X-Men: Dark Phoenix è il dodicesimo film della saga sui Mutanti targato Fox. È un film che va subito al sodo, che sicuramente non ambisce ad essere un capolavoro, ma vuole raccontare una storia in maniera diretta e senza fronzoli.
Il film, che vede come assoluta protagonista Jean Grey, non prova a trasporre una storia qualunque, ma ripropone (per la seconda volta) la saga della Fenice, una delle serie più popolari e apprezzate dei fumetti Marvel sugli X-Men.
La Trama
X-Men: Dark Phoenix si apre nel 1975. Jean Grey è solo una bambina. Sta viaggiando in macchina con i genitori e cambia stazione radio col pensiero. Purtroppo finisce per causare un incidente in cui i genitori perdono la vita. Così viene adottata e protetta dal professor Xavier, che la porta nella sua scuola per persone “speciali”. Titoli di testa e siamo nel 1992, quando Jean Grey, ormai adulta, partecipa ad un’operazione di salvataggio nello spazio. Ma, da quel momento in poi, non sarà più la stessa…
La morte e l’azione
Nella sua prima parte, il film riesce ad essere molto emozionante. Vuoi per la tensione e la suspense che riesce ad accumulare in alcune scene (vedi il salvataggio nello spazio, o il combattimento fuori della casa dei genitori di Jean) o, soprattutto, per il senso di morte e di costante pericolo che accompagna tutto il film.
La seconda parte del film, ritrova i toni del classico film d’azione. La scena del treno è davvero un’ottima scena che vale il prezzo del biglietto.
Magneto una spanna sopra gli altri
Se escludiamo i due villain, il cast è praticamente identico a quello di X-Men: Apocalisse. La nuova entrata Jessica Chastain convince. Sophie Turner è particolarmente credibile come Jean Grey, forse un po’ troppo compassata come Fenice. Da sottolineare la fantastica interpretazione di Michael Fassbender (Magneto) che ha ormai fatto totalmente suo il personaggio.
La continuity
Se cercate la continuity, X-Men: Dark Phoenix non è il posto adatto. Quello che accade qui non confluisce con la trilogia di Bryan Singer. Molti avvenimenti, infatti, contraddicono la trilogia originale. Il viaggio nel tempo visto X-Men: Giorni di un futuro passato ha modificato il futuro, questo dovrebbe giustificare quanto visto in questo film.
Il futuro degli X-Men
Cosa ne sarà degli X-Men? Sicuramente questa saga è giunta a conclusione. Vedremo se la Disney (e la Marvel) decideranno di mettere sotto contratto nuovi attori o alcuni di questi riprenderanno il ruolo. Certo, non vedere più Michael Fassbender nei panni di Magneto ci dispiacerebbe molto.
In conclusione, X-Men: Dark Phoenix è un film piacevole che va diritto al punto. Non ambisce ad essere un capolavoro, ma vuole raccontare una storia in maniera diretta e senza fronzoli. La prima parte della pellicola è emozionante e ci racconta il punto di vista dei personaggi, mentre la seconda parte è un film d’azione in piena regola (la scena del treno è meravigliosa). Una buona conclusione per questa saga targata Fox lunga ben 12 film.
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