Daybreak: la recensione della nuova serie horror di Netflix

Pochi giorni fa, precisamente il 24 Ottobre, è sbarcata su Netflix una nuova serie tv horror per adolescenti, Daybreak.

Ideata da Brad PetonAron Eli Coleite, basata sulla serie a fumetti di Brian Ralph, Daybreak è una serie post-apocalittica che unisce l’horror-teen alla commedia.

Daybreak - Netflix

Trama

Siamo a Glandale in California, dove il nostro protagonista Josh (Colin Ford) si è appena trasferito dal Canada con i suoi “genitori fantasma”, la madre infatti è praticamente inesistente, sempre assente da casa a causa del lavoro, la sua unica e minima presenza
è data dai numerosi post-it che lascia in giro per casa come promemoria per Josh.
Il padre invece è ormai solo un ricordo.

Josh frequenta una nuova scuola che, come ogni cliché americano, è formata da vari gruppi di studenti: gli sportivi bulli, i nerd, i dark, le cheerleader… e Sam Dean (strana unione dei nomi dei protagonisti di Supernatural). Interpretata da Sophie Simnet, Sam è l’unica ragazza della scuola che non fa parte di alcun gruppo in particolare, è la più popolare
e amata da tutti, sempre gentile e disponibile, della quale Josh ovviamente si innamora perdutamente.

E ora… l’Apocalisse!

Quella che sembra però una storia romantica si trasforma improvvisamente in un dramma tragi-comico; a seguito di una enorme esplosione la città viene rasa al suolo, gli adulti si trasformano in simil-zombie chiamati “Ghoulie“, esseri assetati di sangue che vagano per le strade ripetendo l’ultimo pensiero che è passato loro per la mente.
I ghoulie sembrano però la minaccia minore; tutti gli adolescenti, proprio come a scuola, hanno creato delle fazioni, ognuno con il proprio territorio e sono determinati più che mai a sopravvivere, a costo di uccidere i propri compagni di classe.

  • Daybreak - Mad Max

Josh però è un solitario, non ama particolarmente la compagnia, è un outsider, un emarginato che vede nell’apocalisse l’occasione ideale per riscattarsi.
Il suo obiettivo principale però è ritrovare la propria amata Sam Dean, dovrà dunque farsi aiutare dal samurai Wesley (Austin Crute) e la piccola piromane Angelica (Alyvia Alyn Lind), che lo accompagneranno nella sua folle impresa.

Citazioni e omaggi accattivanti.

Numerosi sono i riferimenti fatti dalla serie ad altri prodotti cinematografici e non solo, da Mad Max di cui si respira l’atmosfera fin dalla prima scena, a The Walking Dead che più volte viene presa in giro; tra le altre troviamo citazioni anche a Game Of Thrones, Star Wars Breaking Bad, Zombieland e il nostro stesso protagonista ci ricorda molto Nathan Drake del videogioco Uncharted.

L’idea di base di un mondo senza adulti, inoltre, non può che farci pensare inevitabilmente alla serie tv The Society.

Daybreak

Daybreak non è la solita serie apocalittica alla quale siete abituati, riesce con la sua leggerezza e a tratti quasi assurdità a rapire e non stancare mai lo spettatore, che si sente parte della storia.

Josh dialoga con lo spettatore rompendo la quarta parete, dando addirittura indicazioni al cameramen su cosa riprendere e grazie ai numerosi balloon e didascalie che accompagnano la narrazione, la serie assume un’impronta fumettistica divertente e frizzante.

Nonostante la serie sia estremamente ironica e contornata da scene violente che sfociano nel gore, non mancano le scene che donano alla storia quel tocco di romanticismo teen. Inoltre la serie risulta anche al passo con i tempi grazie alle varie critiche mosse ad una società ancora, sotto molti punti di vista, retrograda.

Nota di merito anche alla colonna sonora che accompagna la serie con un ritmo incalzante, da California Love di 2pac a Teenage Wasteland dei The Who, fino a More Than Words degli Extreme. Troviamo anche canzoni dei My Chemical Romance e Tessa Violet.

I Personaggi

In Daybreak la storia passa quasi in secondo piano a favore di una caratterizzazione dei personaggi perfettamente realizzata e approfondita. A partire dal protagonista Josh, che nonostante appaia quasi come il ragazzo perfetto, rivela le sue debolezze e i suoi errori.
Josh non è però il personaggio meglio delineato, tra questi vi è infatti Wesley, un ex bullo diventato un samurai pacifista che tenta di espiare i propri peccati, per questo ci ricorda molto Morgan di The Walking Dead.

Degna di nota è l’interpretazione di Matthew Broderick nei panni del preside della scuola,
pacato e paziente, che subisce un drastico cambiamento a seguito dell’apocalisse.

Tra tutti però, il personaggio meglio riuscito risulta quello di Krysta Rodriguez, che interpreta la cosiddetta professoressa “Crumble”, divertente, strampalata e di cuore.
Impossibile non amarla.

Conclusioni

Per concludere, Daybreak è una serie sicuramente creata per un pubblico più giovane,
che strizza l’occhio ai più nerd e agli amanti dell’horror, ma è perfettamente godibile anche da un pubblico più ampio.

Vi consigliamo dunque la visione, nonostante inizialmente potrebbe lasciarvi spiazzati, andando avanti con gli episodi risulterà difficile fermarsi, costringendovi ad un
binge-watching ipnotizzante.

Cosa ne pensate di questa recensione?
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Trailer

https://www.youtube.com/watch?v=gc341JZFZFk

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Daybreak è la serie perfetta per gli amanti degli horror e non solo, grazie alla sua leggerezza e al suo tocco a tratti quasi romantico riesce a coinvolgere un pubblico più vasto. La serie riesce inoltre a rompere quelli che sono i cliché tipici delle storie teen a cui siamo abituati. Divertente e coinvolgente, consigliata soprattutto ai più nerd.Daybreak: la recensione della nuova serie horror di Netflix