Dall’uscita del gioco Valorant, fps 5 vs 5 targato Riot, sono passate due settimane. I player più competitivi, tuttavia, si stanno già chiedendo quale possa esser il futuro a livello di eSport. Sembra che, per il momento, nonostante sia abituato a questo genere di cose, grazie al suo gioco di punta(League of Legends), stia puntando a creare, e solidificare, un ambiente sano, con piccoli eventi, così come fece con le fasi iniziali di LoL.
Due giorni fa, il Senior Director di Global Esports per Valorant Whalen ‘Magus’ Rozelle ha delineato i piani di Riot per il futuro del gioco.
Come possiamo vedere dal post su Twitter, in alto, il gioco sarà suddiviso in differenti tipi di tornei, con diversi montepremi in palio. “Il nostro obiettivo principale sarà la creazione di partnership con giocatori, creatori di contenuti, organizzatori di tornei e sviluppatori”, ha dichiarato, “in modo che possano aiutarci a costruire “l’ecosistema” Valorant“.
“Vogliamo far crescere Valorant in modo naturale”, ha aggiunto poi. “Non stiamo cercando di forzare nulla troppo in fretta senza sapere cosa è meglio per i fan degli eSport“. Tutto questo, per star, momentaneamente, lontano dai franchising.
Sembra che, l’obiettivo attuale, della Riot e di Mr. “Magus”, sia quello di raggiungere, con Valorant, tre principi fondamentali che lo renderanno idoneo ad affiancarsi al “fratello” LoL: integrità competitiva, accessibilità e autenticità.+
Sembra, quindi, che per ora, non vedremo il gioco come “punta di sfondamento” per gli eSport, e che l’onere di tale impresa sia anche sulle spalle della community che, crescendo, riesca a scoprire le proprie abilità,i propri talenti e, infine, faccia nascere le “star” che porteranno il gioco a livelli competitivi.
Se non avete ancora dato un’occhiata alla nuova mappa, Ascent, e siete curiosi di scoprire qualcosa in più, potete leggere l’articolo che ne parla.
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