ALLERTA SPOILER: il seguente articolo contiene spoiler riguardanti Deadpool #2
La Marvel ha avuto un degno numero di conflitti tra eroi. Sin dai primi crossover della Silver Age fino alla celeberrima Civil War dei primi anni duemila, le differenze ideologiche e politiche dei supereroi hanno spesso portato a drammatiche conseguenze.
Il n.2 della nuova serie di Deadpool introduce un nuovo scontro ideologico, anche se leggermente più assurdo dei precedenti. Il nuovo arco narrativo di Deadpool lo ha portato al centro di un conflitto tra mostri ed umani, dopo essere recentemente diventato Re dei Mostri.
Dopo essere stato assoldato da un uomo misterioso chiama Blaylock per eliminare la minaccia dei mostri da New York, Deadpool si è trovato a capo dei suddetti dopo averne eliminato il leader.
Avendo ora la responsabilità dei suoi nuovi seguaci, il nostro sta cercando di dare una nuova immagine positiva a Staten Island, dove mostri e umani posso convivere pacificamente.
La storia cambia all’arrivo di Capitan America, il quale intima al mercenario di andare via dalla città di New York insieme ai suoi sudditi. Deadpool si offende per le parole dell’amico, dichiarando di sentirsi più vicino ai mostri che alle persone.
Lo scontro finisce pacificamente al momento, ma Deadpool avvisa Cap che, se non cambierà idea, la situazione potrebbe diventare “caotica”.
Le differenze di idee tra i due potrebbero non essere profonde come successo nelle precedenti guerre civili, ma solleva una questione interessante. Si denota, inoltre, una maggiore importanza data al punto di vista di Deadpool, dipingendolo come un eroe in difesa degli emarginati.
Vedremo come si svilupperà la questione nei prossimi volumi!
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