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Marvel: tutte le versioni di X-Factor

Con l’avvento di Jonathan Hickman a capo delle testate degli X-Men, la morte dei personaggi ha smesso di essere una minaccia permanente. House of X ha cambiato le carte in tavola grazie ai protocolli di resurrezione, ma non tutti i misteri riguardanti i decessi sono stati svelati.

Se guardiamo ai lontani anni ’80, scopriremo che la prima versione del team X-Factor aveva a che fare con la morte. Il #1 del 1986 fu ideato come reunion dei 5 membri originali degli X-Men. L’unico problema riguardava Jean Grey che all’epoca non era in vita. In realtà, Avengers #263 e Fantastic Four #286 spiegarono la resurrezione della rossa e prepararono la strada per la testata mutante.

I Cinque

Per 70 numeri, Ciclope, Marvel Girl, l’Uomo Ghiaccio, Bestia e Angelo dimostrarono perché insieme siano sempre stati così formidabili. Persino l’apparente scomparsa di Angelo (che poi tornò poco dopo come Arcangelo) non sembrò scalfire i solidi rapporti tra i membri del gruppo. Insieme, questi eroi superarono diversi eventi devastanti per i mutanti. Dopo essere tornati a far parte del team principale però, lasciarono un vuoto da colmare.

La nuova squadra

X-Factor #71 del 1986 introdusse la nuova squadra composta da Havok, Polaris, Forzuto, Wolfsbane, Jamie Madrox ed un componente a sorpresa, Quicksilver. Quest’epoca fu segnata da una serie di avventure più leggere rispetto a quello del passato. Molto importante fu il #87, in cui il Dr. Leonard Samson realizza una valutazione psicologica di tutti i mutanti, mostrando ai lettori cosa li spinga a far parte del team. Fu un albo ben realizzato che diede carattere ai personaggi e creò un legame tra loro e i lettori.

Il fattore baffi

Lentamente ma inesorabilmente, X-Factor divenne un’unità paramilitare. Alcuni personaggi dal carattere forte (e violento) si unirono alla squadra, ad esempio Forge, che ne diventerà il leader, Mystica e addirittura Sabretooth. Le vicende presero una svolta dark con differenti cambi di roster. Unica particolarità fu l’inserimento di un membro umano nel cast, Val Cooper.

La task force dei diritti mutani

La prima run della serie finì in X-Factor #149, quando Havok apparentemente morì. In realtà, fu catapultato in un’altra realtà, ma quella è un’altra storia. Nel 2002 una miniserie di 4 numeri chiamata semplicemente X-Force si presentò sugli scaffali, ma ha davvero poco a che fare con quanto raccontato prima. Trattava di alcuni agenti del FBI intenti ad investigare a proposito di crimini contro i mutanti.

E poi arrivò Jamie

Madrox, serie del 2004, fu il vero seguito spirituale della serie X-Factor. Vide la nascita della squadra come agenzia investigativa. I componenti erano Madrox, Forzuto, Wolfsbane, M., Rictor, Siryn e Layla Miller, la quale sposò Jamie Madrox.

All-New X

La più recente iterazione della serie è stata All-New X-Factor del 2014, che presentò un team di eroi sotto la guida delle Serval Industries. Polaris e Quicksilver unirono le forza con Gambit, Danger, Warlock e Cypher. Pare che lo scopo di Harrison Snow, il capo del team, fosse quello di annientare l’Alchemax. E di ingaggiare ogni super eroe sulla Terra per perpretare la sua causa.

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