Overwatch 2: pro e contro di un eventuale seguito

Siamo sicuri che Overwatch 2 sia necessario?

Nell’ultimo periodo si stanno susseguendo rumor insistenti circa l’imminente annuncio di Overwatch 2 in occasione del BlizzCon 2019. In particolare, stando all’insider Metro, quest’anno non verranno annunciati altri eroi poiché il team sarebbe impegnato nello sviluppo del nuovo capitolo. Sembra che il motivo di questa scelta sia da attribuire a notevoli cambiamenti inerenti al gameplay e all’aggiunta di una modalità PvE che andrebbero ad espandere l’offerta del nuovo gioco. Come al solito, queste notizie sono da prendere con le pinze, eppure, ponendo che ci sia un fondo di verità ci chiediamo: Perché non continuare a supportare il titolo già esistente?

Bigger and better

Sebbene il fenomeno degli hero shooter abbia subito una brusca frenata a causa dei battle royale, crediamo che Overwatch abbia ancora molto da dire. Il gameplay funziona ancora alla perfezione e soprattutto diverte; quindi, non sarebbe male se il titolo continuasse a crescere con nuovi eroi e mappe. Immaginatevi di poter scegliere il vostro personaggio tra un roster di cinquanta o più eroi, e di poter combattere in molteplici ambientazioni sparse per tutto il globo.

Concept eroi Overwatch
Ci sono tantissimi eroi che non hanno mai visto la luce e che sarebbe bello venissero realizzati. Chi non vorrebbe giocare nei panni di Mama Hong oppure dello spadaccino McCloud?

Per arrivare a tali traguardi però, è necessario che Blizzard impieghi più risorse nei confronti di Overwatch affinché siano rilasciati nuovi contenuti con più frequenza. Chi conosce la casa di Irvine sa bene che uno dei suoi principali difetti è la lentezza con cui rilascia gli aggiornamenti per i suoi titoli, fattore che può spingere l’utenza ad allontanarsi temporaneamente dai suddetti. In quest’ottica, se Overwatch ricevesse il doppio dei contenuti nel corso dell’anno, probabilmente i giocatori passerebbero più tempo sui suoi server.

Affinché l’hero shooter risulti non solo più grande, ma anche migliore, uno degli aspetti su cui si dovrebbe lavorare è la varietà. Infatti, nelle partite rapide e competitive ci si limita alla conquista dell’obiettivo o alla scorta del carico. Arrivati a questo punto, il team di sviluppo dovrebbe introdurre nuovi tipi di mappe/obiettivi in modo tale da rendere fresca l’esperienza anche per chi ha passato migliaia di ore sul gioco. Questa mancanza è uno degli aspetti più deboli del titolo, tuttavia crediamo che si possa risolvere senza la stretta necessità di un seguito.

Per quanto riguarda il PvE invece il discorso è diverso. Le modalità a tempo limitato sono state apprezzate particolarmente perché aggiungono tasselli di storia, ciononostante risultano abbastanza limitate e ripetitive. È ovvio che allo stato attuale, Overwatch non possa offrire molto di più, ma la domanda è: abbiamo davvero bisogno di una modalità PvE?

Nel corso di questi 3 anni abbiamo preso parte a diversi eventi stagionali PvE che aggiungono tasselli alla storia del titolo. Purtroppo si sono rivelati tutti molto simili nella struttura e quindi incapaci di offrire grande varietà.

Vita e morte di mondi virtuali

Blizzard è senza ombra di dubbio una di quelle software house che supporta i suoi giochi per periodi molto più lunghi rispetto alla concorrenza. Un esempio quasi scontato è World of Warcraft, che tra poco più di un mese spegnerà ben 15 candeline. Certo, si tratta di un MMORPG che ha ricevuto svariate espansioni nel corso degli anni, eppure sta andando avanti nonostante l’utenza sia nettamente inferiore rispetto a un decennio fa. Lo stesso discorso si può adottare anche per Diablo III, che è uscito nel maggio del 2012 e ha ricevuto un’espansione nel 2014. Nel corso di questi cinque anni non è nemmeno mancato qualche aggiornamento gratuito pensato per rimpolpare l’esperienza e, infine, sono arrivate le season. Sebbene quest’ultime non propongano chissà quali novità, tengono tutt’ora il titolo in vita aggiungendo nuovi equipaggiamenti utili per costruire nuove build da endgame.

WoW Classic media
È incredibile che siano già passati 15 anni dalla prima versione di WoW.

Non sono mancate nemmeno iniziative volte a promuovere StarCraft II che – appartenendo ad un genere ormai di nicchia – si trova in una situazione molto più complessa. Dunque è naturale chiedersi se sia davvero giunto il momento per Overwatch 2, nonostante siano passati solo 3 anni dal lancio del capitolo originale.

Diablo 3 stagione 18
Su Diablo III recentemente ha avuto inizio la stagione 18, che come al solito ha introdotto nuovi oggetti.

Perché un secondo capitolo?

Per rispondere a questo interrogativo dobbiamo prima fare alcune considerazioni. Tanto per cominciare, a differenza delle serie storiche, Overwatch si basa su un modello di business differente. Non ci sono espansioni a pagamento o abbonamenti di sorta, e tutti gli aggiornamenti sono stati resi gratuiti per non spaccare la community. Quindi, i ricavi sono stati affidati alle vendite e alle microtransazioni – di oggetti cosmetici – tramite loot box. Data la natura del titolo crediamo che Blizzard si sia comportata onestamente, tuttavia questa scelta porta ad un’inevitabile problema di fondo. In primo luogo, le vendite sono destinate ad arrestarsi nel tempo. Questo è un dato di fatto, prima o poi qualsiasi titolo smette di vendere costantemente e, tolte nuove versioni – come quella Nintendo Switch – diventa difficile continuare a piazzare un numero sufficiente di copie tali da garantire continui guadagni.

Per sopperire a questa mancanza ci pensano le microtransazioni, che a loro volta non sono un meccanismo infallibile. Affinché la gente continui a supportate il titolo è necessario che ci siano oggetti a sufficienza in modo che l’offerta soddisfi la domanda. Questa cosa però avviene circa ogni tre mesi, in occasione degli eventi stagionali, che possono spingere i giocatori a spendere qualche soldo in casse premio. Non è detto quindi che i restanti mesi dell’anno ci siano ricavi costanti. Ad ogni modo, il problema delle microtransazioni è dovuto alla questione delle loot box. Dato che le casse premio sono state considerate una forma di gioco d’azzardo in diversi paesi, è probabile che Blizzard abbia pensato a nuove forme di monetizzazione. In quest’ottica, sarebbe forse più semplice applicare questi sistemi proprio ad Overwatch 2, per ripartire da zero. Per cui, questo ipotetico seguito potrebbe essere dovuto ad esigenze di tipo economico.

Dati i recenti problemi, le loot box potrebbero sparire in Overwatch 2 in favore di acquisti mirati ai singoli oggetti.

Pro e contro di un nuovo capitolo

Chiudiamo questa disamina facendo una breve lista di pro e contro nel caso Overwatch 2 venisse annunciato.

Tra i pro troviamo:

  • Nuove possibilità in termini di gameplay, che potrebbero rendere l’esperienza di gioco ancora più profonda.
  • Modalità PvE, utili sia ad espandere il background di questo universo narrativo, sia ad attirare tutti quei giocatori che preferiscono la cooperazione alla competizione.
  • Eroi e modalità di gioco irrealizzabili su Overwatch.
  • Possibilità di acquistare oggetti di gioco cosmetici senza affidarsi al caso.
  • Più soldi nelle casse di Blizzard, e quindi più investimenti sul progetto.

Riguardo i contro invece:

  • Il lento ma inevitabile decadimento di Overwatch e l’eventuale chiusura dei server.
  • C’è la possibilità che non tutti gli eroi del primo capitolo siano disponibili su Overwatch 2 al lancio proprio a causa delle nuove meccaniche e del bilanciamento.
  • Situazione analoga per le mappe, che forse andrebbero ripensate.
  • La solita lentezza di Blizzard nel proporre nuovi contenuti, dovrebbero ricominciare da capo.
  • La versione Switch di Overwatch sarebbe una presa in giro.
  • La necessità di dover acquistare il nuovo capitolo.
Roster eroi Overwatch
Overwatch 2 potrebbe non includere gli eroi o le mappe viste nel primo capitolo. Voi come reagireste?

Conclusioni

Non sappiamo ancora se Overwatch 2 è realta o semplicemente frutto di fantasiose speculazioni mosse in preda all’hype da BlizzCon. Quel che è certo, è che si tratterebbe di una mossa inusuale da parte di una compagnia abituata a supportare i suoi giochi per tantissimi anni, anche quando non hanno più nulla da offrire. Se ciò dovesse accadere però, sarebbe sicuramente un momento di rottura con la tradizione, necessario forse alla sopravvivenza del franchise. Overwatch è un gioco tutt’altro che perfetto, ma può essere ancora migliorato e sarebbe un peccato se gli sviluppatori lo abbandonassero a sé stesso. D’altro canto, un eventuale secondo capitolo potrebbe portare parecchie novità in grado di fare innamorare di nuovo milioni di giocatori come nel 2016.

E mentre l’annuncio di Diablo IV è praticamente certo, non ci resta che attendere il BlizzCon 2019 per scoprire la verità dietro Overwatch 2. Nel frattempo, continuate a seguire Nerdpool.it per tutte le novità.

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