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Watchmen: Lindelof parlerà con HBO della seconda stagione in queste settimane e definisce la prima “antologica”

Dopo il finale di stagione di Watchmen andato in onda con la non puntata intitolata “See How The Fly“, lo sceneggiatore Damon Lindelof ha definito lo show “antalogico” e ha dichiarato che si prenderà una pausa fino a marzo, dopo aver parlato di un eventuale seconda stagione con HBO.

Rispetto alle dichiarazioni precedenti, che potete rileggere nella seconda parte dell’articolo, Lindelof sembra più possibilista per eventuali nuove stagioni:

In questo momento lo spazio in cui si trova HBO e in cui mi trovo io è che ci stiamo ponendo la domanda, dovrebbe esserci un’altra stagione di Watchmen? E se ci fosse un’altra stagione, come sarebbe? Non sto dicendo che non voglio farlo, o che non dovrebbe esistere. Sto solo dicendo: ‘Allora, ogni idea che avevo è stata affrontata in questa stagione.’. Ho intenzione di drizzare la mia antenna, vedere se riceve qualcosa, qualche idea. Se non riceve nulla in un periodo di tempo ragionevole, e diciamo che per tempo ragionevole intendo un paio di mesi tra gennaio e febbraio… forse marzo, passeremo molto probabilmente alla domanda successiva, vale a dire: ‘Se non io, chi?’ Perché in realtà sono d’accordo con la HBO sul fatto che questa serie dovrebbe proseguire.

Forse continuerà tra un anno o due, forse continuerà tra quattro anni, ma voglio vedere più Watchmen. Ho sempre detto loro, vedo Watchmen come Fargo, come True Detective. Erano show antologici, ma ogni stagione aveva un design con un inizio, una metà e una fine che permettevano alle stagioni successive di presentare personaggi completamente diversi o addirittura di essere ambientati in periodi di tempo completamente diversi. Ecco perché penso che HBO la stia definendo una serie in corso. Non ho detto loro: ‘Ragazzi, saranno nove episodi, e sarà come Chernobyl, e quindi alla fine dovremo semplicemente andarcene.’ Per ora però non posso dire altro.

Lindelof ha poi concluso dicendo:

Penso che ci debba essere spazio per conversazioni private e personali tra me e la HBO. La mia ipotesi è che alcune di queste conversazioni inizieranno questa settimana e probabilmente non le condividerò con la stampa. Non credo sia appropriato farlo. Ma in questo momento posso assicurarvi che ciò che sto dicendo a voi l’ho già detto alla HBO, e viceversa.

Le dichiarazioni precedenti:

Sono profondamente riconoscente per come è stata accolta la serie fino ad ora. Non voglio passare per ingrato, ma non ho ancora alcuna intenzione di continuare la storia, questo quasi esclusivamente perché non ho ancora idea di come farla proseguire. Se sarò coinvolto in un seguito, dovrò essere in grado di spiegare il motivo, di rispondere alle domande. E non posso farlo “perché la prima stagione era bella. Non sto dicendo che non deve esserci una seconda stagione di Watchmen e non sto nemmeno dicendo che quella stagione non dovrebbe includere alcuni dei personaggi di questa prima stagione. Solo che non so ancora cosa e come dovrebbe essere.

Le possibilità quindi ci sono, ma al momento sembra più un no che un si, anche considerando il fatto che lo stesso Lindelof ha detto che l’opera di Moore è speciale perché ha un finale e non continua per altri 100 numeri come tanti altri fumetti.

Lindelof ha detto anche che per lui il finale della prima stagione non contiene cliffangher:

Non penso che il finale della prima stagione sia un cliffhanger. Qualcuno però potrebbe pensare il contrario. Sarei davvero felice di discuterne.

L’orgoglio di Lindelof

Al termine della nona ed ultima puntata di Watchmen, Deadline ha pubblicato un’intervista con Damon Lindelof, in cui lo sceneggiatore si è detto orgoglioso soprattutto di una cosa:

La cosa di cui sono più orgoglioso è la discussione che si sta creando intorno alla serieNoi vogliamo semplicemente raccontare questa storia, e il nostro intento andando avanti è sempre più evidente. Perciò tutto questo parlare dello show, anche da parte di chi non è una grande fan, è davvero fantastico.

Lindelof si è poi chiesto se Watchmen avesse espresso tutto il suo potenziale in questa splendida stagione:

Adoro questa serie essendone uno dei creatori, ma devo anche riconoscere che non è tutto ciò che sarebbe potuta essere. In questo momento non saprei dire se avremmo potuto fare di meglio. Noi ce l’abbiamo messa tutta. A volte quando provi un grande swing rischi di mancare la palla, e questo può certamente accadere, ma in questo momento non riesco ancora ad analizzarla con precisione.

Watchmen per la critica è tra le migliori serie tv degli ultimi anni, voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.

Qui sotto trovate la nostra recensione NO Spoiler del primo episodio:

Sinossi Watchmen 1×01: “It’s Summer and I’m Running Out of Ice

In un’America alternativa dove la polizia nasconde la propria identità dietro le maschere per proteggersi da un’organizzazione terroristica; la detective Angela Abar (Regina King) indaga sul tentato omicidio di un collega ufficiale sotto la guida dell’amica e capo Judd Crawford (Don Johnson) Nel frattempo, Lord of a Country Estate (Jeremy Irons) riceve un regalo di anniversario dai suoi fedeli servitori. Scritto da Damon Lindelof; diretto da Nicole Kassell.

La programmazione italiana è partita dal 21 ottobre in v.o., alle 3.00 e alle 21.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV. Dal 28 ottobre, alle 21:15 ci sarà l’episodio della settimana precedente doppiata in italiano. Mentre continuerà la contemporaneità con gli Stati Uniti nella notte tra la domenica e il lunedì. Ecco com’è stata presentata Watchmen da Sky:

Dopo Lost e The Leftovers, in contemporanea con gli Stati Uniti e in esclusiva per l’Italia arriva su Sky e NOW TV la nuova e attesissima serie HBO creata da Damon Lindelof; trasposizione dell’acclamata graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons. Ambientata in un mondo alternativo in cui i supereroi sono considerati dei fuorilegge, la serie trae ispirazione dalle vicende narrate nel fumetto. Nel cast Jeremy Irons, Regina King e Tim Blake Nelson; insieme a Lily Rose Smith, Yahya Abdul-Mateen II, Andrew Howard, Dylan Schombing, Adelaide Clemens, Frances Fisher, Louis Gossett Jr. e Don Johnson.

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