Marvel: IL DEMONE NELLA BOTTIGLIA è ancora il momento più importante della storia di IRON MAN?

Con più di 50 anni di storie a fumetti alle spalle e con il ruolo di membro fondatore degli Avengers, Iron Man ha vissuto molte storie iconiche nel corso della sua carriera di supereroe. Una delle più importanti è Il Demone nella Bottiglia del 1979, a opera di David Michelinie, Bob Layton, John Romita Jr. e Carmine Infantino. Questa storia ha avuto ripercussioni su Tony Stark per anni. Persino il Marvel Cinematic Universe ne ha ripreso alcuni elementi.

Sebbene l’Iron Man di oggi sia un personaggio diverso da quello della fine degli anni ’70, Il Demone nella Bottiglia rimane un momento iconico della vita di Stark. Facciamo un passo indietro e vediamo come questa storia abbia influenzato le moderne avventure del supereroe in armatura.

IL DEMONE NELLA BOTTIGLIA

Partita su Iron Man #120 del 1979, la storia inizia con un malfunzionamento dell’armatura di Tony, che porta alla morte di un ambasciatore. La pressione del pubblico lo porterà a incrementare il consumo di alcool, scatenando molta preoccupazione tra i suoi amici e costringendolo ad abbandonare il ruolo di capo degli Avengers.

Si scoprì che Justin Hammer era il colpevole del malfunzionamento, ma Tony continuò a bere molto anche dopo averlo sconfitto. Questo portò alle dimissioni del fedele Jarvis. Il maggiordomo decise di vendere le sue quote della Stark International allo S.H.I.E.L.D., dandogli il controllo sulla compagnia di Tony. La ragazza di Tony, Beth Cabe, lo aiutò a uscire da questo periodo buio portandolo a tornare sobrio e a riappacificarsi con Jarvis, riprendendo il controllo sulla sua azienda.

L’IRON MAN MODERNO

Le continue battaglie di Tony contro le dipendenze, tra cui l’alcolismo, continueranno a comparire nelle sue storie per decenni. In un certo modo, Tony è sempre stato perseguitato dai suoi demoni, incluso il suo passato da trafficante di armi, ma l’alcolismo fu un duro promemoria delle proprie debolezze anche dopo essere diventato un supereroe.

Questo ritratto di un Tony perseguitato è al centro del rilancio del personaggio per il 21 secolo a opera di Warren Ellis e Adi Granov su Extremis, in cui l’eroe potenziò le sue capacità tecnologiche. Nel pieno di Civil War e dopo la morte del suo grande amico Happy Hogan, Tony rischiò di ricadere nell’alcolismo prima di essere salvato dalla Donna Invisibile. Durante il crossover Fear Itself, Tony decise di ricaderci intenzionalmente, sacrificando la sua sobrietà per guadagnarsi l’attenzione di Odino sconfiggendo suo fratello. In seguito, Tony è rimasto quasi sempre sobrio.

L’IRON MAN DEL MARVEL CINEMATIC UNIVERSE

Agli albori del Marvel Cinematic Universe, Tony Stark fu subito presentato come un grande bevitore, pronto a concedersi una bevuta alla mattina e durante gli incontri di lavoro, nel film del 2008 Iron Man. In Iron Man 2, la pressione di essere un supereroe, sempre consapevole della sua mortalità, a causa di un avvelenamento, lo portò a incrementare il consumo di alcool. Pepper Potts e James Rhodes cercarono di fermarlo, scatenando anche una battaglia in armatura tra un ubriaco Tony e Rhodey a una festa di compleanno.

In Avengers Age of Ultron, vediamo Tony bere più responsabilmente, quasi abbandonando completamente l’alcool. I momenti fondamentali del MCU mostrano l’eroismo del personaggio. Decidere di dichiarare la sua identità al pubblico in una conferenza, influenzerà la sua scelta successiva di supportare l’atto di registrazione in Capitan America: Civil War. La sua ultima apparizione in Avengers: Endgame, lo ha elevato come massimo eroe quando ha deciso di utilizzare il Guanto dell’Infinito a piena potenza per distruggere Thanos e la sua armata a costo della sua vita.

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