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Marvel: la storia che ha trasformato Bucky Barnes nel Soldato d’Inverno

Nel corso dei decenni ci sono state poche regole da rispettare nel mondo dei fumetti riguardo ai personaggi, e una di queste si basava sulla dichiarazione: “Bucky deve rimanere morto”. Tuttavia, nel 2004, lo scrittore Ed Brubaker cambiò le carte in tavola chiedendosi: “Se il partner di Capitan America non fosse mai morto?”

Se torniamo indietro nel tempo, Bucky Barnes stava bene l’ultima volta che Capitan America è comparso sulla serie Captain America Comics (1941), che fu chiusa nel 1954. Tuttavia, su Avengers #4, quando la Sentinella della Libertà fu scongelato dal ghiaccio le sue prime parole furono proprio il nome del compagno.

Venne spiegato subito cosa era successo ai due personaggi. Cap e Bucky stavano cercando di fermare un razzo che stava per scoppiare ed erano intrappolati. Quindi Steve aveva detto al partner di staccarsi dal razzo e lasciarlo. Purtroppo il ragazzo non riuscì a farlo. L’esplosione fece sbalzare Steve nelle profondità del mare congelato uccidendo, al contempo, Bucky. Il dolore per la perdita, insieme agli anni passati intrappolato, colpirono profondamente Steve Rogers.

Tanti anni dopo, Brubaker e i disegnatori Steve Epting e Michael Lark fecero tornare Bucky Barnes sulla serie Capitan America del 2004.

La storia iniziava cinque anni prima, quando il generale russo disertore Aleksander Lukin cercò di vendere al Teschio Rosso un’arma sperimentale del KGB da una struttura segreta. Vedendo l’uomo con un braccio robotico in animazione sospesa, riconobbe subito Bucky e decise di accettare l’offerta di Lukin, che, tuttavia, voleva in cambio il Cubo Cosmico. L’accordo non andò a buon fine. Ci vollero cinque anni prima che il Teschio riuscisse a mettere insieme un Cubo. Il suo piano era di scatenare il potere dell’arma per bombardare Manhattan, Londra e Parigi. Allo stesso tempo, Lukin aveva rianimato l’uomo mandandolo in missione per uccidere il Nazista e rubare il Cubo.

Cap, chiamato dallo S.H.I.E.L.D., trovò il corpo morto del Teschio Rosso e riuscì a fermare il suo piano di distruzione di New York. Tuttavia, l’agente del Teschio Crossbones era stato mandato a far detonare le bombe a Parigi e Londra.

Mentre Rogers, Sharon Carter, e altri agenti S.H.I.E.L.D. erano diretti a Parigi, Union Jack scoprì che qualcuno aveva già ucciso tutti gli agenti del Teschio a Londra e fatto detonare la bomba. Intanto, una figura misteriosa uccise l’ex Nomad e sostituto di Bucky Jack Monroe (Brubaker e Jean Paul Leon raccontano la sua storia su Captain America #7 ). Nick Fury mandò Sharon Carter a investigare sulla morte del Teschio, ma venne catturata dallo stesso uomo che aveva piazzato una bomba sotto Philadelphia.

In quei giorni, Steve iniziava ad avere problemi con la sua memoria, soprattutto del giorno in cui Bucky morì. Secondo lui, il Cubo del Teschio stava sbloccando alcuni ricordi nascosti. Quando andò a salvare Carter, la donna gli rivelò che il suo rapitore era…Bucky. Nello stesso momento, il Soldato d’Inverno aveva Cap nel mirino, ma Lukin gli ordinò di non sparare così che Rogers potesse assistere allo scoppio della bomba. Il piano funzionò. Dopo l’esplosione, vedendo l’uomo misterioso, Cap pronunciò il nome del vecchio amico, ma il killer rispose: “Chi diavolo è Bucky?”

Poco dopo, Nick Fury raccontò a Cap e Sharon di alcune dicerie che parlavano di un agente russo chiamato il Soldato d’Inverno, risvegliato dall’animazione sospesa per uccidere diversi bersagli importanti. Grazie alla tecnologia, risalirono a delle immagini di un uomo molto simile a Bucky Barnes che si trovava nei pressi di omicidi importanti. Rogers non poteva credere ai suoi occhi, e solo quando trovò il dossier del Soldato nel suo appartamento, capì la realtà dei fatti.

Molti decenni prima, alcuni uomini avevano ritrovato il suo partner nell’acqua senza un braccio e con pochi ricordi. Tuttavia, i russi conoscevano la sua identità e iniziarono a manipolarlo con il lavaggio del cervello, rendendosi conto che non aveva perso le sue abilità nel combattimento. Quando ebbero difficoltà a controllarlo, decisero di metterlo in animazione sospesa per tenerlo a bada e sempre giovane.

Nel presente, Cap, insieme a Iron Man e Falcon, era riuscito a rintracciare il Cubo Cosmico. Lukin aveva incaricato il Soldato d’Inverno di nasconderlo in un deposito nascosto. Iron Man dovette ritirarsi, ma Falcon rimase al fianco di Steve mentre combatteva con l’ex compagno. Durante lo scontro, Cap riuscì a mettere le mani sul cubo e a utilizzarlo per far ricordare tutto il passato a Bucky. Colmo di rabbia, il ragazzo prese il Cubo e lo spezzò in mille pezzi con la sua mano metallica.

Da quel momento Barnes tornò ad avere un ruolo più centrale nell’Universo Marvel, diventando persino Capitan America per un po’, ma solo dopo essersi preso un po’ di tempo per ripensare alla sua vita. Era stato un eroe per la patria, ma anche un’arma dell’odiato nemico. Pur non avendo il controllo delle sue azioni, ricordava ogni momento.

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