Crash Team Racing Nitro-Fueled è arrivato sugli scaffali da qualche giorno ed era prevedibile che sarebbe stato un grande successo. Dopotutto, si tratta del remake di uno dei giochi di kart più amati degli anni novanta, nonché dell’ultimo titolo Naughty Dog dedicato al marsupiale arancione. C’era da aspettarsi dunque che questa operazione di restauro – ad opera di Beenox – avrebbe fatto andare i nostalgici in visibilio.
La strada per il successo
Chi scrive – al momento dell’annuncio di Nitro-Fueled – non era proprio convinto di questa operazione, insomma, che cosa avrebbe potuto offrire un kart game con quasi vent’anni sul groppone? Crash Team Racing sarebbe stato in grado di tenere testa ad una serie come Mario Kart che di capitolo in capitolo è stata perfezionata? In quest’ottica, i dubbi principali ricadevano sul piano contenutistico e sul design dei circuiti, fondamentali in un gioco di corse. Per non parlare del sistema di guida, che forse sarebbe risultato un po’ troppo semplicistico.
Tali dubbi sono però stati spazzati via con il reveal trailer, capace di trasmettere un certo grado di hype anche al giocatore più scettico. In circa sessanta secondi venivano mostrate tutte le caratteristiche di questo remake, a cominciare dai tracciati, così colorati e pieni di dettagli, semplicemente incantevoli.
Il trailer veicolava un messaggio chiaro: Beenox non si era limitata ad una semplice trasposizione uno a uno del titolo originale ma, aveva aggiunto diversi elementi in più, fondamentali per ottenere il consenso di critica e pubblico. Infatti, sarebbe tornato il multiplayer split-screen a quattro giocatori, ci sarebbe stata una modalità online e perfino la possibilità di personalizzare kart e personaggi. Come se non bastasse, l’intero pacchetto sarebbe stato venduto ad un prezzo budget, per risultare ancora più appetibile.
Riaccendete i motori!
È inutile girarci attorno, a noi giocatori queste operazioni nostalgiche piacciono e pure tanto. Tornare a giocare i titoli dell’infanzia in una forma aggiornata, più attuale, scatena sempre un turbinio di emozioni difficilmente controllabile. I giocatori più giovani sono abituati all’alta definizione, ma vent’anni fa le cose erano diverse. E a chi non è mai capitato di immaginarsi il proprio titolo preferito con un comparto grafico più complesso?
Abbiamo accettato senza fatica il trend di queste “remastered plus” proprio perché corrispondono a quelle fantasie che si avevano da bambini. Ma Crash Team Racing Nitro-Fueled non è solo bello da guardare, è ancora incredibilmente divertente da giocare.
Il sistema di guida è rimasto invariato salvo per la gestione del turbo, reso più efficiente che in passato. Nella versione originale del titolo, durante una derapata si caricava una barra che, se rilasciata nel momento giusto – con la pressione di un tasto – permetteva di eseguire un breve turbo. In questa nuova versione di CTR è possibile eseguire il turbo fino a tre volte consecutive per uno scatto di maggiore potenza e durata. Nonostante possa sembrar complicato, ci si abitua in fretta a questa nuova meccanica di gioco e ne conseguono partite ancora più adrenaliniche. Pertanto il feeling generale risulta leggermente diverso rispetto all’opera originale, ma si tratta di cambiamenti che giovano all’intera produzione.
Riguardo i power-up contenuti nelle casse, sono rimasti invariati rispetto alla prima versione del titolo, forse avrebbero necessitato di qualche bilanciamento, ma funzionano a dovere.
Come dicevamo sopra, uno degli aspetti che destava più preoccupazione era il design dei circuiti, che sarebbero potuti risultare limitati e troppo semplicistici. In parte è così, alcuni dei circuiti sono effettivamente semplici e troppo brevi ma, d’altro canto, alcuni di questi risultano ancora impegnativi. La varietà dei suddetti però non è affatto male, dato che il team di sviluppo ha inserito anche i tracciati provenienti da Crash Nitro Kart. Ci sono dunque un totale di 31 piste utilizzabili nelle modalità Arcade Locale e multiplayer. Considerando poi lo straordinario lavoro fatto dagli artisti di Beenox, si chiude facilmente un occhio sui circuiti meno convincenti.
Viaggiatori interstellari e pianeti da salvare
La modalità avventura di Crash Team Racing è sempre stata il fiore all’occhiello dell’intera produzione e, ovviamente, non poteva mancare in questo rifacimento. Sebbene Beenox abbia arricchito questo remake con elementi presi da Crash Nitro Kart e Crash Tag Team Racing, la storia resta quella di CTR. L’alieno Nitros Oxide, autoproclamatosi come il pilota più veloce della galassia, minaccia di trasformare il pianeta di Crash e soci in un parcheggio di cemento. Per scongiurare questa catastrofe, i nostri eroi devono quindi sconfiggere il terribile alieno in una corsa sui Kart. Queste semplici premesse danno il via ad una campagna che potrà intrattenere il giocatore per almeno una decina di ore con gare di vario genere.
Il mondo di gioco è strutturato in cinque zone, ciascuna con diverse competizioni da vincere, tra cui un boss da battere. La progressione è determinata dalla vittoria dei trofei nelle competizioni e dalle sfide coi boss, che detengono le chiavi per passare alla zona successiva. Ma non finisce qui, perché per ogni circuito è possibile ottenere le Reliquie del tempo e i gettoni CTR, attraverso gare apposite. Si tratta dunque di una modalità corposa il cui raggiungimento del 100% potrebbe tenervi impegnati a lungo.
Ad ogni modo, il lavoro di Beenox non si è fermato qui, infatti è possibile giocare l’avventura nella sua forma classica o rivista. Nel primo caso, una volta scelto il personaggio dovrete tenervelo fino alla fine mentre, nel secondo caso, potrete cambiare personaggio e kart quando lo desiderate. Quest’ultima opzione è sicuramente quella più appetibile, che potrebbe rendere le cose decisamente più semplici, dato che ogni personaggio ha statistiche precise. Nel caso doveste optare per la modalità classica, facendovi trasportare dalla nostalgia, non preoccupatevi perché otterrete comunque soldi e oggetti cosmetici, ma non potrete usarli.
Gara di stile
L’elemento più inaspettato di Crash Team Racing Nitro-Fueled è proprio la possibilità di poter personalizzare kart e personaggi. Ci sono essenzialmente due modi per ottenere gli oggetti cosmetici anche se, in ogni caso, basta giocare. Gareggiando (e avanzando nella storia) si ottengono skin per i personaggi, elementi per il kart e monete, al termine di ogni prestazione. Con queste si possono infine acquistare oggetti specifici nel negozio in-game, la cui merce è disponibile con una rotazione giornaliera.
Ma non è tutto, perché già da i primi giorni di luglio, si potrà partecipare a degli eventi che consentiranno di ottenere nuovi oggetti unici. Non ne sappiamo ancora molto, ma siamo curiosi di vedere quanta carne al fuoco verrà aggiunta.
Un remake certosino
Trattandosi di un remake bisogna considerare anche gli aspetti tecnici della produzione, ma (come potreste avere capito) non c’è da preoccuparsi. Seppur ci sia qualche margine di miglioramento, la resa visiva di CTR Nitro-Fueled resta di ottimo livello. Per quanto riguarda il frame rate, il gioco viaggia a trenta fotogrammi; questa scelta sembrava inizialmente opinabile, ma il gioco scorre fluido e la sensazione di velocità è davvero buona.
Per quanto concerne la modalità online, siamo incappati in qualche crash (!) dell’applicazione durante la creazione delle lobby. Nonostante il team di sviluppo sia intervenuto con una patch correttiva, l’esperienza potrebbe risultare, in alcuni casi, ancora problematica. Si tratta comunque di piccole incertezze che non vanno a minare l’elevata qualità di questo titolo.
Se volete saperne di più sul mondo di Crash Team Racing, qui potete trovare un fumetto, e continuate a seguire NerdPool.it per restare aggiornati sul gioco di kart più chiacchierato del momento!