Memento Mori – Recensione

"Ed ecco che apparve ai miei occhi un cavallo livido, chi lo cavalcava era chiamato Peste e Ade lo seguiva" (San Giovanni, Apocalisse).

Memento Mori è un gioco di ruolo narrativo a tema horror dalle tinte cupe che instillano nel giocatore un senso di caducità della propria esistenza fin dal titolo.

Questo gioco nasce dalle menti di Andrea Felicioni e Marco Bucci ed è edito da Raven Distribution. Il manuale base viene pubblicato in un cartonato con copertina rigida effetto tela e le scritte in fusione oro. Come la maggior parte dei manuali ha anche un segnalibro rilegato a cucitura che dona al tutto la bellezza degli antichi tomi medievali.

Memento Mori
Manuale Base

SETTING DEL GIOCO

In questa ambientazione i personaggi interpretati dai giocatori muoveranno i loro passi a partire dall’anno 1347 in una Europa martoriata dalla peste, dove, ribaltando il concetto della Chiesa secondo la quale tale malattia era una “punizione divina”, quest’ultima andrà invece ad assumere una connotazione ancora più grottesca, arrivando ad essere una vera e propria incarnazione del male che permea tale realtà.

In questo mondo brutale, ricco di superstizione e folklore, in cui il popolo è ancora legato ad antiche tradizioni e la magia viene vista come spiegazione di tutte quelle cose inspiegabili per l’uomo, i giocatori indosseranno i panni degli Erranti, personaggi colpiti dalla peste che iniziano a sviluppare un certo “sesto senso” nei confronti di un’altra realtà, chiamata dell’ Oltre il velo.

Questa dimensione parallela altro non è che il luogo di origine di tutte le forze occulte di cui è permeato l’immaginario medioevale. Sprofondando di giorno in giorno in una percezione e in una comprensione sempre più viscerale di questo mondo “al di là dello specchio” i nostri personaggi vivranno una vita divisa a metà tra le due realtà: quella degli Ignari, le persone prive del dono e quella dell’ Oltre il velo, fonte di poteri perniciosi ma anche sicura condanna.

NARRATORE E PERSONAGGI

“Mai pestilenza era stata più fatale e più orribile. Il sangue era il suo avatara e il suo sigillo: il rossore e l’orrore del sangue” (Edgar Allan Poe).

La trama e i personaggi non giocanti di Memento Mori verranno gestiti dal master che in questo gioco prende il nome di Narratore. Come già anticipato i personaggi impersonati dai giocatori vengono invece identificati con il nome di Erranti. Ogni errante è caratterizzato da una serie di valori che ciascun giocatore andrà a definire durante la fase della creazione del proprio personaggio.

Il giocatore dovrà scegliere il nome e l’epiteto del proprio errante (un appellativo con cui è conosciuto, ad esempio Adelaide “La pura”); un legame, ovvero una specie di talento legato al background del proprio personaggio e che potrà essere rappresentato da un oggetto, una persona o da un evento del proprio passato; la propria virtù, una professione o una particolare abilità appresa durante il corso della propria vita (l’errante potrà essere stato in passato un accademico, un mercante, un esploratore e via dicendo) e infine il proprio sogno, ciò che il personaggio anela maggiormente – il suo fine ultimo, e il proprio incubo, che rappresenta il suo timore più grande. Tutte queste informazioni andranno ad influire sul gioco così come potranno modificare il pool di dadi a disposizione del giocatore.

A completamento della scheda del personaggio infine troviamo gli organi e il sangue.

Gli organi si dividono in:

  • Nervi, rappresentano le azioni legate all’istinto e all’impulsività;
  • Cerebro, rappresenta la capacità intellettiva e razionale dell’individuo;
  • Cuore, rappresenta la sfera dei sentimenti e degli ideali, del coraggio e dell’anteporre ad esempio il bene degli altri al proprio; 
  • Viscere, rappresentano le azioni più basse e abbiette che il personaggio potrà compiere andando contro la propria coscienza.

Il Sangue rappresenta invece lo stato di corruzione del personaggio e di alienazione dalla propria umanità. Questa abilità verrà coinvolta in ogni tipo di prova da superare.

Memento Mori - Scheda del pg
Scheda dell’ Errante

SISTEMA DI GIOCO

Il sistema di gioco di Memento Mori si basa sull’utilizzo di dadi a sei facce, divisi in dadi bianchi e in dadi neri, impiegati dai giocatori per superare le varie prove con le quali dovranno di volta in volta confrontarsi. Il tiro base di una prova è composto dai dadi messi a disposizione del giocatore e derivati dalle caratteristiche dei vari organi (valori base del personaggio) sommati ai dadi determinati dal valore attuale del sangue (ovvero dalla condizione psicofisica del personaggio).

Nella pratica il Narratore stabilirà il valore di difficoltà di una determinata prova in base al numero di successi da raggiungere, il giocatore tirerà quindi un numero di dadi neri, corrispondenti all’attuale livello della caratteristica sangue, sommati ai dadi bianchi derivati da uno dei quattro organi. A questo pool si potranno aggiungere un dado per il nome e fino a due dadi sia per il legame che per la virtù. Lanciati i dadi il giocatore verificherà se i successi ottenuti (valori 5 e 6 su ogni dado) saranno sufficienti per passare la prova.

I dadi neri influiranno sul risultato della prova nel seguente modo:

  • Ogni “6” ottenuto su ciascun dado fornirà al giocatore tre successi anziché uno;
  • I “5” varranno sempre come un successo;
  • Ogni “1” sottrarrà un successo al totale ottenuto.

La progressione del personaggio in Memento Mori non avviene attraverso l’esperienza come in altri giochi di ruolo. Ogni errante potrà acquisire nuovi poteri (aumentare il pool di dadi neri a propria disposizione e acquisire nuove abilità) facendo progredire la corruzione della peste sul proprio corpo.

La corruzione si diffonderà negli Erranti ogni volta che otterremo un valore di 6 su un dado nero o nel caso in cui il personaggio assista a qualcosa di particolarmente terrificante o fallendo una prova: in ciascuna di queste situazioni il giocatore dovrà annerire per primo uno degli slot sangue ancora disponibili, terminato lo spazio a disposizione dovrà scegliere se corrompere un organo, un legame, una virtù o anche il proprio nome.

Annerire un riquadro, oltre che far dono all’errante di nuovi poteri e capacità magiche, comporterà anche la progressiva corruzione dell’organo o della propria identità; i personaggi potranno veder dimenticato il proprio nome oppure potranno comparire delle stimmate (menomazioni, fobie, istinti masochisti,…).

Memento Mori - Estratto
Estratto Manuale

CONCLUSIONI

Memento Mori è un gioco dove la narrazione sarà la protagonista prevalente delle vostre sessioni. Il sistema basato sul d6 è molto intuitivo e alla portata di tutti, anche padroneggiare le regole non richiederà molto tempo; la scheda del personaggio è visivamente semplice e pulita. Raven Distribution inoltre fornisce nella sezione download la scheda dell’errante per stamparla senza rovinare il manuale (la potete trovare a questo link).

Il formato del  manuale in A5 potrà inizialmente non piacere, personalmente però ho apprezzato questa scelta editoriale in quanto trovo il formato “tascabile” più maneggevole durante la lettura. Le immagini all’interno sono curate e esplicano chiaramente gli orrori che si celano Oltre il velo e che i nostri erranti impareranno pian piano a conoscere e comprendere. 

Le campagne non saranno di per sé molto lunghe, tenuto conto anche della “spada di Damocle” che penderà sulle teste dei nostri personaggi, ma questa corsa adrenalinica verso la realizzazione del proprio Sogno, se ben orchestrata dal Narratore, risulterà comunque appagante. L’unica nota negativa che posso trovare nel gioco è una certa difficoltà, da parte del Narratore, nel tenere unito il gruppo di gioco. I Sogni degli erranti potrebbero portare questi ultimi ad allontanarsi naturalmente dal gruppo, spinti dalla necessità di perseguire il proprio fine ultimo, rendendo di conseguenza difficoltoso trovare un filo conduttore che riesca a tenere unito il party.

CORRELATI

<strong>PRO</strong> <ul><li>Ambientazione peculiare.</li> <li>Sistema di gioco semplice.</li> <li>Manuale esteticamente ben curato.</li></ul> <hr /> <strong>CONTRO</strong> <ul><li>Difficoltà nel trovare un filo conduttore che tenga uniti i personaggi.</li> <li>Sessioni di breve durata.</li>Memento Mori - Recensione