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Il viaggio del Cubo Cosmico dal fumetto al grande schermo: il Tesseract

Trovare una definizione per qualcosa che racchiude dentro di se un potere indefinito, ed infinito, potrebbe essere un controsenso. Cercare di spiegare come tutto questo potere sia passato di mano in mano nel corso di decenni è forse ancora più complicato; ma ci proveremo proprio perché il Cubo Cosmico, che forse molti conoscono come Tesseract, è un artefatto chiave nell’universo Marvel.

Cubo Cosmico o Tesseract

Prima di iniziare ad analizzare questo lungo viaggio, è necessario ritornare alle origini in Tales of Suspense #79, Il Teschio Rosso vive! Storia scritta da Stan Lee e disegnata da Jack Kirby, dove il “contenitore” della Pietra dello Spazio assume la sua identità di Cubo Cosmico. Successivamente nel Marvel Cinematic Universe avviene il nuovo battessimo: Tesseract.
La storia avviata nel numero #79 prosegue fino al numero #81 dove Cap viene a conoscenza di un potentissimo oggetto nelle mani dell’A.I.M. associazione criminale che deve essere messa al tappeto.
Fino a quando Teschio Rosso se impossessa, acquisendo un potere mai visto. Ma Captain America riesce comunque a sconfiggerlo; troverà infatti il modo per scindere il Cubo dal super villain, che finirà in fondo al mare insieme all’artefatto nel tentativo di recuperarlo.

Cubo Cosmico Tesseract
Teschio Rosso impugna il Cubo Cosmico

Arriviamo quindi alle vicende di Adattoide, un essere creato dall’A.I.M. da una scheggia del Cubo Cosmico. Siamo ai numeri #82-#84 dove il mutaforma vuole uccidere Captain America, replicando i poteri del suo avversario.
La vicende proseguono poi con il ritorno di Teschio Rosso che riproporrà diverse “versioni” del cubo nel tentativo di sconfiggere Cap, fino al 1995 Assalto All’A.I.M.

I poteri del Cubo Cosmico

Il Cubo Cosmico è quindi lo strumento attraverso il quale viene veicolato il potere della Pietra (o Gemma) dello Spazio, capace di dominare la realtà soggiogandola ai desideri di chi ne possiede il controllo. Molti degli effetti di questo potere sono a volte reversibili, ed in alcuni casi rappresentano delle mere illusioni. Le evoluzioni subite da questo artefatto sono molteplici, in molti si sono impossessati di esso per scopi malvagi creando dei Cubi personali (Thanos, Teschio Rosso, Dottor Destino per citarne alcuni) fino ad assumere una identità propria dal nome Kubik, nel 1986 in Captain America Annual #7.

In seguito il Cubo subisce la manipolazione degli Skrull, i quali creeranno il Modellatore di Mondi. Successivamente è il turno di Kosmos, fusione di Arcano e Molecola. Poi Kobik, unione dei frammenti di più cubi, e che Teschio Rosso sfrutterà per ricomporre la vita di Steve Rogers sotto il controllo dell’HYDRA.

Ma la storia del Cubo non è finita, e alimenterà trame come La guerra dell’infinito e La crociata dell’infinito. Protagonista Thanos, che vive una nuova definizione di questo artefatto, capace ora di trarre potere non da se stesso, ma attraverso unità di contenimento cosmiche.

Via via scemando dalle pagine del fumetto, il Cubo Cosmico ritornerà protagonista negli anni Duemila nelle pellicole dell’MCU.

Ipercubo quadridimensionale. Il Tesseract che ispira MCU.

Forse non vi siete mai chiesti da cosa derivi il nome Tesseract. Se siete però degli appassionati di letteratura fantascientifica anglosassone, questo nome non vi suonerà come nuovo! Sì perché Charles Howard Hinton nel 1888 diede il nome di Tesseract all’ipercubo quadridimensionale, ovvero una forma geometrica di 16 vertici, 32 spigoli, 24 facce quadrate e 8 facce tridimensionali cubiche. Su ogni vertice incidono 4 spigoli, 6 facce quadrate e 4 facce cubiche.

Rappresentazione geometrica del Tesseract.

Il Tesseract nell’MCU

La prima apparizione nel MCU avviene in Thor, nella nota scena post credit. Nick Fury lo definisce Energia illimitata ponendo fin da subito l’attenzione su un oggetto che perdurerà per tutta l’Infinity Saga.
Il Tesseract, nella sua versione cinematografica, fu creato dagli Dei di Asgard e rincorso in seguito da Loki. Ma procediamo con ordine partendo dalla Seconda Guerra Mondiale: in Captain America – Il primo vendicatore, Teschio Rosso mette il Cubo al centro del suo piano. Cubo che viene utilizzato da Arnim Zola per dare energia alle invenzioni necessarie a vincere la guerra.
Recuperato quindi da Johann Schmidt nel 1942, alla fine del film precipita nelle profondità dell’Artide (1945), per poi essere recuperato da Howard Stark, che lo cederà allo S.H.I.E.L.D.

Loki, come abbiamo fatto cenno in precedenza, vuole impossessarsi del Tesseract in The Avengers, per consegnarlo a Thanos. Missione fallita, Thor riesce a riportarlo ad Asgard, sotto più degna custodia.
Qui viene usato per ricostruire il Bifrost, finendo sotto la custodia di Heimdall.
Ed arriviamo finalmente al momento in cui, in Thor: The Dark World, viene svelato il dettaglio più importante per il proseguo della storia del Cubo. Ovvero il suo contenuto: una Gemma dell’Infinito.
Successivamente in Avengers: Age of Ultron si scoprirà che si tratta proprio della Gemma dello Spazio, che Loki ruberà dai sotterranei di Asgard.

Un furto, quello di Loki, dalle conseguenze devastanti. Lui stesso infatti è costretto a barattarlo con la vita di Thor, a favore di Thanos che lo distrugge per estrane la Gemma. La storia poi la conosciamo, e attendiamo di completare questo ultimo capitolo dopo la visione di Avengers: Endgame.

Zona d’ombra

Non è finita qui. C’è una parte fondamentale della storia del Tesseract che trova il suo compimento in Captain Marvel.
Anni Novanta. La scena è tutta di Goose, l’amato gatto di Carol Danvers. Siamo nell’ufficio di Nick Fury, dove il Flerken vomita sulla sua scrivania proprio il “cubo luminoso”. Questa scena è cronologicamente un prequel di The Avengers (2012), dove lo troviamo già nelle mani dello S.H.I.E.L.D. e poi rubato da Loki.

Da quello che abbiamo appreso in Captain Marvel, tra il 1989 e il 1995, Mar Vell ha custodito il cubo, con il quale ha condotto gli esperimenti per un super motore ad alta velocità.
Cronologia: 1945 il Tesseract cade nell’Artico. Probabilmente intorno agli anni 50 Howard Stark lo ritrova (confermato dagli appunti di Tony). Viene poi consegnato da Howard allo S.H.I.E.L.D. che lo utilizza nel progetto P.E.G.A.S.U.S. al quale stava lavorando Mar Vell.
Ed è proprio Mar Vell a confermarci che il Cubo si trova nella base Kree, al sicuro dagli Skrull. Siamo al 1989, Mar Vell muore e Carol nei fatti che seguono all’incidente aereo viene investita dalla potenza del Tesseract che le conferisce i poteri. Di conseguenza, fino al 1995 il Cubo si trova nello spazio.

Una possibile spiegazione…

Quindi, come è possibile che una Kree sia in possesso del Cubo, se doveva essere già in mano allo S.H.I.E.L.D.?
La spiegazione potrebbe essere che Mar Vell sia entrata in possesso del Tesseract infiltrandosi nello S.H.I.E.L.D. e che, come da scena post credit di Captain Marvel, ritorni poi nelle mani di Fury.

…potrebbe essere nei fumetti

Sì, perché la figura di Annette Bening racchiude in se molte più identità provenienti dal fumetto. E proprio nel fumetto Helen Cobb, assente film ma rappresentata dalla Bening, incontrò Stark padre! “Guarda caso” negli anni ’60.
Qui i Marvel Studios potrebbero ricucire “l’errore” (forse voluto, chissà) e far avvenire il passaggio del cubo, da Howard ad Annette; e infine quindi allo S.H.I.E.L.D.

Il 24 aprile come ormai sappiamo uscirà nelle sale italiane Avengers: Endgame. Tanti dubbi ci affliggono, e ci affliggeranno fino a quella data. Speriamo che il completamento della storia delTesseract sia una delle tante risposte!

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