimane sempre questa attenzione a dettagli e situazioni storiche che si apprezzano molto nonostante ci siano alcuni elementi un po’ più fantasiosi o comunque meno ancorati alla realtà che però non minano alla storia. 

Il ritorno di Delilah Dirk

Questa avventura di Delilah Dirk è meno avventurosa della precedente ma comunque   appassionante per i temi trattati e l’evoluzione del suo personaggio. Ci fa apprezzare ancora di più Deliah e il finale di questa storia assicura che non sarà certo l’ultima volta che vedremo le sue avventure. Delilah è ancora pronta a viaggiare con Selim al suo fianco e invita il lettore a seguirla ancora una volta…

Ringraziamo la casa editrice ReNoir per averci fornito una copia digitale di Delilah Dirk e lo scellino del re per poterlo recensire. Vi ricordiamo la nostra recensione del primo volume, Delilah Dirk e il tenente turco, e vi invitiamo a continuare a seguire Nerd Pool per nuove recensioni  e news legate al mondo del fumetto e non solo!

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