Devil May Cry V – Recensione

Dopo 6 anni dal criticato DmC Devil May Cry, il tentato reboot di Ninja Theory che non ha soddisfatto pienamente i fan nonostante l’ottima qualità generale, Capcom torna in cattedra con un quinto capitolo pronto a riportare in auge la saga originale del figlio di Sparda.
Sarà riuscita nel suo intento? Scopriamolo insieme!

Trama

Devil May Cry V si pone cronologicamente alla fine della saga, iniziando in una situazione concitata: un gigantesco albero demoniaco è comparso al centro di Red Grave City e Dante, insieme a Trish e Lady, deve occuparsi del problema.
È in questo momento che entra in azione Nero, chiamato da Morrison e dal misterioso V, per aiutare Dante in questa battaglia più difficile del previsto.

La trama si sviluppa in una mescolanza di flashback, situazioni parallele tra i protagonisti e piccoli flashforward. Anche se a prima impressione sembra confusionaria, si rivela invece facile da seguire grazie a una linea del tempo all’inizio di ogni missione.
Per quanto riguardo la storia narrata è ben scritta, risultando mai banale o allungata solo per questioni di durata.

Struttura

Devil May Cry V presenta un gameplay praticamente perfetto, non sembrando quasi mai legnoso e accessibile a tutti e avendo dall’inizio due difficoltà: “Umano” e “Demone”. Il mio consiglio è comunque quello di partire subito con la seconda, che presenta una sfida adeguata anche per chi non ha mai giocato a nessun titolo della serie.

Il combat system resta lo stesso dei precedenti capitoli: agile, scattante ma che richiede, nel caso si voglia ottenere una tripla S come “punteggio stile” alla fine del livello, un certo grado di abilità e tecnica nel concatenare attacchi e combo.

I personaggi che avremo a disposizione sono il giovane Nero, il leggendario Dante e la new entry V e tutti e tre presentano un gameplay differenziato tra loro: Nero fungerà da tutorial, sarà infatti il primo personaggio che useremo e avrà a disposizione la spada Red Queen, un revolver e molte braccia meccaniche, tutte diverse fra loro.

Devil May Cry V

Con lui impareremo le meccaniche di gioco di base e sbloccheremo le prime combo sia con la spada che con la pistola.
Quello che sbloccheremo ci servirà poi in seguito per Dante, che avrà a disposizione un larghissimo set di armi, tra spade, pistole, guantoni e stivali demoniaci e molto altro ancora.

La più grande novità di Devil May Cry V è il personaggio di V, che basa il suo combat system sull’evocazione di 3 famigli: l’aquila Griffon, la pantera Shadow e il colosso Nightmare.

Comparto tecnico

La versione di Devil May Cry V provata è quella PS4 e il gioco si è dimostrato solidissimo, restando sempre a 60 fps con qualche calo minimo durante le situazioni più concitate.
Il comparto grafico si è dimostrato ottimo sia negli ambienti, anche se rarissime volte ha presentato della latenza nei caricamenti delle texture nelle inquadrature panoramiche, sia nei personaggi, ben realizzati e animati alla perfezione.

Il comparto audio è anch’esso eccellente, presentando una colonna sonora stupenda e un doppiaggio sia inglese che giapponese ottimo.

Devil May Cry V

Contenuti di gioco

Per finire, Devil May Cry V ha una durata di circa 15-20 ore, estendibili se si vogliono completare anche le missioni segrete ed ottenere tripla S in tutti i livelli.
I livelli presentano aree nascoste dove trovare gemme e missioni segrete, spronando il giocatore a rigiocarlo per trovarle tutte.
Per quanto riguarda la personalizzazione, Nero avrà a disposizione un grande numero di bracci con ognuno un diverso moveset, mentre Dante un folto arsenale tra spade, armature e armi da fuoco.

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Devil May Cry V si presenta come uno dei migliori capitoli della saga, riuscendo a far dimenticare il tanto criticato reboot di Ninja Theory, e candidandosi sicuramente a gioco dell’anno, risultando uno dei migliori giochi usciti negli ultimi mesi in tutti i suoi aspetti.Devil May Cry V - Recensione