Realizzare un film è un processo lungo ed laborioso. Bisogna assicurarsi che la trama sia lineare, ideare diversi costumi e provare le scene più volte in modo da ottenere la migliore versione possibile. Soprattutto con un film importante come Avengers: Endgame, tutto doveva essere perfetto.
Il supervisore agli effetti visivi di Avengers: Endgame Jen Underdahl ha rivelato in un intervista a Wired alcuni effetti utilizzati nel film, tra cui la creazione delle famose tute spaziali bianche e rosse. Le prime versioni delle tute comprendevano una strano elmetto a forma di bolla, ispirato dalla tecnologia utilizzata dai Guardiani dell Galassia.
“La vera sfida era trovare la giusta tonalità di colore” ha affermato Underdahl. “Avevamo avuto l’idea di creare un elmetto costrutito con i materiali dei Guardiani della Galassia che permettesse agli Avengers di viaggiare nello spazio. Appena abbiamo visto come sarebbe stata la bolla attorno alla loro testa, abbiamo notato che non appariva molto eroica.”
Gli scudi fatti a bolle utilizzati da Peter Quill e il suo team nei Guardiani della Galassia avevano funzionato bene nello spazio ma, come si può vedere dagli screenshot, non stavano per niente bene agli Avengers in Endgame.
“Avrete notato che le tute sono una combinazione delle tecnologie di Ant-Man, Tony Stark e dei Guardiani. E ci è voluto un bel po’ di tempo per realizzarle,” ha spiegato Underdahl. “Quando abbiamo raggiunto la versione finale era troppo tardi per poterle fabbricare fisicamente, quindi le abbiamo sviluppate digitalmente. Non ve ne sarete resi conto, ma ogni volta che vedete uno degli eroi in quella tuta, è digitale.”
Dopo che alcune scene di Avengers: Endgame sono state rilasciate online, molti fan pensavano che le tute sarebbero state orribili. Alla fine, grazie a Jen Underdahl e il suo team, sono uscite molto meglio del previsto e il disastro è stato evitato.