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TGS 2019: Analisi del gameplay di Death Stranding

Ecco le nostre impressioni sul gameplay più discusso degli ultimi giorni!

In occasione del TGS 2019 è stato finalmente mostrato un primo assaggio del gameplay di Death Stranding. All’interno del PlayStation Booth, Hideo Kojima ha presentato un corposo video di 48 minuti utili a farci capire qualcosa in più sul titolo. Come spesso accade in questi casi, i giocatori si sono divisi tra entusiasti e detrattori, che non hanno perso l’occasione per dire la propria sui social, scatenando agguerrite diatribe. Ovviamente, noi non sentiamo questo bisogno impellente di schierarci, ma prima di procedere in questa analisi (se così si può dire) crediamo sia giusto proporre una riflessione.

Una doverosa premessa

Partiamo dal presupposto che l’atto di videogiocare nasce nel momento in cui si prende in mano il pad e si vive l’esperienza in prima persona. Con ciò vogliamo dire che, guardare un trailer o una sessione di gioco non rappresenta appieno ciò che il titolo in questione vuole offrire. Certo, ci sono casi in cui, data la semplicità strutturale del gioco preso in esame, è molto semplice decretarne le caratteristiche e quindi etichettarlo, tuttavia la questione si fa più spinosa nel momento in cui si cerca di comprendere giochi più complessi, come Death Stranding. I contenuti rilasciati fino ad ora hanno permesso di farci un’idea di ciò che Death Stranding potrebbe essere, ma non avremo mai la certezza di ciò che sarà realmente fino a quando non verrà rilasciato. Dunque, che cosa rappresenta un’ora di gameplay in questo contesto? Assolutamente nulla.

Ed è per questo che Hideo Kojima – sul suo profilo Twitter – ha consigliato ai giocatori di non guardare il video. Non per paura di aver tra le mani un pessimo prodotto (come potrebbero pensare alcuni) bensì perché Death Stranding andrebbe giocato e vissuto in prima persona, probabilmente sapendo il meno possibile.

A detta del game designer, il titolo apparterrà ad un nuovo genere –  definito dallo stesso uno Strand Game – e sebbene non possiamo ancora appurare se tali parole risulteranno veritiere o meno, possiamo certamente affermare che si tratterà di qualcosa di insolito, un gioco che osa in questa industria che non si prende rischi, e quindi, un’esperienza non adatta a tutti.

Il lavoro più importante del mondo

Alcuni dei trailer mostrati in precedenza ce lo hanno detto chiaramente; Sam Porter Bridges è un fattorino con un compito molto importante: riunire gli Stati Uniti d’America. Al di là delle battute e dei meme che possono nascere, in quanti giochi abbiamo visto l’eroe di turno trasformarsi in un fattorino? Quante volte vi è capitato di dover consegnare oggetti senza alcun significato, viaggiando pigramente dal famoso punto A al punto B? Ma soprattutto, quanti videogiochi open world vi hanno fatto andare da una parte all’altra senza però rendere l’esperienza davvero memorabile?

Il motivo per cui avanziamo tutti questi interrogativi è piuttosto semplice. Sebbene Death Stranding ad una prima occhiata (di questo gameplay) possa sembrare un titolo come un altro, per alcuni perfino noioso, si capisce subito che dà tantissima importanza al viaggio. È vero, Sam è un semplice fattorino, deve consegnare cose, eppure la sua missione non sarà affatto semplice.

Death Stranding fattorino
Un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.

Un mondo ostile

Alla luce di questa riflessione, proviamo a fare un’analisi di quanto mostrato al TGS 2019 ricordandovi che si tratta solamente degli elementi base di gameplay.

Nel video, vengono mostrate diverse situazioni in cui gli spostamenti richiedono notevoli sforzi. Una delle prime difficoltà che Sam incontra dopo aver lasciato Capital Knot City insieme al carico, è l’attraversamento di un fiume caratterizzato da un’intensa corrente. Nel momento in cui Sam raggiunge la parte più profonda del corso d’acqua vediamo che viene trascinato dalla corrente e perde (momentaneamente) parte del carico.

In questo frangente possiamo cogliere diversi elementi di gameplay. Attraverso il radar che Sam porta sulla spalla è possibile analizzare la profondità dell’acqua e vediamo che le diverse aree vengono evidenziate di azzurro, arancione o rosso. Inoltre, gli sforzi portano al consumo della resistenza e, dopo aver ripreso fiato per qualche secondo, Sam beve un energy drink per recuperare le forze.

Anche l’attraversamento di un semplice fiume può costituire un problema.

Poco dopo vediamo che, per raggiungere una stazione da ricollegare alla rete, Sam deve prima scendere da un dirupo e poi utilizzare una scala per superare un valico. Successivamente l’uomo è costretto a fermarsi a causa di un problema ai piedi; in questa occasione ne approfitta anche per suonare la fisarmonica in modo da rallegrare BB. Tutti questi elementi ci fanno capire che l’attraversamento del mondo di gioco non sarà assolutamente una passeggiata.  

Ci sono però alcuni elementi che possono rendere le cose più piacevoli. In un’altra fase del video vediamo che Sam – attraverso l’ausilio di una stazione – può costruire una sorta di carrello fluttuante su cui mettere il carico. Un po’ più avanti vediamo invece una torre che trasmette della musica. Sappiamo che Hideo Kojima ha collaborato in qualche modo con diversi artisti e presumibilmente, la musica avrà un certo ruolo all’interno del gioco. Non è da escludere che Death Stranding abbia una colonna sonora su licenza da ascoltare in particolari occasioni.

Death Stranding Scala
La scala servirà per attraversare dirupi o precipizi.

Un po’ di sana azione

Verso la metà del video le cose iniziano a movimentarsi perché ci viene offerto un piccolo assaggio dei combattimenti. Vediamo che Sam abbandona momentaneamente il carico e utilizza il carrello come se fosse un hoverboard per avvicinarsi ad un insediamento nemico.

Inizialmente viene utilizzato un approccio stealth, ma dopo essere stato scoperto dai nemici, Sam si vede costretto ad usare la forza. Qui entra in azione la Bola Gun – un’arma non letale in grado di stordire umani e BTs – che facilita parecchio le cose. Poco dopo viene mostrato anche il combattimento corpo a corpo (che ricorda tantissimo Metal Gear Solid V) e la possibilità di lanciare gli oggetti addosso ai nemici.

Infine Sam prova a rubare un veicolo nemico ma viene fermato poco dopo a causa di danni arrecati al sistema elettrico del mezzo. E così, una volta a piedi, vediamo che è in grado di saltare distanze considerevoli dopo lunghe rincorse.

Death Stranding Bola Gun
La Bola Gun sarà utile per disfarsi in fretta dei nemici.

L’arrivo dei guai

Uno dei momenti più intriganti di questa presentazione è determinato dallo scontro con i BTs. Sam arriva in una città abbandonata e nel corso dell’esplorazione si manifestano queste creature. Inizialmente le cose sembrano sotto controllo e ci viene mostrata l’efficacia della Bola Gun ma, poco dopo le cose cambiano considerevolmente. Sam viene preso e trascinato in un’imboscata che lo porta ad affrontare un nemico dalle sembianze bestiali.

Anche in questo caso, ci sono alcuni elementi che saltano all’occhio. Lo scenario in cui si svolge la battaglia viene ricoperto completamente da un liquido nero e gli oggetti, compresi gli edifici, affondano durante la battaglia. Possiamo supporre quindi che in queste sezioni del gioco, Death Stranding offrirà una certa interattività ambientale.

Death Stranding city ruins
Al termine della battaglia il liquido nero scompare e le cose tornano alla normalità.

Il combattimento con la mostruosa creatura è invece una prova di resistenza: Sam scappa da una parte all’altra mentre colpisce il nemico con delle granate. Addirittura, ad un certo punto, degli strani personaggi alleati emergono dal liquido nero lanciando scorte utili. Il nostro presentimento è che si tratti di una feature legata agli elementi online del titolo, ma non ci è ancora dato saperlo.

Nella parte conclusiva del video vengono mostrati altri elementi come le sorgenti termali, la moto e infine, l’agognata consegna del carico a Port Knot City.

DS moto

Conclusioni

Come dicevamo prima, questi 48 minuti di gameplay vogliono dire tutto e niente. Adesso siamo a conoscenza di qualche dettaglio in più, ci sono stati mostrati nuovi elementi di gioco eppure siamo convinti che tutto ciò sia solo la punta dell’iceberg. Restano ancora troppi interrogativi su molteplici aspetti come le morti e l’esplorazione “dell’altra parte” e ovviamente, la storia. Hideo Kojima negli anni ci ha abituati a racconti appassionanti e immaginiamo che Death Stranding non sarà da meno. In ogni caso, per scoprire se si tratterà di una scommessa vincente, dovremo aspettare il lancio del titolo.

Nel frattempo vi ricordiamo che Sabato 14 settembre, al TGS 2019 si terrà una nuova sessione di gameplay. L’uscita di Death Stranding è prevista invece per l’8 novembre 2019 e potete preordinarlo qui. Continuate a seguire Nerdpool.it in attesa di nuove informazioni inerenti al titolo.

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