Marvel: Jonathan Hickman non crede in un aspetto importante dell’industria del fumetto

Jonathan Hickman è sicuramente uno scrittore spregiudicato che ama pensare fuori dagli schemi. Mentre ad alcuni autori è permesso scrivere una miniserie in 6 numeri per rilanciare gli X-Men, Hickman ne prende 12. Se per molti artisti i comic book dovrebbero contenere solamente fumetti, per Hickman dovrebbero contenere anche pagine e pagine di classifiche, grafici e prosa. È insolito ma non possiamo negare che funzioni. House of X e Powers of X hanno efficacemente riacceso l’entusiasmo per i mutanti di casa Marvel.

Ma lo scrittore non ha ancora finito di stravolgere l’industria fumettistica. Su Twitter, ha rivelato di non credere in un aspetto importante dell’industria fumettistica odierna: le anteprime.

Questo potrebbe spiegare perché le anteprime erano così scarse durante la promozione di HoX/PoX, anche se la Marvel ha iniziato a rilasciarle regolarmente per Dawn of X. Detto questo, le anteprime sono un punto fermo nella promozione dei fumetti, in quanto agli editori raramente piace fare qualcosa che richiede uno sforzo reale.

Dunque, possiamo affermare con certezza che Hickman non è un fan delle anteprime, quindi meglio non fargli domande sul loro rilascio. O non fargli affatto domande. Prevediamo che questo sentimento venga espresso in un grafico che occuperà non meno di sei pagine nel prossimo numero di X-Men: Dawn of X.

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X-Men #1, scritto da Jonathan Hickman e illustrato da Leinil Francis Yu, è già disponibile negli USA dallo scorso 16 ottobre.

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