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City Hunter: Private Eyes – Recensione

A trent’anni dalla prima messa in onda, Nexo Digital in collaborazione con Dynit hanno permesso un grande ritorno: quello di City Hunter. Per la prima volta in Italia sul grande schermo.

Ebbene sì: Ryo Saeba, lo sweeper di Shinjuku, è tornato! E con lui tutti i personaggi della serie storica! E sopratutto molti, molti ma molti alza-bandiera! Quest’anno l’anime festeggia 30 anni e per l’occasione lo studio Sunrise ha prodotto un nuovo lungometraggio City Hunter: Private Eyes. Uscito in Giappone a febbraio, è stato un grande successo al botteghino. Grazie a Dynit e Nexo Digital abbiamo potuto vedere Ryo in azione sul grande schermo il 2-3-4 settembre.

Amarcord

La trama è semplice e si intuisce già dal trailer. Una giovane (e ovviamente) bellissima modella, Ai Shindo, chiede protezione a Ryo ed alla sua assistente Kaori Makimura perché perseguitata da un gruppo di criminali. Il lavoro si rivela più complicato del previsto. Ryo si ritroverà a sventare un complotto internazionale che potrebbe portare ad uno stato di guerra globale.

Il film risulta non essere altro che un episodio canonico di City Hunter allungato. Stessa ironia, stessa colonna sonora, tanta azione e molte martellate! L’attenzione è concentrata su Ryo. Infallibile tiratore, dai riflessi pronti ed eccezionale nel corpo a corpo. Sempre un passo davanti al nemico. Sempre un inguaribile cascamorto dall’alza-bandiera facile. Ovviamente il character design è stato aggiornato e anche la tecnologia è quella attuale, con tanto di bacheca elettronica su cui lasciare i messaggi. Nella versione italiana c’è anche il ritorno del cast di doppiatori storici, cosa più che gradita agli appassionati!

Cross-over

Bonus: il piccolo crossover con le protagoniste di un’altra serie iconica di Tsukasa Hojo, Occhi di gatto.
Ebbene sì, le 3 ladre “bellissime molto sveglie abilissime” vengono in aiuto di Ryo e Falcon. Non è spoiler sia chiaro, si vedono nel trailer! Non che il loro intervento sia poi così utile ai fini della trama… ma vuoi mettere vedere finalmente anche Tati con una scollatura provocante?


“Voi lavorate sempre vestite così?”

City Hunter: Private Eyes è un film pensato per i fan che sicuramente non resteranno delusi. Sì, l’impostazione classica della serie vista oggi risulta un po’ vecchiotta ma è quello che un fan di City Hunter si aspettava di vedere: azione ed ironia a non finire. Al termine dei titoli di coda c’è una scena post-credit e la sigla Get Wild cantata da Stefano Bersola.

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