TT Isle of Man – Ride on the Edge 2 : la nostra recensione

Immaginate di sfrecciare a 300 km/h su un circuito cittadino ad alto rischio, tra le case, sfiorando barriere, muretti e lampioni, in cui la posta in gioco è altissima e un solo errore potrebbe essere fatale. Utopia? No, è pura realtà! E prende il nome di Tourist Trophy.

Si tratta di una vera e propria sfida motociclistica che ha luogo annualmente, durante la prima settimana di giugno, sul circuito stradale dello Sneafell Mountain Course, circuito di 60,720 chilometri, presso l’isola di Man sul Mare d’Irlanda. Sono proprio la sua pericolosità e l’adrenalina che ne consegue, tanto nei piloti quanto negli spettatori, che hanno reso celebre questa gara. Quest’anno l’emergenza Coronavirus ha costretto all’annullamento dell’edizione 2020 dell’Isle of Man Tourist Trophy da parte delle autorità locali. Tuttavia è comunque possibile provare il brivido di questa folle competizione. Vi state chiedendo come sia possibile ciò? Beh, Kylotonn ha pubblicato TT Isle of Man – Ride on the Edge 2, nuovo titolo della serie motociclistica dedicata appunto al Tourist Trophy.

Tutto il fascino dello Snaefell Mountain Circuit

A due anni di distanza da un primo capitolo ben curato ma povero di contenuti, Kylotonn Racing Game ci riprova, partendo proprio dai punti di forza del precedente capitolo: La resa dello Snaefall e l’incredibile sensazione di velocità. Ed è proprio attorno a questi due elementi che Kylotonn ha costruito un titolo decisamente più interessante del predecessore, arricchendo l’esperienza con un serie di nuovi contenuti che danno al prodotto un valore aggiunto.

Come dicevamo lo Snaefall si riconferma splendido in questa sua ricostruzione digitale, risultando una vera goduria per gli occhi. Il tracciato irlandese lascia di stucco per bellezza e design. Il lavoro svolto dal team di sviluppo è davvero lodevole, e si va a concentrare anche su ogni singolo elemento dello scenario. Tutto è riprodotto nella maniera più accurata possibile, dalle case a bordo strada alla agli elementi della segnaletica. Scogliere a picco sull’Atlantico, brughiere e villaggi, talvolta velati da un’infida nebbia, semplicemente alcuni dei migliori scenari dove far urlare una motocicletta. TT Isle of Man: Ride on the Edge 2 ci trasmette l’atmosfera surreale di un mondo decisamente lontano dallo show business dello sport moderno. Le piste gremite di gente e di cartelloni pubblicitari lasciano spazio ai classici paesini della vecchia Inghilterra, con i prati, le chiese, i cottage e i pub sulla strada.

Abbiamo parlato anche di velocità. Già nel primo capitolo gli sviluppatori avevano avevano riprodotto una sua resa più che credibile. In questo nuovo capitolo la velocità viene ulteriormente enfatizzata, con un risultato che lascia davvero di stucco. Una volta saliti in sella e buttato il gas a martello, dopo aver scorto il verde del semaforo, la velocità aumenterà a dismisura nello spazio di pochi secondi. Sfrecciare, con il suono del vento che si infrange sul casco del pilota e sulla carena della moto, con il sibilo delle folate di vento tra l’erba, sfiorando case, muri, ed altri elementi dello scenario non solo è estremamente appagante, ma è suggestivo e affascinante. e sulla carena della moto. Delle aggiunte gradite che calano maggiormente il giocatore nel mondo di gioco.

Pad alla mano

TT Isle of Man 2 è un titolo fortemente simulativo che lascia ben poco all’esperienza arcade. Basta davvero la minima distrazione per ritrovarsi schiantati contro un ostacolo, prendere una curva troppo larga, e perdere aderenza per via dei marciapiedi. Non è presente il rewind, ovvero il classico riavvolgimento in caso di errori. E’ un titolo punitivo, un po’ un Dark Souls dei simulatori motociclistici.

Dunque ci toccherà convivere con i nostri errori ed imparare da essi. Una scelta discutibile, ma che ha senso data la natura del titolo. Ci ritroveremo di fronte a gare tesissime in cui conta la concentrazione e la costanza del giocatore. Il sistema di guida non fa sconti e e il comportamento della moto è davvero poco permissivo. La moto è più “viva” rispetto al passato e riuscire a gestirla è tutt’altro che una passeggiata. Dovremo essere cauti nella gestione dell’acceleratore e regolare la posizione del pilota onde evitare brusche impennate in ripresa o il rischio di essere sbalzati in aria in curva.

Serviranno diverse gare prima di imparare a gestire la frenata e impostare al meglio le traiettorie. Su Paystation 4 si deve fare in conti con la zona morta dell’analogico. Ciò comporta una risposta non impeccabile della moto in curva, portandoci a correggere costantemente la traiettoria.

Si avrà una risposta realistica già a partire dal livello di difficoltà intermedio. Tuttavia i neofiti non dovranno scoraggiarsi: TT Isle of Man 2 è infatti ampiamente personalizzabile. Ci sono molte opzioni che consentono di regolare vari aspetti del gameplay a seconda delle varie esigenze. Si può decidere, naturalmente, se impostare il cambio manuale o automatico, attivare o meno il controllo della trazione. La traiettoria ideale, l’ABS, il sistema di frenata e altri aiuti. Pur non toccando mai vette di realismo eccessivo, TT Isle of Man – Ride On The Edge 2 ha mostrato un progresso impressionante per quanto concerne il feeling di guida, entrando di diritto tra i corsistici su due ruote più appaganti sul mercato.

Dopo svariate ore di gameplay, il consiglio è quello di utilizzare il cambio manuale e disattivare la traiettoria ideale segnalata sul percorso. Il cambio manuale vi permette di praticare il cosiddetto “short shifting“, ovvero di cambiare marcia in anticipo sul regime ottimale di giri per quel determinato rapporto del cambio, in modo tale da non surriscaldare le gomme e non permettere alla moto di impennarsi in uscita da tornanti e curve lente.

Contenuti e offerta ludica

Sebbene il tracciato montano del monte Snaefall sia uno dei grandi protagonisti del gioco, esso non poteva rappresentare, da solo, la totalità dell’offerta ludica di TT Isle of Man 2. Kylotonn ha introdotto, dunque, una serie di nuove piste, per un totale di sedici, sapientemente integrate nel titolo. Seppur il livello qualitativo e il design siano complessivamente buoni, esse risultano meno ispirate dello Snaefall. Questi tracciati secondari non sono su licenza, ma sviluppati direttamente dal team di svilupppo francese. Sarà possibile scegliere in quale ora della giornata andarci con evidenti variazioni di luce e non solo visto che è stato anche introdotto il meteo dinamico se pur non ci sia la pioggia visto che la corsa sull’Isola di Man non si disputa sul bagnato.

Premendo per la prima volta il tasto start il giovo vi proporrà di completare il tutorial, che consigliamo vivamente di portare a termine, o di skipparlo. Il tutorial ci metterà dinanzi a ciò che il gioco ha da proporci, dandoci ogni sorta di indicazione che ci consenta di prendere dimestichezza con i controlli e con la gestione della moto. Una volta completato il gioco ci metterà dinanzi al vero fulcro dell’esperienza: la modalità carriera. Si parte dando subito un nome al nostro alter-ego e scegliendo la nostra prima moto con cui superare questa prova preliminare. Una volta terminata sceglieremo il team ufficiale con cui competere.

La carriera consiste in una serie di gare tra cui non trova spazio solamente il Main Event, ma ci troveremo ad affrontare numerose competizioni. Per qualificarci per i prossimi eventi il titolo ci metterà di fronte 3 possibilità: vincere la Junior TT, ottenere il numero richiesto di punti reputazione, oppure collezionare dei timbri speciali che ci vengono assegnati a seconda di quanto saranno impeccabili le nostre performance nel campionato olandese. Dovremo essere scaltri scegliendo accuratamente quali gare disputare e quali invece no. Si arriverà infatti ad un punto in cui il gioco alzerà la posta in gioco, in cui diverse competizioni si andranno a sovrapporre ,costringendoci inevitabilmente a saltare una gara di campionato, potendo compromettere, così, la nostra possibilità di qualificazione all’evento principale.

Oltre alla modalità carriera, il gioco offre anche altre modalità di gioco. Nel menù single-player troveremo delle gare singole, delle gare a tempo e una modalità free-roam, sulle piste olandesi, in cui ci verrà richiesto di completare delle sfide. Anche se non si tratta di un’aggiunta particolarmente riuscita, queste prove serviranno ad ottenere pezzi più avanzati e competitivi per la nostra due ruote. Potremo scegliere se disputare queste sfide contro la IA, o in singolo, senza la pressione degli avversari. La modalità multigiocatore di TT Isle of Man: Ride on the Edge 2 è stata implementata in maniera semplice ma piuttosto efficace. Essa permette ai giocatori di sfidarsi in gare on line sui vari tracciati oppure in modalità locale, lo split screen non pregiudica affatto l’esperienza di gioco e, sfidarsi tra amici come ai vecchi tempi, è sempre un piacere.

Realizzazione tecnica

Aumentano anche le moto disponibili, restando però distanti dai numeri dei racer più blasonati. Un fattore che va considerato anche nell’ottica del prezzo di vendita, forse un po’ troppo alto. È però soprattutto lo scenario a esaltare, grazie a panorami decisamente suggestivi. Le condizioni climatiche e l’orario non sono dinamici, è vero, ma le gare ambientate al tramonto in combinazione con gli scorci di alcune location sapranno senz’altro catturare la vostra attenzione, lasciandovi talvolta a bocca aperta.

I modelli delle moto sono ben fatti, pieni di dettagli davvero ben riprodotti, i moscerini sul cupolino durante la gara sono una vera chicca. L’audio è ben realizzato, il rombo dei motori di diversa epoca e cilindrata è ben distinto. Le colonne sonore sono adatte al contesto. Tra le novità segnaliamo anche l’introduzione del sistema dei parametri di funzionamento della nostra due ruote che soprattutto nei percorsi più lunghi sarà fondamentale tenere in primaria considerazione.

Su PS4 Pro il motore grafico regge bene e le incertezze sono poche, giusto qualche effetto pop-up di tanto in tanto. Manca un’opzione per spingersi al di là dei 30 fps e la cosa si rivela fin da subito un problema. La fluidità è insufficiente per un racer di questo tipo, che richiede prontezza e precisione. D’altra parte, però, un frame rate resta costante senza particolari esitazioni neppure nei momenti più concitati in strada. Peccato anche stavolta per le animazioni e la fisica delle cadute, un po’ buttate via. La mancanza dei danni estetici e strutturali è l’unico elemento poco coerente con la visione realistica dell’esperienza di gioco insieme al sistema delle collisioni ancora non convincente.

Verdetto

TT Isle of Man – Ride on the Edge 2 è un titolo riuscito. Si conferma un racing game decisamente interessante, che non mancherà di attirare l’attenzione degli appassionati di due ruote alla ricerca di un’esperienza diversa dal solito. Certo, il titolo ne risente di quella accuratezza realizzativa dei giochi di guida più blasonati. La strada, però, è quella giusta e i miglioramenti rispetto al primo episodio sono evidenti. Peccato per il limite dei 30 fps su console, davvero insufficienti per questo genere di racing.

Per maggiori informazioni su TT Isle of Man – Ride on the Edge 2 vi invitiamo a seguire la pagina Twitter di Kylotonn. TT Isle of Man – Ride on the Edge 2 è disponibile su PlayStation 4, Nintendo Switch, Microsoft Windows e Xbox One.

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