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The Old Guard, la recensione senza spoiler del nuovo film Netflix; il miglior action disponibile sulla piattaforma?

Più passa il tempo, più Netflix sta affiancando ad una nutrita produzione di serie TV originali anche una solida libreria di film proprietari. Ce ne sono ancora pochi, e non per tutti i generi, ma è un catalogo che cresce sempre di più, cercando di fornire contenuti anche agli utenti che preferiscono l’esperienza cinematografica a quella da piccolo schermo e seriale. In quest’ottica, The Old Guard, in uscita sulla piattaforma venerdì 10 Luglio, è un’aggiunta importantissima.

Basato sull’omonimo fumetto di Greg Rucka e Leandro Fernandez e diretto da Gina Prince-Bythewood, The Old Guard porta su Netflix una storia d’azione con elementi sci-fi di intrigante premessa e notevole realizzazione. Ecco la nostra recensione.

Il cast e la trama

Il primo, grande, elemento di spicco di The Old Guard è rappresentato dal cast: svetta, infatti, la presenza di Charlize Theron nei panni della protagonista, Andromaca di Scizia, detta Andy. La storia si concentra su un gruppo di mercenari dotati di una sorta di misteriosa immortalità che gli consente di guarire da ogni ferita. Guidati dalla millenaria combattente Andy, questi immortali cercano di incidere positivamente in vari momenti della storia dell’umanità. Devono, però, difendersi da una compagnia farmaceutica e dal suo CEO che vuole scoprire l’origine del loro potere segreto.

Al fianco di Charlize Theron, anche gli altri immortali sono interpretati da attori notevoli: KiKi Layne (Se la strada potesse parlare), nei panni di una nuova immortale appena risvegliata, Nie; Matthias Schoenaerts (Un sapore di ruggine e ossa) che interpreta Booker; Marwan Kenzari (il Jafar di Aladdin) nei panni di Joe; e infine il nostro Luca Marinelli (Lo chiamavano Jeeg Robot) nei panni del compagno di Joe, Nicky. Non delude neppure il comparto nemesi: dalla figura controversa di Copley interpretato da Chiwetel Ejiofor (il Barone Mordo di Doctor Strange) al ghigno malvagio di Harry Melling (Dudley Dursley di Harry Potter) che interpreta il CEO Merrick.

I personaggi

Vi chiederete il perché di tanta enfasi sul cast. Semplice: nonostante la trama sia tutto sommato semplice e si sviluppi in maniera sostanzialmente lineare, l’altissimo livello degli attori coinvolti tiene alta l’asticella per tutte le due ore da cui è composto il film. Non solo, i dialoghi riescono a non essere mai banali, tutti i personaggi sono perfettamente inquadrati e ben caratterizzati, riuscendo a creare un’empatia istantanea di volta in volta nei confronti dello spettatore.

The Old Guard riesce nell’incredibile scopo di essere un film d’azione che non si perde mai in orpelli e discussioni filosofiche varie, senza per questo snaturare la caratterizzazione dei personaggi. I flashback o le spiegazioni riescono a non pesare mai, perché vengono accuratamente distribuiti nel film, eliminando i tempi morti, che in una pellicola d’azione sono il nemico più grande. I personaggi di The Old Guard sono concreti, ben impostati e carismatici, senza bisogno di passare metà film a raccontare il background di ognuno. E questo è un grande merito.

Guerre moderne

Ovviamente, la parte più importante di un film d’azione, beh… sono le scene d’azione. E anche qui, The Old Guard funziona benissimo. Non solo è incredibilmente fedele al materiale di riferimento (impressionante quanto a volte il film sembri esattamente la graphic novel Image scritta da Greg Rucka), ma è spettacolare, frenetico, anche fracassone. Fucili, pistole, lanciagranate, bombe, ma anche spade e coltellini, l’arsenale presente in The Old Guard è variegato, ben distribuito, sempre soddisfacente. Grazie a un comparto sonoro praticamente perfetto nel riprodurre scoppi ed esplosioni, il coinvolgimento è assicurato, specialmente se avete a disposizione un impianto audio di qualità da accompagnare alla TV.

Su tutti, però, si erge una Charlize Theron ai livelli della Furiosa di Mad Max: Fury Road. A lei sono dedicate diverse scene d’azione e la resa è straordinaria. Assassina spietata, guerriera esperta, Andy produce una instancabile danza della morte che non lascia mai scampo agli avversari di turno. In generale, però, è proprio gradevole come sono riproposti vari schemi tattici utilizzati nell’esercito, soprattutto in come si organizzano sempre i mercenari immortali quando sono tutti insieme. Il senso di avere davanti guerrieri esperti, abituati a combattere insieme, ben organizzati, è proprio palese ed è esattamente ciò che ci si aspetta da un film di questo tipo.

Il senso della morte

È sorprendente come in mezzo a tutta questa azione, tra proiettili, esplosioni e spade, The Old Guard riesca a operare una riflessione malinconica sul senso della vita e della morte che si accompagna silenziosamente alle vicende. Per non togliere nulla alla componente preponderante, il film comunica con le musiche, con gli sguardi, con le smorfie. Le inquadrature sono il mezzo di trasmissione più frequentemente scelto per dire qualcosa di rapido allo spettatore, soprattutto ogni volta che gli immortali guariscono dalle ferite. Lo sforzo del ritorno dalla morte è più che visivo, sembra spirituale, come se il film suggerisse che l’anima venga risucchiata di nuovo nel corpo dopo esservi fuggita.

Certo, da contraltare a questo c’è una realizzazione abbastanza semplicistica dei motivi che muovono le due nemesi principali del gruppo. Merrick è tutto sommato normale, non riesce neanche a suscitare grande antipatia nei confronti dello spettatore. Sembra abbastanza innocuo per tutto il tempo, ed è un peccato considerando quanto traspaia la dedizione al ruolo di Melling. Anche Copley appare appena abbozzato, con motivazioni deboli e poco inquadrate. Certo, nonostante tutto, gli eventi scorrono bene e la trama funziona. Anzi, il film opera bene anche nel rendere comunque interessanti un paio di colpi di scena piuttosto standard.

La vecchia guardia

The Old Guard è davvero un bel film d’azione. Con una trama tutto sommato lineare e un cast di livello, il film offre due ore di autentico intrattenimento. Le scene d’azione sono di qualità notevole, il comparto sonoro è di spessore, l’incedere degli eventi è ben scandito, privo di tempi morti. La caratterizzazione dei protagonisti è ottima, mentre le nemesi sono un po’ più scontate e prevedibili, senza andare però ad inficiare particolarmente sulla qualità del racconto.

Complessivamente, The Old Guard è uno dei migliori film d’azione presenti su Netflix ed è il migliore con il marchio della piattaforma stessa. Arricchisce con qualità un catalogo che si sta definendo e ampliando piano piano e lo fa gettando le basi per quella che può essere una vera e propria saga, in pieno stile comics. Consigliatissimo.

Vi lascio con il trailer ufficiale del film:

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