Titans: recensione della nuova serie di Netflix

Una piacevole riscoperta di giovani supereroi, in una chiave oscura e molto introspettiva.

Titans, la nuova serie targata DC Comics che possiamo vedere in streaming da ieri su Netflix, inizia con la fuga da casa della giovane Rachel Roth (Raven) a causa dell’omicidio della madre. Ancora incapace di gestire i suoi oscuri poteri telecinetici cerca di rifugiarsi a Detroit dove incontra Dick Grayson, diventato poliziotto dopo la “separazione” da Bruce Wayne ma ancora giustiziere di notte nei panni di Robin. Le loro strade si incroceranno con quella di Kory Anders (Starfire), risvegliatasi dopo un incidente automobilistico e prima di memoria. Beast Boy sarà l’ultimo ad unirsi al gruppo, guadagnandosi fin da subito la fiducia di Rachel. Questa giovane squadra, ancora in lotta con il passato di ciascuno dei componenti, dovrà superare i propri demoni e affrontare il male che vuole distruggere la terra.

C’e un nuovo stile in questa serie.

Lo avevamo capito fin da subito, con quella frase ancora oggi riecheggiante dal trailer “Fuck Batman” e pronunciata proprio da Robin nel primo episodio della serie. Ci si distacca dal taglio melodico e molto “teen” della serie animata (Teen Titans, appunto) per abbracciare un lato oscuro, molto introspettivo, appartenete ad una serie adulta. Qui i supereroi picchiano forte e per davvero. Uccidono, e mostrano delle complessità caratteriali che ci sono piaciute molto ma che non hanno nulla a che fare con quello che avevamo visto su Cartoon Network. La leadership stessa di Dick Grayson è messa in discussione. Mostrando una evoluzione del personaggio durante gli 11 episodi, matura e molto interessante.

Lotta contro se stessi, lotta contro il male.

Questo potrebbe essere definito il filo conduttore di tutta la prima stagione. Che rispetta quelle che sono le sue origini fumettistiche senza far arrabbiare i fan più ortodossi. Per la prima volta questi giovani supereroi si trovano ad affrontare una grande minaccia da soli, senza fare da spalla, ma agendo davvero in prima persona.

In conclusione, nonostante qualche momento morto, la serie è consigliatissima per i fan, ma anche per chi non conosce a fondo questo Universo. Anzi, forse proprio su questi ultimi, il fascino oscuro di Titans potrebbe fare ancora più presa svelando un retroscena alle spalle dei più noti e blasonati supereroi. E allora “Fuck Batman”, come direbbe Dick?! Non proprio. Ma in questa piacevole serie non sentiamo nessun tipo di nostalgia.

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Il mio giudizio è molto positivo, ho avuto grande piacere nel condurre questa "piccola maratona" di 11 episodi in fila. Ottimo il cast, ho apprezzato molto l'atmosfera che la colonna sonora sa creare. Universo DC rispettato appieno nel confronto fumettistico.Titans: recensione della nuova serie di Netflix