Jurassic World 3: Dominion non sarà la fine della saga. Dalle parole di Frank Marshall la conferma: c’è speranza!

In un’intervista in esclusiva con Collider, il produttore Frank Marshall ha dato delle notizie veramente interessanti per i tanti fans riguardante Jurassic World 3: Dominion

Benvenuti al Jurassic Park

Sono passati tanti anni da quando John Hammond (Richard Attenborough) pronunciò questa frase nel primo Jurassic Park.

Di Dinosauri sotto i ponti (o meglio dire sopra le macchine) ne sono passati, con carneficine annesse ogni volta che gli esseri umani entravano in contatto con loro.

L’anno prossimo, salvo comunicazioni differenti, avremo la possibilità di vedere Jurassic World 3: Dominion.

Intorno a questo nuovo capitolo, anche complice lo stop imposto alle riprese dalla pandemia globale di Coronavirus (Covid-19), aleggiano ancora pochi particolari se non qualche scatto o lavoro dal set in modalità smart working (qua l’articolo in cui ne parlavamo).

Oggi, grazie ad un’esclusiva di Collider, possiamo riportarvi finalmente una notizia di un calibro imponente: questo film non sarà l’ultimo della saga.

Una delle scene più iconiche del primo film Jurassic Park (1993)

La dichiarazione

Il produttore Frank Marshall in merito al futuro della saga ha così dichiarato:

E’ l’inizio di una nuova era

Per poi continuare:

I dinosauri ora vivono tra noi e rimarranno ancora per un po’ di tempo, spero

Quindi è presumibile che non solo Jurassic World 3: Dominion non sarà l’ultimo film della saga (motivi di botteghino permettendo) ma potrebbe essere addirittura l’inizio di un nuovo filone narrativo.

Saghe che vanno, saghe che rimangono

Il punto che rimane da capire è come verrà accolto questo film dal grande pubblico.

Intanto bisogna tenere conto che non sappiamo minimamente in che mondo arriverà questo nuovo capitolo della saga. Auspicando che per l’estate del 2021 (periodo indicativo d’uscita del film) l’incubo Coronavirus sia già passato, rimane il dubbio di quanto ci metteranno le persone a tornare in sala con la stessa fiducia pre-pandemia.

Il secondo aspetto è capire lo stato di salute della saga.

Dal secolo scorso (lo sò, fa male) abbiamo ereditato un mondo di saghe di livello, di cui Jurassic Park ne fa parte con grande lustro. Alien, Terminator, Star Wars, Star Trek solo per citarne alcune.

Alcune di esse hanno avuto risultati altalenanti, come Star Wars, che ha saputo emozionare, toccare punti altissimi (non mi costringerete mai a dire il mio film preferito) ma anche lasciare grandi dubbi (qui oso facendo chiaro riferimento a Solo: A Star Wars Story).

Altre sono decisamente a rischio, dopo alcuni capitolo che non hanno sfondato quanto ci si aspettava (vedi, sigh, Alien Covenant).

Altre, infine, sembrano destinate all’abbandono dopo serie di film che sono stati uno più problematico dell’altro (Triplo sigh, Terminator Dark Fate).

Dove stiamo andando?

Jurassic World, dopo il deludente Jurassic Park III, ha ridato slancio alla saga, con un clima decisamente più rilassato (anche grazie alla presenza di Chris Pratt nel cast) rispetto a Jurassic Park o Jurassic Park: il Mondo Perduto (i tempi cambiano, che ci piaccia o meno).

Jurassic World: Fallen Kingdom ha gettato un ponte verso un mondo diventato un gigantesco Parco giurassico, in cui uomini e dinosauri saranno costretti a convivere (ed un assaggio l’abbiamo avuto con il corto Battle at Big Rock).

In questo nuovo film vedremo come e con quanti morti all’attivo del nostro dinosauro preferito (il T-Rex, ovviamente) questa convivenza andrà avanti.

Ipotizzare una nuova saga potrebbe essere la decisione vincente così come un rischio di tirare troppo le fila, con la possibilità di dare la percezione di una trama sfibrata dall’inesorabile scorrere del tempo.

Per fortuna, dietro la “cinepresa” ci sarà una squadra di tutto rispetto con alla regia Colin Trevorrow e sul set tutto il cast vecchio e nuovo riunito.

Sicuramente, sarà un piacere potersi gustare un’altra pellicola vecchia di 65.000.000 milioni di anni.

Chris Pratt in una scena di Jurassic World

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