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Snowpiercer 1×05: recap e recensione del nuovo e quinto episodio per un punto della situazione a metà della stagione; a buon intenditor… [SPOILER]

Siamo giunti già a metà stagione con Snowpiercer 1×05, dal titolo “Justice Never Boarded”. Per questo nuovo episodio dell’attesa serie, thriller di ambientazione apocalittica, distribuita in Italia da Netflix, vi presentiamo una recensione con recap un po’ più dettagliato rispetto al solito.

-> Dichiarazioni da parte dello showrunner; diverse curiosità sulla serie, dalla produzione, le molteplici stagioni, il cast, i vagoni del treno ed altro ancora

-> Snowpiercer 1×06: da trailer promo e sinossi anticipazioni sul prossimo e sesto episodio [SPOILER]

Attenzione! Seguono spoiler. Proseguite nella lettura a vostro rischio e pericolo!

Spoiler su Snowpiercer 1×05 ed episodi precedenti

Nel quinto episodio, come dalle anticipazioni date dal trailer e dalla sinossi, abbiamo assistito all’importante processo contro LJ Folger. La ragazzina di prima classe si dimostra sempre più pazza. Scopriamo addirittura che “bucherellò” la faccia del padre, facendogli perdere l’occhio, venendo pure difesa nel mentre dall’uomo stesso. Chi almeno, nonostante l’imbarazzante ma comprensibile difesa, sembra capire la portata del processo è la madre. Il vero pericolo per tutti loro della first class infatti non è il processo della figlia in sé, ma quello di “un’idea” che sta risalendo il treno.

In ogni caso, nonostante la giuria popolare, ora composta per la prima volta anche da un rappresentante della terza classe (tutti e tre vengono comunque scelti in maniera casuale come stessero giocando al lotto), dichiari all’unanimità colpevole la giovane (che scopriamo anche detenere i peni delle vittime nel portagioie, alla faccia del cringe), la pena che quest’ultima deve scontare viene decisamente attenuata, commutata in un semplice rimanere in custodia dei suoi genitori. Con la scusa della “giovane età”, Mr. Wilford fa questa grazia.
La realtà ovviamente è un’altra. Per questo torniamo un attimo indietro con quanto successo in questo episodio 1×05.

Melanie aveva dovuto cedere già alle pressioni sui rappresentati della giuria, sperando di calmare le acque dopo la non molto velata minaccia di Audrey, che le aveva ricordato come quelli della sua classe fossero importanti per lo Snowpiercer ed il suo funzionamento.
Durante il processo sempre Audrey aveva fatto un commovente discorso sul fatto che ora da salvare sarebbero in realtà le anime dei passeggeri. In quella frase in effetti sembra essere racchiusa tutta la condizione generale, il main topic dell’intera serie. Dal cannibalismo agli omicidi in generale, dalle vite ridotte a numeri, letteralmente chiuse nei cassetti come fossero un obitorio ma di morti viventi, in uno stato di simil coma, i sopravvissuti della razza umana hanno decisamente superato i limiti di umanità.

Quella stessa umanità che, come già si diceva negli scorsi articoli, viene progressivamente esaltata in Melanie; scopriamo invece sempre più quanto si sia spinto oltre il “buon” Layton. Confini labili e situazioni d’emergenza portano infatti a scelte spesso discutibili. La situazione sullo Snowpiercer è, in effetti, straordinaria, di estrema sopravvivenza dopo aver perso tutto, con un peso addosso che, nel caso di Melanie, riguarda lo stesso portare avanti la vita sul treno. E per vita non s’intende appunto la sua quanto quella dell’essere umano e delle altre specie. Proprio su quest’ultimo punto, nell’episodio si parla delle api, per dirne una, ma abbiamo visto anche la scomparsa della razza bovina.

Detto ciò, ecco che ritorniamo a quanto successo al processo. LJ, quella diabolica ragazzina che non si può non odiare, in un quasi disgusto generale per ogni suo ghigno e recitazione della parte della vittima, ha rivelato il grande segreto che noi, come Layton, abbiamo scoperto a inizio serie: Sean Wise era “un informatore, una spia” di Mr. Wilford. L’accusata dà dei dettagli, parla di “ombre e bugie” all’interno di tutto il treno, dalla testa alla coda. Precisa che si tratta di 400 segreti e sì, si sta riferendo ai “cassetti”. Queste parole provocano non poco stupore negli astanti e sicuramente le agitazioni a riguardo non si sarebbero fermate lì. Anche LJ lo sa e, quando le viene chiesto di svelare di più, lei dice che si tratta di una cosa tra lei e Mr. Wilford.

Insomma, a buon intenditor… Cosa davvero lei sa infatti? Cosa l’uomo ha confessato a lei o ad Erik? Questo è il vero problema. Melanie non può permettersi un precipitare ulteriore della situazione ed ulteriori segreti a galla. Questo è il vero motivo per cui, come evidenziato nel dialogo tra Javier e Bennett (quest’ultimo amante, ben lo abbiamo visto in questo quinto episodio, Snowpiercer 1×05, di Melanie stessa) nella locomotiva, avveratasi la peggiore delle ipotesi, purtroppo Mr. Wilford deve rilasciare una comunicazione che, di fatto, spazza via ogni ombra di giustizia all’interno del treno. Ed ecco che quel “Justice Never Boarded”, titolo della puntata, si carica ulteriormente di significato.

Già con tutto ciò che concerne il processo, la puntata risulta densa nonostante lo scorrimento veloce. Ma nel frattempo, in questo episodio ci viene comunque mostrato altro. In che modo?
Innanzi tutto, sin dalle prime scene di Snowpiercer 1×05 facciamo un viaggio nei ricordi assieme a Layton. Di flashback ne abbiamo già visti, sin dal pilot, ma qui si tratta proprio di una particolare panoramica sul passato non troppo lontano del protagonista, quasi a ricordo di traumi sollecitati dalla condizione in cui si trova.

Non si tratta infatti di un percorso felice. Come anticipato, in questo nuovo episodio ci vengono mostrate diverse cose, tra cui il cannibalismo. La scena di Layton che taglia a pezzi un cuore appena tolto dal petto di un essere umano e poi tutti, in cerchio, come fosse un rito, li mangiano, è spiazzante. Nonostante non venga fatto vedere l’omicidio o il momento in generale in cui alla persona uccisa viene appunto aperto il torace, le immagini ci mostrano comunque anche Layton mentre va, armato di lunga lama, a porre fine, paradossalmente, al cannibalismo stesso. Il tutto rende ugualmente la situazione, funziona.

Questo momento di Snowpiercer 1×05 risulta forse una (se non la) scena più forte dell’intera serie per ora. Per rimanere all’interno di questo quinto episodio stesso, sicuramente queste immagini così forti spazzano via dalla memoria la scena degli insetti sul piatto. Perché sì, uno dei messaggi mandati a Mr. Wilford dalla terza classe è stato un piatto nella first class non proprio esaltante. Letteralmente degli escrementi ricoperti da tanti e vivi insetti. Insetti che, per chi specialmente ha visto il film, sono ben noti. Anche per questo non mi dilungherò sui significati del gesto.

Inaspettamente, oltre questi flashback di Layton, per tutto l’episodio, a partire da un messaggio di Astrid mandato attraverso le barrette e grazie ad un successivo scambio di ruolo sempre con la stessa, Josie effettua la sua risalita dello Snowpiercer per trovare l’amico (il quale, si ricorda, è a capo dell’attuale rivoluzione in corso che parte proprio dalla coda del treno). Nel mentre che il Dr. Pelton è al processo e grazie a due aiutanti che, dopo aver derubato il locale, scappano lasciandola sola, Josie riesce ad entrare dove ci sono i 400 loculi (praticamente tali potrebbero essere definiti). Aprendo i vari cassetti si imbatte sbigottita in ragazzini che ben conosce e riesce facilmente a trovare Layton.

In quel momento, insospettita dalla porta non chiusa bene, Till, in giro assieme al reintegrato collega Oz, decide di entrare. Nel momento in cui, dato che uno dei cassetti era leggermente aperto, scopre Josie con Layton, capisce che qualcosa non va. Mentre dice che Layton sarebbe dovuto essere stato riportato nella coda, Oz sembra pronto ad andare contro Josie. Till però, prontamente, lo stende con un colpo ed aiuta Josie a scappare. Le due portano Layton (che, in mezzo al flashback sul cannibalismo, è stato risvegliato in maniera brusca e non sta decisamente bene) dall’unica persona di cui in effetti potrebbero fidarsi al momento. Riciao a Zarah, l’ex moglie di Andre.

Quando torna velocemente indietro, Till però non trova più Oz. Till che, tra l’altro, ha appena iniziato la convivenza con Jinju. Grazie a quest’ultima (la donna, tra l’altro, assume sempre più importanza anche dopo quanto abbiamo sentito tra lei e Melanie durante il processo) che fa da garante, Till diviene anche un membro di seconda classe: nuovo chip e nuove possibilità per uno dei personaggi che nel corso degli episodi si è tutto sommato mostrata molto più umana di altri, con una certa integrità. La questione Layton-Josie la porrà quasi sicuramente nei guai già dal prossimo e sesto episodio.

Conclusioni

Con Snowpiercer 1×05, come evidenziato prima del recap, siamo giunti già a metà della prima stagione di una serie che, come è noto, ha avuto una produzione lunga e travagliata. In Italia sicuramente la sua fruizione, con la distribuzione su Netflix, sembrerebbe aver subito un boost maggiore rispetto agli USA. Ma l’approccio con cui ho personalmente affrontato la visione di questa serie sin dal pilot è stato quello di una persona conscia che ci sarebbe stata una seconda stagione. E, a dire la verità, dopo quell’inizio in sordina, episodio dopo episodio, c’è stato un notevole crescendo: lo show sta dimostrando le sue potenzialità.

La scelta di avere tra i due protagonisti l’ultimo detective della razza umana non è coincisa con uno sviluppo in senso procedurale né verticale della serie. Fortunatamente, almeno per i gusti della sottoscritta, oserei dire. Piuttosto, quanto ancor più in questo nuovo episodio traspare è questo mondo in miniatura dove non è solo l’uomo in quanto entità fisica a scomparire. L’umanità si trasforma sulla base della situazione apocalittica che fa da denominatore comune.

In questa 1×05 abbiamo anche ancor più imparato a vedere diversi personaggi attraverso presente e passato, sottoposti a fare scelte di diverso tipo, in quel treno lungo 1001 vagoni.

Per quanto mi riguarda siamo arrivati alla mid-season (di una mini stagione, dato che si tratta di una serie prodotta per andare in onda su una normale rete) in un batter d’occhio, nel senso che il ritmo degli episodi è aumentato sempre più e si arriva alla fine di quei 45 minuti circa di visione (o almeno, a me questo è successo) con un bagaglio maggiore e sempre più curiosità di voler sapere quanto ancora avrà da riservare la serie.

Un rischio ovviamente c’è. Questa velocità potrebbe forse minare la buona riuscita della seconda parte di questa stagione 1 e sarebbe da chiedersi cosa aspettarci per la stagione 2. Però, personalmente, memore anche dell’intervista fatta da Collider allo showrunner, tendo a ricordare che ci son tanti vagoni ancora da scoprire. E tanti personaggi, che porteranno dinamiche nuove all’interno di Snowpiercer.

Se il giudizio è positivo e se ogni volta che ci sono immagini sul treno che sfreccia in quel panorama glaciale la sottoscritta, un po’ come i passeggeri, viene ammaliata, quasi riscaldata, da quelle visioni, per ora non siamo comunque davanti ad un capolavoro, questo va detto. Per chi però magari si è fermato alla visione di un pilot, giunto a questo quinto episodio, consiglierei di dare una chance perché il miglioramento, lo ribadisco, è evidente.

Voi cosa ne pensate di questo nuovo episodio, Snowpiercer 1×05? Giunti alla quinta puntata, a metà di questa prima stagione, vi siete anche voi fatti un’idea maggiore sulla serie? Come pensate che evolverà la situazione all’interno del treno? Fatecelo sapere!
Continueremo ad aggiornarvi a riguardo.

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