NerdPool intervista il disegnatore Andrea Sorrentino – ESCLUSIVO

Il disegnatore di Old Man Logan e Gideon Falls ci rivela alcune curiosità sul suo lavoro e le sue ispirazioni.

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NerdPool ha avuto il piacere e il grande onore di intervistare Andrea Sorrentino. Il disegnatore campano è tra i migliori talenti attuali di Marvel e DC Comics, autore di alcune delle più apprezzate opere degli ultimi anni.

Carriera

Andrea inizia la sua carriera come disegnatore nel 2010, quando la WildStorm gli propone di lavorare ad una mini-serie basata su God of War, scritta dalla leggenda Marv Wolfman. La serie si concluderà l’anno successivo, con il sesto ed ultimo numero che verrà pubblicato da DC Comics. Ed è proprio quest’ultima che gli affiderà nuovi progetti, assumendolo come disegnatore della regolare I…Vampire, serie che reinterpreta il personaggio di Andrew Bennet, creato anni prima da J.M. DeMatteis e inserito ora nell’operazione New52. Successivamente arriverà la prima (di tante) collaborazione con Jeff Lemire, scrittore canadese più volte Premio Eisner. Insieme riuscirono a risollevare le sorti di Green Arrow, serie sull’Arciere di Smeraldo che fino a quel punto non aveva convinto pubblico e critica.

Una tavola di Andrea Sorrentino di Green Arrow.

Dopo il successo più che meritato della serie, Brian Michael Bendis noterà il tratto distintivo di Andrea. Lo scrittore di Avengers e Daredevil lo vorrà insieme a lui alla Marvel per una mini-serie dedicata ad Old Man Logan. Altra serie, altro successo per il disegnatore, a cui verrà affidata la nuova serie regolare dedicata all’Artigliato Canadese (insieme al ritrovato Lemire). Passerà poi alle matite di Secret Empire, evento scritto da Nick Spencer che vede una versione malvagia di Captain America prendere il controllo d’America.

Insieme a Lemire creerà poi Gideon Falls, un thriller dalle tinte horror pubblicato da Image Comics. Grazie a quest’opera, il consolidato duo vincerà un Premio Eisner nella categoria “Miglior Nuova Serie”. Infine, i due autori hanno da poco realizzato Joker: Killer Smile, serie pubblicata sotto l’etichetta Black Label di DC Comics che mette in scena i tormenti provocati dal Pagliaccio Principe del Crimine al suo psicologo.

Una tavola di Andrea Sorrentino in Joker: The Killer Smile.

Domande e Risposte

Al momento stai lavorando con Jeff Lemire alla miniserie Joker: Killer Smile. Quali sono state le tue ispirazioni per il design di questo personaggio così complesso?

Ci sono personaggi che sono stati talmente tanto utilizzati e sviscerati che l’unico modo che hai a volte per approcciare a una storia nuova è accantonare tutto quello che credi di sapere su quel personaggio e provare a fare qualcosa di completamente diverso. Nel caso di Joker: Killer Smile, abbiamo voluto immaginarci il personaggio inserito in un contesto totalmente reale, lavandogli via quel lato eccessivo e caricato che lo contraddistingue da sempre e provare a vedere se riuscivamo a renderlo minaccioso anche tenendolo semplicemente legato a una sedia a parlare dall’altro lato di un vetro corazzato.

Anche la nostra Gotham è una normale metropoli. Non è una città che potrebbe esistere solo in un fumetto, ma è un tentativo di dimostrare che temi come la follia e la manipolazione mentale sono ancora più spaventosi quando vengono mostrati in un contesto che è quello che viviamo in prima persona ogni giorno. Sono dell’idea che il realismo sia molto più spaventoso di qualsiasi esagerazione stilistica.

Dopo Joker: Killer Smile, c’è altro in cantiere con DC Comics?

Non potrei parlarne, ma voglio darvi una piccola esclusiva. C’è effettivamente dell’altro in cantiere (niente di troppo impegnativo, dato che dedicherò il 2020 esclusivamente al lavoro su Gideon Falls) ma non credo che se ne parlerà prima di un mesetto o due.

Curiosità

Nella tua carriera hai lavorato con tre importanti autori, Bendis, Aaron e Lemire. C’è un aneddoto particolare su ognuno di loro che puoi raccontarci?

Uhm, non credo di avere particolari aneddoti legati a ognuno di loro sinceramente, ma credo di poter dire che con ogni scrittore si instaura, per forza di cose, un rapporto diverso. Con Jeff (Lemire) ormai, dopo anni di lavori assieme si è creato un rapporto di amicizia. Ci sentiamo praticamente tutte le settimane per ragioni di lavoro (abbiamo una proprietà intellettuale condivisa, Gideon Falls, che è stata di recente opzionata per farne una serie TV), ma a volte anche solo per chiacchierare di cose diverse.

Con Brian (Bendis) e Jason (Aaron) il rapporto è un po’ diverso. Non ci sentiamo spesso, ma so che a entrambi fa piacere in generale lavorare con me ed è il motivo per il quale in genere mi propongono, quando c’è l’occasione, per qualche numero speciale che coinvolge più artisti come Iron-Man #700 o King Thor #4 in uscita il mese prossimo negli USA.
Bendis è stato anche l’autore che mi ha voluto con lui alla Marvel dopo aver notato il mio lavoro su Green Arrow, quindi ho anche un forte sentimento di gratitudine nei suoi confronti.

Con quale autore ti piacerebbe collaborare e perché?

Probabilmente con Grant Morrison. Credo sia uno di quegli autori sulle quali sceneggiature sia incredibilmente appagante e divertente lavorare. Mi piacerebbe farci una miniserie, magari fuori continuity o anche su un personaggio molto secondario, per avere una totale libertà di manovra. Sarebbe davvero interessante. Ora che ci penso dovrei parlarne con l’editor della linea Black Label…

Detto questo, mi ritengo davvero fortunato degli autori con i quali ho avuto la possibilità di lavorare finora e di sicuro continuerò a lavorare con Jeff su altri progetti anche dopo che avremo finito con Gideon Falls.

Chiudiamo con un’ultima domanda: Il tuo fumetto preferito?

Decisamente, e sarò banale, Il Ritorno del Cavaliere Oscuro. E’ una serie che ha completamente cambiato il mio modo di immaginare il medium “fumetto” e ancora oggi ne porto delle influenze in termini di stile e narrazione. A questa categoria aggiungo anche Authority (che mi fece innamorare di Frank Quitely all’epoca) e l’Ultimates di Millar e Hitch. Tutte serie che in qualche modo hanno contribuito a farmi crescere come artista.
Comunque leggo saltuariamente anche Manga e tengo d’occhio illustratori che lavorano anche al di fuori del mercato americano. E’ sempre importante e stimolante mantenere una mente aperta ed esplorare questa forma d’arte in tutte le sue forme.

Lo staff di NerdPool ringrazia ancora una volta Andrea, che ci ha concesso questa fantastica intervista in esclusiva.

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