Star Wars: L’ascesa di Skywalker è una nuova speranza

Non siamo più abituati a veder terminare le cose. Sopratutto quando si parla di film, o peggio ancora serie tv che superano le 10 stagioni. Spiegare che una Saga durata 9 Episodi volge al termine in questo contesto attuale non è certo facile, ed è ancora più difficile se stiamo parlando di Star Wars.

Rompo subito gli indugi dicendo che L’ascesa di Skywalker, uscito nelle sale cinematografiche italiane il 18 dicembre, è davvero per me una nuova speranza, ma lo sarà anche per tutti i fan che hanno amato nel corso degli anni le “guerre stellari”. Mai come ora nessuna recensione potrà mai essere all’altezza delle emozioni che ci vengono trasmesse in sala. Mai come ora se viviamo il sogno dei Jedi possiamo soffermarci sul montaggio più che sulle vicende dei nostri personaggi più amati.

ATTENZIONE: da qui in poi possono seguire spoiler sul film Star Wars: L’ascesa di Skywalker

Perciò vorrei che le emozioni di un fan, di tutti i fan, vadano oltre i tecnicismi, i canoni e gli standard cinematografici. Sono “solo” emozioni, sogni, poesia. Con gli occhi di un adulto, ma con il cuore di un bambino, cercherò di spiegarvi cos’è per me la nuova speranza ne L’ascesa di Skywalker:

Una nuova speranza per il futuro del franchise, che vede la sepoltura delle spade di Luke e Leia, ma che vede sorgere una nuova spada di Rey. Ma vede anche una spada “Sith” gettata nel mare da Kylo Ren, che chissà mai potrà essere di nuovo impugnata dal lato oscuro.

Una nuova speranza per Han e Leia, che ritrovano il figlio Ben.

Una nuova speranza per Chewbecca che riceve finalmente una medaglia, inspiegabilmente negata dopo la caduta della prima Morte Nera (si dice per esigenze “tecniche”, Carrie Fisher non fosse abbastanza alta per mettere la medaglia al collo di Chewbe).

Una nuova speranza per Rey, che trova la sua identità!

Una nuova speranza per chi crede nei valori della Famiglia, non solo quella di sangue, ma quella di chi ti ama davvero. E lo insegna proprio Luke, investendo Rey di una grande responsabilità non solo nei confronti di tutti gli Jedi, ma anche di tutta la famiglia Skywalker. Quella frase finale “Rey, Rey Skywalker” pronunciata con orgoglio e rispetto, è la più bella chiusura che si potesse dare alla Saga, perché era anche la speranza di Luke.

Una nuova speranza per chi pensava che la pellicola potesse sconvolgere tutto quello che abbiamo amato nei primi 6 episodi. E il rischio era altissimo viste le premesse de “Gli Ultimi Jedi”.

Una nuova speranza per tutti gli Skywalker.

Una nuova speranza per chi crede nella Forza.

Star Wars: L’ascesa di Skywalker non è altro che la chiusura di un ciclo che ho amato e che amerò sempre, che mi ha riportato alle origini: è una nuova speranza!

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