Socrate: il primo martire

Ci sono personaggi storici che fanno parte dell’immaginario comune anche se non se ne ha testimonianza diretta. Queste figure, spesso provenienti da un passato più che remoto, sono riconosciute anche da chi non ha mai studiato un’opera che parli di loro. Socrate, antico filosofo ateniese, fa parte di questo gruppo elitario di persone conosciute da tutti ma di cui nessuno sa molto, in fondo.

Francesco Barilli e Alessandro Ranghiasci, scrivendo e illustrando la graphic novel che porta il nome del protagonista, cercano di fornirci una definizione più approfondita di uno dei più grandi pensatori dell’era antica. Gli autori ci mostrano non solo i caratteri precipui di Socrate che la storia gli riconosce – la maestria nell’arte oratoria, la dedizione all’insegnamento, la strenua difesa delle proprie idee – ma soprattutto i lati più intimi ed emozionali del suo carattere.

La storia

La storia viene introdotta da una contestualizzazione del momento storico in cui è ambientata. Atene vive un periodo di caos politico, caratterizzato da lotte intestine, a cui seguono diversi processi volti a punire i colpevoli del degenerare della polis, tra cui quello del protagonista.
A narrarci le vicende è il più famoso allievo del filosofo, Platone, da cui si ricavano tuttora la maggior parte delle informazioni riguardanti Socrate. Il maestro, infatti, non scrisse nulla durante la sua vita.
La prima parte del volume è concentrata sul processo, alternato a dei flashback raffiguranti le lezioni del saggio e resi con tavole in bianco e nero.


Le accuse per Socrate sono quelle di “non riconoscere gli dei della città” e di “corrompere i giovani”. Nonostante il filosofo si dichiarerà più volte innocente, i concittadini lo condanneranno alla morte.
Socrate sceglierà di non sottrarsi al fatale destino nonostante possa scegliere l’esilio, poiché considera la difesa dei propri pensieri superiore al valore stesso della vita, diventando di fatto il primo martire delle proprie idee.
La seconda parte si concentra invece sugli effetti della condanna sull’uomo e sui suoi amici, regalandoci alcune pagine di una intimità estrema, e che enfatizzano la persona più dello studioso di filosofia.

I disegni

Le illustrazioni hanno lo scopo principale di dare coerenza alla narrazione, riuscendo in pieno a trasportarci nell’età ellenistica di Atene. Una grande attenzione è inoltre dedicata ai volti dei personaggi, in grado di trasmettere forti emozioni senza aver bisogno di parlare.
Le tavole migliori però, sono quelle in cui vengono aggiunti elementi soprannaturali e quelle che raffigurano i miti greci, rappresentati come delle pitture su anfora. In quelle pagine, i disegni diventano solenni ed evocativi, rendendo perfettamente il senso di immagini sacre.

Conclusione

Socrate è un libro che gli appassionati di storia e filosofia non vorranno perdersi. Ma il valore aggiunto dell’opera è la sua capacità di comunicare il valore umano di un personaggio storico, un uomo disposto ad abbandonare la famiglia per rimanere fedele ai propri insegnamenti. Valori del genere sono universali, e la lettura risulterà un arricchimento per chiunque.

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