Nerdpool.it incontra il cosplayer Ghostdotexe

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Questo mese Nerdpool.it ha avuto la fortuna di intervistare il cosplayer e scrittore italiano Ghostdotexe. Andiamo a conoscerlo assieme!

_Prima di tutto, grazie Ghostdotexe per aver accettato questa intervista ed essere qui con noi, è davvero un piacere! Ti andrebbe di presentarti ai nostri lettori?

Certamente! Ciao a tutti, mi chiamo Ciro, e il piacere è tutto mio.

_ Ciro, da quanti anni pratichi il cosplay? Cosa ti ha spinto a cominciare?

Circa 4-5 anni, non tantissimo. Bazzicavo ogni tanto per fiere ma senza troppo impegno e sempre in borghese. Un giorno mi feci coraggio e decisi di portare un cosplay improvvisatissimo in un raduno organizzato ad Aqualandia a Jesolo, e da lì in poi fu subito amore. Mi divertii così tanto che decisi di continuare a fare cosplay, e ogni volta per me è sempre divertentissimo.

_Dalla tua pagina Instagram e Facebook si può vedere la tua passione per il makeup. Puoi dirci qualcosa di più a riguardo? Come hai imparato a truccarti così?

Prima di fare cosplay non sapevo neanche cosa fosse un fondotinta, haha! Volevo imparare qualcosina sul trucco per migliorare i miei cosplay, quindi spulciai su Youtube qualche makeup tutorial. Incappai per puro caso in un makeup tutorial di una drag queen, e da lì rimasi letteralmente stregato. Il modo artistico e fantasioso con cui le drag queen e i MUA impiegano i trucchi fu qualcosa che mi affascinò immediatamente, e decisi di imparare anch’io qualcosa di questa magnifica arte. Tutto quello che so lo devo alle drag queen, haha!

_Qual è stato il makeup più complicato e lungo da realizzare?

Probabilmente Earth Chan inquinata. Dopo aver cominciato a prendere dimestichezza con il makeup decisi di fare qualcosa di più concettuale e artistico che relativo al cosplay. Lo elaborai durante l’Earth Overshoot Day (il giorno nel quale l’umanità consuma interamente le risorse prodotte dal pianeta nell’intero anno) usando anche spazzatura: come sigarette, buste di plastica, scatolette di tonno, fondi di caffè ecc. È stato un messaggio molto forte, ma sono dell’idea che l’arte debba essere anche in grado di comunicare concetti direttamente nell’anima delle persone, lì dove le parole di troppo, le polemiche e le discussioni falliscono nel farsi capire.

Polluted Earth Chan

_C’è un personaggio di cui vorresti fare il cosplay, ma che ancora non hai avuto modo di realizzare?

Molti! Purtroppo ho anche altre priorità nella vita, ma appena arriva l’ispirazione completerò i miei progetti, e ne comincerò subito altri. Come tutti i cosplayer, immagino, haha!

_Ti è mai capitato di dover gestire critiche rispetto ai tuoi cosplay e al genere di cosplay che hai scelto di fare?

Che dire, per fortuna o purtroppo siamo in Italia (citando parzialmente Giorgio Gaber)! Lo sappiamo tutti come girano le cose qui. Non c’è bisogno di ribadirlo. Siamo tra i paesi più analfabeti funzionali al mondo. Siamo un paese generalmente molto vecchio e con una media culturale bassissima, che non vuole imparare e che si tiene belli stretti i propri pregiudizi. Tutto ciò si riflette nel pensiero dei più, che preferiscono criticare piuttosto che concentrarsi su problemi molto più seri che ci affliggono ogni giorno, rendendo il nostro futuro sempre più incerto e pericoloso. E, di certo, un ragazzo che si trucca non è parte di questo problema. All’estero vanno matti per i miei cosplay e ho avuto apprezzamenti da ogni parte del mondo.

Super Sonico – Super Sonico The Animation anime

_Cosa ne pensi dell’attuale situazione del mondo cosplay? Trovi che ci sia più competizione rispetto ad alcuni anni fa?

La “competizione” che le persone vedono nel cosplay non è il problema, ma l’inevitabile risultato della mentalità dei nostri tempi. La mentalità di ricevere conferme a tutti i costi, in un’epoca dove il futuro è perennemente in bilico e sembra che non si sappia mai quale sia la scelta giusta da fare.

Per farti un esempio, sono stato in alcuni gruppi di appassionati di lettura, dove la media era di 30-40 anni. E anche in un gruppo del genere, dove ci si aspetta persone acculturate ed educate, ci si faceva a gara a chi aveva letto di più per il puro gusto di avere popolarità. Tra gli scrittori è uguale. Tra gli artisti in generale pure.

Anche l’arte ne è stata contaminata. Gli artisti sono concentrati a fare qualcosa per i like e condivisioni invece di occuparsi di creare qualcosa che abbia significato e con cui possano esprimersi liberamente.

Per questa ragione, per avere successo, devi far parlare di te, e non importa se hai poco o nessun talento. Infatti, l’idea delle “Bagasce” (che sarebbe la traduzione goliardica di “thot”, quei personaggi che ogni tanto impersono stupidamente nei miei video) è nata tutta dalla mia intenzione di parodiare Tik Tok e la cultura dello scandalo di oggi.

Instagram e Facebook ci rendono infelici proprio perché ora va di moda criticare l’ultimo soggettone del momento invece di ignorarlo completamente (in modo da non renderlo famoso) e apprezzare piuttosto qualche fantastica opera artistica: che sia un disegno, un cosplay, un racconto, una canzone, una poesia, ecc.

Se ritorniamo al mondo cosplay, sono dell’idea che rimanga comunque un ambiente fantastico. Se non ci concentriamo a fare fotoset, a fare stories, a creare post, e se ci raduniamo tutti assieme, senza avere il cellulare in mano, ma solo con i nostri costumi e solo per divertirci e far festa, il mondo cosplay è un mondo meraviglioso dove conoscere tantissima gente e stringere forti legami. Come disse Bertrand Russell, ci vuole un “ritorno al gioco” per ritornare felici e godersi la vita. E il cosplay, che non è altro che un gioco/arte, ci permette proprio di far così.

_Oltre all’interesse per l’ambito cosplay e il makeup, sei anche uno scrittore! Ti andrebbe di parlarci del tuo libro “Kisetsu”?

Ho sempre amato scrivere, e ho sempre letto tantissimo. Ritengo che la lettura sia un qualcosa di estremamente importante per noi stessi e per maturare come individui. Che siano libri eccelsi, libri così e così, libri insignificanti. Non ha importanza. L’essenziale è leggere, in continuazione. Kisetsu è proprio il risultato della risposta che ho dato prima, parlando del mondo cosplay. Racconta le vicende e i problemi di una giovane ragazza, che in balia di un destino avverso decide di costruirsi un’immagine online per sopperire a tutto quell’affetto e quelle certezze che non ha mai ricevuto. Penso sia anche il primo romanzo al mondo a parlare anche di cosplay. Ultimamente il romanzo sta andando forte e ne sono davvero felice. È fantastico sapere che molti si siano appassionati alla lettura proprio con Kisetsu.

Kisetsu – Ciro Cibelli

_Hai qualche particolare progetto per il futuro?

Un nuovo romanzo in cantiere, tanti altri cosplay, e tanta voglia di fare amicizia e divertirmi.

Ringraziamo di cuore Ghostdotexe per la splendida intervista e per averci raccontato la sua esperienza di artista e le sue opinioni e considerazioni rispetto al mondo del cosplay.

ECCO DI SEGUITO ALCUNI LINK INTERESSANTI:

Pagina Facebook

Pagina Instagram

Dove acquistare Kisetsu

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