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The Last of Us: Part II – Ce lo racconta Neil Druckmann!

Neil Druckmann continua a rilascare informazioni, tramite il PlayStation Blog...

Neil Druckmann, Game Director di Naughty Dog, ha rilasciato una corposa intervista sulle pagine del PlayStation Blog. Raccontandoci un po’ di retroscena sul titolo più atteso del momento, The Last of Us: Part II, Druckmann fa una bella panoramica sul titolo e sul suo sviluppo. Dall’evoluzione del personaggio di Ellie, passando per il comparto tecnico ed arrivando infine a gameplay e personaggi secondari, tutto in funzione del racconto di una storia.

Il trailer che ha svelato la data di lancio di The Last of Us: Part II allo State of Play

La genesi

Si parte, com’è giusto che sia. In principio, Druckmann creò il cielo e la… no, scherziamo. L’origine di tutto, dopo il successo di The Last of Us, fu ad un pranzo con l’attrice che diede le fattezze ad Ellie, Ashley Johnson.

Incontrai Ashely per un pranzo nel 2013, volevo illustrarle l’idea alla base di Left Behind (il DLC con Ellie protagonista, NdR). Oltre questo, decisi di parlarle anche dell’altra idea, della “Parte II”. Dopo averle espresso il tutto, iniziò a piangere. Ho avuto persino paura che la gente pensasse che la stavo maltrattando (ride, NdR). Per dovere di completezza, ammetto che inizialmente avevo in mente uno sviluppo ed una conclusione, ma a lungo andare – con la condivisione e la partecipazione di tutto il team – siamo arrivati ad avere un finale diverso da come lo avevo immaginato. E ne siamo tutti pienamente soddisfatti.

Insomma, l’embrione viene concepito da Neil Druckmann, ne parla con Ashely, col team, ed insieme collaborano per iniziare la gestazione di uno dei titoli più attesi degli ultimi anni.

L’evoluzione di Ellie, del suo vissuto, della sua realizzazione, pubblicato da Sony.

Ellie, la crescita ed il disincanto di una ragazzina spaventata

Sicuramente il personaggio più complesso, emozionale e sfaccettato della (ormai) saga di The Last of Us, è proprio lei: quella ragazzina impaurita di nome Ellie. Dapprima tenera cucciola da salvare, salvaguardare e proteggere, subisce una crescita che – sicuramente – non avrebbe voluto, non così.

In The Last of Us, Ellie era la ragazzina da salvare. Si appoggia a Joel, perché tutti quelli che conosceva sono morti o l’hanno abbandonata, tranne lui. Questo li lega, fortemente. Al momento, però, lei vive a Jackson nel Wyoming, con altri sopravvissuti. Tra questi, c’è Dina, che diventa sua amica per la pelle, e nonostante ci siano dei flirt tra loro, non hanno ancora conosciuto (o capito) quali sentimenti le pervadono. A causa di un avvenimento terribile (che non conosciamo, NdR), Ellie è costretta ad intraprendere un nuovo viaggio in cerca di vendetta. Anche se questo significherà affrontarlo da sola.

Sprazzi di storyline, in questo piccolo aneddoto svelato da Neil. Il quale, poi, darà il via alle nostre prossime peripezie in The Last of Us: Part II.

Neil Druckmann - Ellie e Dina
Ellie e Dina, nel romantico bacio saffico mostratoci da Naughty Dog all’E3 2018.

Nuovi amici? Anche nuovi nemici…

Si sa, non è sempre tutto rose e fiori, specie nel mondo di gioco di The Last of Us. Naughty Dog, infatti, ha deciso di introdurre un nuovo tipo di infetto (dubitiamo del fatto che ne abbiano messo soltanto uno, ma facciamo finta sia così…), lo Shambler. Non è solo una nuova sfida per i giocatori, è soprattutto un infetto “coerente” con la Lore del mondo ove siamo catapultati.

Nel primo capitolo, abbiamo inserito la documentazione delle prime fasi dell’infezione. Adesso gli abbiamo dato un senso. Senza entrare nel dettaglio, le mutazioni sono determinate dall’ambiente e dal tempo… I diversi tipi di mutanti sono un pericolo sia singolarmente che quando “si combinano”. I Runner corrono verso la preda; i Clicker sono lenti, ma uccidono con un solo colpo; gli Shambler possiedono un attacco con nube tossica ad area, corrosiva. Nella demo li avete visti in solitaria, ma che succede qualora i vapori tossici dovessero ostruire la visuale, consentendo ad altri mutanti di attaccarvi senza essere visti…?

Insomma, Neil Druckmann sta già instillando in noi l’ansia da prest… mutazione. Se in Naughty Dog hanno migliorato ulteriormente l’intelligenza artificiale dei mutanti, possiamo aspettarci un livello di sfida da vero survival.

Neil Druckmann presenta lo Shambler
Vi presentiamo il rognosissimo Shambler, mattacchione ricolmo di flatulenze tossiche e corrosive. Simpatico, no?

L’esperienza di gioco

L’elemento fondamentale, nella mente di Naughty Dog, è ricreare un’esperienza di gioco veritiera e coinvolgente. Oltre il realismo – sempre più rifinito – nei movimenti e nella narrazione emozionale delle avventure dei protagonisti, ci sono anche una serie di parametri da considerare.

Ovviamente non parliamo di realismo assoluto. Non ne avremmo gli strumenti, attualmente. È ben chiaro, in questo sequel più che mai, che le armi sono una componente fondamentale per la sopravvivenza. Da qui il focus sulla modifica e sulla cura per esse che avete visto nella demo. Vogliamo che si percepisca quanto e come Ellie tenga ai suoi strumenti di sopravvivenza. Altrettanto, sarà molto complicato uccidere tutti i nemici a schermo, sono lì perché devono trasmettere la tensione che il titolo vuol spingere a vivere. Attenzione, invece, agli animali, come i cani: Ellie rilascia un odore che possono avvertire, quindi possono accorgersi di lei, e l’esperienza di dover uccidere un animale è altrettanto forte. Forse ancor di più.

Neil Druckmann - The Last of us Part II
La sopravvivenza è dura. Spietata. Specie se ti sono pure caduti i capelli.

Nemici reali, combattimenti inevitabili

Neil Druckmann si sofferma un momento sul voler immergere il giocatore nell’esperienza di The Last of Us: Part II, persino con la scelta di dare personalità propria ad ogni NPC.

Uccidete il primo nemico? Si chiama Joe, magari aveva famiglia, magari aveva un cane da compagnia. Oppure Omar, che tornava a casa dai suoi gemelli ogni sera. Ogni NPC è “vero”, comunica con gli altri in modo diverso, approfondito, e qualora venga ucciso, i suoi amici potrebbero urlarne il nome ed impazzire di rabbia. Il tutto assume contorni surreali, per un videogioco, eppure molto realistici. Vogliamo che ci sia una risposta emotiva nel nostro pubblico giocante. D’altra parte, non è fondamentale uccidere tutti per andare avanti nella storia, anzi. Ellie soffre un profondo disagio nella sua vita, e vogliamo raccontarlo e trasmetterlo. Ogni azione ha delle conseguenze, specie nel suo stato d’animo, e se vorrete evitare il più possibile gli spargimenti di sangue, potrete farlo.

Insomma, non chiamatelo stealth, chiamatelo sopravvivenza e turbini emozionali. Non sarà facile affrontare il viaggio di Ellie, ma Naughty Dog ci promette un’esperienza coinvolgente, matura, profonda. Più che mai.

Ellie è profondamente turbata, la sua è un’esperienza coinvolgente, drammatica, spietata.

Fedeltà e nuovi standard

Ce lo ricordiamo tutti: il primo The Last of Us fece “soffrire” la nostra console, mettendo a dura prova l’hardware di PlayStation 3 in modo importante. Il sequel promette di fare altrettanto con PlayStation 4.

Abbiamo massimizzato le prestazioni, cercato di ottimizzare tutto per rendere al meglio le nostre idee su PS4. Rispetto al passato, adesso possiamo usare ambientazioni più vaste, nemici più numerosi, e nel contempo le animazioni di Ellie sono innovative grazie alla tecnologia del Motion Mapping. Naturalmente, non solo lei, ma tutti i personaggi. Anche la realizzazione dei volti e delle espressioni è su alti livelli, permettendoci di usare anche queste ultime nei dialoghi, dando profondità ulteriori che prima non erano pensabili. Insomma, siamo davvero felici del lavoro svolto, ormai siamo quasi in dirittura d’arrivo. Sinceramente? Non vediamo l’ora di farvi giocare The Last Of Us: Part II…

Neil Druckmann, dalle pagine del PlayStation Blog, pare davvero orgoglioso ed eccitato dal lavoro di tutto il team. Noi di NerdPool.it siamo estenuati dal sontuoso hype che sta circondando le nostre teste da giorni e giorni. Non vediamo l’ora che il titolo Naughty Dog arrivi nelle nostre console…

Ellie. Sangue ovunque, ferite, tensione. Ci aspetta un viaggio per la sopravvivenza oltre ogni limite.

The Last of Us: Part II è il sequel dell’action adventure a sfondo post-apocalittico sviluppato da Naughty Dog in esclusiva per PlayStation 4. La data di uscita fissata al 21 febbraio 2020 è ormai una certezza. Il gioco uscirà nelle seguenti versioni: The Last of Us Part II Standard Edition, Special Edition, Digital Deluxe Edition, Collector’s Edition ed Ellie Edition.

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