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Hearthstone: quando una AI inizia a giocare

Un gruppo di informatici spagnoli hanno applicato tecniche avanzate di intelligenza artificiale per generare automaticamente i migliori mazzi di carte su Hearthstone di casa Blizzard

Un team europeo di informatici, guidato da università spagnole, è riuscito ad applicare tecniche avanzate di intelligenza artificiale che imitano il processo di selezione naturale e l’evoluzione delle specie. L’obiettivo: generare automaticamente i migliori mazzi di carte in Hearthstone.

Gli algoritmi sviluppati creano soluzioni (mazzi) che, se giocate, vengono confrontate con altri mazzi definiti da giocatori esperti, raggiungendo circa l’80% delle vittorie contro di loro, secondo i loro autori pubblicati su Knowledge-Based Systems. Una tecnica che ricorda da vicino quella della “conta delle carte” nel balckjack, ma ovviamente, aggiornata alle tecniche informatiche moderne.

Come nella selezione naturale, le migliori soluzioni si riproducono a vicenda, creando mazzi misti che ereditano i tratti migliori dei loro genitori. I mazzi ottenuti con questo metodo alla fine del processo di evoluzione ottengono risultati migliori rispetto ai migliori mazzi progettati da giocatori esperti. Questo è quanto è riuscito ad osservare Antonio Miguel Mora García, ricercatore presso l’Università Internazionale di La Rioja (UNIR) e coautore del lavoro.

Praticamente questo studio andrebbe a ruba fra i 30 milioni di giocatori al mondo, ma ovviamente sarebbe bannato come cheating dalla Blizzard. Rimane comunque interessante come, delle AI programmate da esseri umani, raggiungano risultati bel oltre le aspettative.
Che il prossimo step del mondo gaming sia quello di una lenta ma inesorabile introduzione delle componenti AI magari per migliorare le dinamiche di gioco?

Per il momento è tutto. Stay Tuned su NerdPool per tante news quotidiane.

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