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The Matrix 4: il ritorno all’ovile di Chad Stahelski e David Leitch

Anche se le riprese per The Matrix 4 sono attualmente ferme a causa del Coronavirus (Covid – 19), i rumors e le notizie collegate a questo magnifico progetto non mancano

Quando si parla ufficialmente (o scrive, come in questo caso) di Matrix bisogna compiere alcuni riti preparatori.

Nell’ordine, sono: sedersi, bere un caffè e chiedersi “Sono degno di farlo?”

La risposta non è scontata e, a dirla tutta, ancora oggi non so darmi una risposta.

Chi vi scrive ha ricevuto la fulminazione sulla “via di Damasco” molti anni dopo rispetto all’uscita del primo capitolo, avvenuta nel lontano 1999.

Esso fu una “rivelazione” per un’intera generazione.

Ridisegnò i canoni dei film “d’azione” (categorizzazione che trovo decisamente riduttiva) e non solo, anche per il rapporto che correva tra la filosofia e l’arte cinematografica.

Non solo il primo film, ma in realtà l’intera saga, sono cosparsi in maniera quasi poetica di citazioni ai grandi personaggi della Filosofia, partendo da Aristotele, passando da Platone e toccando Schopenhauer.

Ancora oggi citazioni, meme, riferimenti al mondo di The Matrix influenzano la cultura pop contemporanea e la magia spirituale è che bene o male tutti, chi più chi più meno, ne hanno sentito parlare almeno una volta.

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The Matrix, 1999

The Matrix 4: un ritorno alle origini?

Quello che pochi sanno è che, in realtà, esiste già un seguito a The Matrix Revolutions (il terzo capitolo della saga uscito nel 2004) ed è un videogioco chiamato The Matrix Onlines.

The Matrix Online era un videogioco sviluppato dalla Monolith Productions nel 2005, quindi un anno dopo il terzo film.

A questi punti molti fans si sono chiesti se The Matrix 4 potesse attingere da quell’esperienza riproponendola sul grande schermo, andare oltre o addirittura fungere da prequel.

Al di là del fatto che, viste le riconferme nel cast (Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss su tutti nei ruoli di Neo e Trinity) l’opzione prequel potrebbe essere esclusa, non si sa molto altro.

Lo stesso titolo The Matrix 4 è solamente un titolo provvisorio. Con l’arresto delle riprese a causa del Coronavirus (Covid – 19), la speranza di avere particolari aggiuntivi è andata a scemare.

In questo quadro sconsolante le parole rilasciate a Collider di Chad Stahelski sono state illuminanti.

Chad Stahelski e David Leitch avevano già collaborato con la regista, Lana Wachowski, in occasione della trilogia originale.

Lana Wachowski, regista di The Matrix 4

Per Chad Stahelski e David Leitch i fan ameranno questo quarto capitolo

Dopo l’esperienza della saga di Matrix lavorando come coordinatori degli stunt e registi della seconda unità in Matrix Reloaded e Matrix Revolutions, i due si sono dedicati alla regia.

Chad Stahelski si è distinto nel mondo di John Wick, portando quindi avanti un rapporto con Keanu Reeves.

David Leitch si è dedicato, invece, ad Atomica biondaDeadpool 2 e Fast and Furious: Hobbs & Shaw.

Il loro ritorno è stato ben descritto da Chad Stahelski, partendo da una descrizione del clima che vigeva, prima dello stop, sul set:

Sono stati molto carini. Ci hanno chiesto di aiutare con le coreografie e alcuni allenamenti fisici per i ragazzi. Sto dando un po’ una mano per una sequenza, penso che anche Dave stia aiutando per una sequenza. Lana è tornata con tanto amore per avere una specie di riunione di famiglia, quindi è stato molto divertente. È stato bello rivedere molti dei membri della troupe. Avevamo appena finito di girare una sequenza a San Francisco prima che iniziasse la pandemia.

Per meglio rendere, il loro ruolo è stato così riassunto:

Ha più a che fare con la concezione creativa di alcune delle coreografie e dare manforte per alcune cose.

Infatti, continuando con un’interessante riflessione sul ruolo di Lana Wachowski, specificano:

Ciò che rende [Lana Wachowski] così grandiosa è che dirige le sue scene. Abbiamo avuto dei registi di seconda unità in alcuni dei Matrix solo per questioni logistiche. Ma recentemente, e specialmente in occasione di Matrix 4, lei sta dirigendo le sue stesse azioni. Le seconde unità per loro servono per lo più per stabilire le inquadrature, per le “B-sides” di alcune delle composizioni per alcuni luoghi.

Proprio il fatto che Lana si occupi di tutto principalmente da sola, intrecciando le varie inquadrature, è per loro il motivo per cui tutto appare bellissimo.

Queste parole, per quanto ben distanti dai dettagli che tutti vorremmo sapere sulla trama o sul titolo, ci dicono sicuramente che il clima sembrerebbe essere molto simile a quello instaurato con il primo film e la cosa non può essere che positiva.

Altrettanto, sappiamo benissimo che questo non è sufficiente per avere la garanzia che il prodotto finale sarà degno del mondo da cui proviene ma voglio confidare nella squadra che ci sta lavorando.

Se è vero che “Tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine, Neo” (Oracolo, The Matrix Revolutions), potremmo scoprire con gioia che, cinematograficamente parlando, The Matrix Revolutions non fu la fine della saga iniziata nel lontano 1999…

Tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine, Neo” (Oracolo, The Matrix Revolutions)

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