Warhammer: Vermintide II PS4 – Recensione

Fatshark ci lancia in una nuova ordalia contro Skaven e creature del Caos in questo nuovo capitolo di Vermintide

Disponibile dal 18 dicembre su PS4, e capace di vendere oltre mezzo milione di copie al lancio su Steam, Warhammer: Vermintide II parte subito bene e non delude le aspettative che avevamo anche su questo porting.

Warhammer: Vermintide II, uscito per Steam a inizio anno e quest’estate anche per Xbox One, è il secondo capitolo dell’action RPG con visuale in soggettiva di Fatshark.

Warhammer: Vermintide 2 | PlayStation 4 Release Trailer

Warhammer: Vermintide II è ambientato di nuovo in un mondo dark fantasy che si basa su quello iper-violento di Warhammer.

Anche in Warhammer: Vermintide II vale la stessa formula del “quattro contro tutti”. Ci troveremo quindi a unirci con un massimo di altri tre giocatori con l’obiettivo di restare in vita livello dopo livello. Naturalmente per sconfiggere sciami di nemici sfrutteremo vari stili di combattimento e numerose armi.

La versione per la PS4 si presenta subito bene tanto da un punto di vista prettamente grafico che, soprattutto, da quello della giocabilità, vista la totale assenza di lag. La qualità delle texture e il lavoro fatto sulle luci, grazie anche a una palette colore ben scelta, lo pongono una spanna sopra tutti. Lascia perplessi l’assenza di una modalità a sessanta fps sulla PS4 Pro.

Warhammer: Vermintide II
Skaven!

Warhammer: Vermintide II è stato rilasciato, solo nei digital store, in tre edizioni:
Standard – Contiene il gioco [29,99€]
Premium – Contiene il gioco, 3 imprese eroiche, skin a tema araldica di Helmgart, 1 cornice ritratto e la statua di Sigmar nella fortezza [44,99€]
Ultimate – (quella provata da NerdPool) Contiene Tre giorni in accesso anticipato, il DLC Ombre su Bögenhafen, il DLC Ritorno a Ubersreik, 6 imprese eroiche esclusive, le skin a tema araldica di Helmgart, 2 cornici ritratto, la statua di Sigmar nella fortezza [54,99€]

Nonostante il prezzo, consigliamo la versione Ultimate se volete regalarvi l’esperienza completa di quello che è il miglior action rpg di quest’anno.

Il primo dei due DLC di Warhammer: Vermintide 2 introduce Bögenhafen.

Si tratta di una città mercantile che soffre per il diffondersi della corruzione del buon vecchio zio Nurgle, il quale sta lentamente prendendo il sopravvento sul Reikland. Scoprite l’origine dell’infezione e distruggetela prima che Bögenhafen venga interamente divorata.
Volevate Skaven e azione? Sarete accontentati.

Il secondo DLC, invece, vi porta ancora una volta all’origine di tutto: benvenuti a Ubersreik. Dopo la scoperta di un oggetto alquanto misterioso, Olesya invia nuovamente gli eroi a Ubersreik per cercare di capirci qualcosa.

Warhammer: Vermintide II

Riprendiamo, quindi da dove avevamo lasciato nel primo capitolo di quest’avventura, prigionieri, e sarà il mercenario Markus Kruber nel tutorial a liberare i nostri compagni di scorribande facendo contemporaneamente un recap del sistema di gioco.

Adesso che siamo tutti liberi e pronti al massacro ci si ritrova nella fortezza di Helmgart, e da lì, massacro dopo massacro e cercando di non lasciarci le penne ad ogni livello ci spostiamo per tredici differenti mappe.

Da un punto di vista della giocabilità, che Warhammer: Vermintide II sia ispirato a Left 4 Dead come il suo predecessore, ormai lo sappiamo tutti, tuttavia la Fatshark non si è limitata a riproporre pedissequamente la stessa formula, ma l’ha arricchita con tre specializzazioni per ogni personaggio. Queste specializzazioni le sblocchiamo quando arriviamo a determinati livelli di esperienza.

Warhammer: Vermintide II
Troll.

Queste nuove specializzazioni mutano il tipo di combattente nell’aspetto e nel suo utilizzo in gioco.

Markus Kruber di default è un mercenario, ma può diventare sia un cacciatore che un cavaliere a piedi; il guerriero nano Bardin Goreksson è di default un ranger veterano, ma può trasformarsi in uno spaccaferro o addirittura uno sventratore; l’elfa Kerillian va dall’essere una custode dei sentieri al diventare un’ancella o un’ombra e così via.

Tutti i mestieri vantano abilità passive, mosse speciali e perk sbloccabili differenti e non è detto che una classe più avanzata sia la scelta migliore per il vostro stile di gioco.
Tendiamo sempre verso il personaggio più sgravato nelle prime ore di gioco, ma non sempre è quello che più si adatta al nostro stile, quindi il consiglio resta sempre lo stesso: giochiamoli tutti per poi scegliere quello che ci piace di più.

Grazie alle modifiche fatte alle 13 mappe, le ore di gioco non mancheranno di certo.

Warhammer: Vermintide II

Le tredici mappe disponibili sono più vaste e diversificate rispetto a quelle del primo capitolo, offrono viste molto belle graficamente, montagne e colline, neve e sole, foreste e coltivazioni, ma ci sono anche elementi esteticamente brutti, come fuoco e acqua.

La prospettiva offerta è molto suggestiva e realistica ma l’interazione con l’ambiente è spesso limitata al solo osservare, tuttavia una delle trovate migliori del team di sviluppo è un algoritmo che rende casuale la generazione dei componenti dell’orda tanto quanto il momento in cui vi scontrerete con loro.

È stata una bella pensata per mantenere alto il livello di attenzione ad ogni run, ma anche per allontanare la monotonia degli scontri sempre uguali a sè stessi.

Il sistema di combattimento è molto buono, dà il meglio di sè nell’uno contro uno, e ci mostra parecchie reazioni alle ferite, ma deve comunque sottostare alla regola dei giochi online, per cui la velocità e la stabilità vincono sulla qualità grafica.

Warhammer: Vermintide II

L’orda, quindi.

Skaven come non ci fosse un domani, la carne da cannone di base dell’orda stessa, con e senza corazza, armati con mitragliatrici o lanciafiamme; guerrieri del Caos con armi e fogge diverse, incluse alcune unità spaventosamente grandi e con armature pesanti. Rognosi. Ma alla fine li spazzerete via. Sempre a random sulle mappe compariranno quattro tipi di miniboss: i Troll della Bile, giganteschi mostri che vomitano bile velenosa; due diversi Rattogre, topi crudeli e XXXL e gli Abomini del Caos, creature tentacolari e parecchio nasty. Come nella buona tradizione di Warhammer fantasy nel gioco di Fatshark non mancano mostri e nefandezze in numero maggiore rispetto al primo capitolo e questo va tutto a vantaggio della varietà delle situazioni e delle sfide che ci troveremo ad affrontare.
Queste sfide hanno quattro livelli regolabili di difficoltà: Recluta, Veterano, Campione e Leggenda.

Non pensiate di essere stanchi del gioco tanto presto, per completare tutte le mappe, i DLC e i quattro livelli di difficoltà e le classi ci vogliono diverse decine di ore di gioco. Senza contare che avrete da mettere le mani su un grosso bottino. Scordatevi i dadi della volta scorsa, il nuovo Vermintide ha in premio per voi ricchi bauli.

Warhammer: Vermintide II

È un buon sistema completamente privo di microtransazioni e rilascia nuovi oggetti in modo abbastanza generoso, consentendoci di modificare la dotazione del nostro combattente già dopo la prima vittoria. Tutti gli oggetti inutilizzati possono essere fusi per ricavare materie prime che poi useremo per costruire nuove armi o per potenziare quelle che abbiamo già, anche con incantesimi.

Per gestire tutto il crafting abbiamo un’interfaccia abbastanza complicata ma non difficile, in breve tempo la si padroneggia alla perfezione.

In definitiva un buon gioco, con un’ottima colonna sonora che saprà regalarvi tantissime ore divertenti trascorse a insegnare all’orda chi comanda veramente a Ubersreik.
In attesa di un nuovo capitolo.

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In conclusione si tratta di un buon titolo, migliore del precedente, che da il meglio di se nella versione per PS4 e che, se siete degli amanti di Warhammer, vale la pena avere nella sua versione Ultimate perché gadgets e i due DLC valgono la spesa in più rispetto alla versione con il solo gioco.Warhammer: Vermintide II PS4 - Recensione