Doom Patrol 2×05: “Finger Patrol” – La recensione

HBO Max e DC Universe hanno rilasciato il quinto episodio della seconda stagione di Doom Patrol dal titolo “Finger Patrol“. Ecco la nostra recensione:

Attenzione! Seguono spoiler. Proseguite nella lettura a vostro rischio e pericolo!

Doom Patrol continua ad accanirsi sui propri protagonisti. Ognuno di loro ha sempre più difficoltà a trovare la strada giusta per la felicità, anche quando sembra che tutto stia filando liscio. Finger Patrol è una puntata strutturata in modo da vedere tre storie diverse, dove vengono formate tre coppie che sono accomunate da problemi simili, portando tutti a compiere gesti estremi e spesso incredibilmente drammatici.

Jane e Dorothy

La parte più importante dell’episodio è dedicata a Jane, in versione Baby Doll, e Dorothy. Le due sembra possano essere perfette compagne di gioco, il tutto sotto gli occhi felici di Niles. Ma ciò che emerge dal loro legame è che le due hanno troppo potere da dover controllare, e una semplice lite può portare a risultati devastanti. La gelosia tra le due “figlie” di Niles porta infatti ad un epilogo terribile.

Nonostante Niles abbia rivelato alla figlia naturale come non sia stato sempre un buon padre, soprattutto per averla tenuta prigioniera di Danny the Street, Dorothy esplode quando Baby Doll lo definisce malvagio. Dorothy non accetta che suo padre venga etichettato così, e cerca di spaventare Baby Doll, che per difesa la intrappola in una fornace. Il dramma arriva quando Baby Doll uccide Manny, la splendida creatura che difendeva Dorothy fin dalla sua nascita. La reazione della figlia di Niles è devastante, tanto da portarla ad espirimere un desiderio che porterà alla luce Candlemaker.

La perfida creatura esaudisce il desiderio di Dorothy, e dopo essere entrata nel Underground di Jane, ed aver eliminato Flaming Katy, uccide Baby Doll davanti a tutte le altre personalità di Jane. Un finale di episodio che dimostra quanto Dorothy abbia tra le mani un potere in grado di cancellare tutto ciò che esista.

LARRY E RITA

La storia più straziante è però quella che capita a Larry, che per l’ennesima volta vede i suoi legami familiari sgretolarsi rapidamente. Dopo il suicidio del figlio Gary, Larry accetta l’invito Paul per aiutarlo a svuotare la casa del fratello morto. Paul sembra voler recuperare il tempo perso, presentando al padre suo figlio e il suo nipotino, il tutto contornato da un caldo abbraccio che farebbe sciogliere chiunque.

Larry in tutto questo sembra aver raggiunto la pace tanto da confessare al padre di essere gay, e di come si senta in difetto per le scelte passate, compreso il trattamento riservato alla moglie Cheryl. Paul sembra reagire bene, ma in realtà svela il suo vero piano, accusando Larry di aver portato alla follia la madre, causando il suicidio di Gary e portando il dramma nella sua famiglia.

A questo punto vediamo arrivare il Dipartimento della Difesa pronto a catturare Larry dopo la denuncia del padre, Larry rilascia Negative Man, mostrando come sia oramai in pieno controllo del suo ospite, ma nello scontro il nipote resta ferito gravemente da una pallottola vagante, mentre Rita protegge il nipotino più piccolo.

I due riusciranno a fuggire portati via da Negative Man, lasciando però un forte interrogativo sul futuro di Larry e sulla sua risposta a questo ennesimo schiaffone. In questo racconto Rita sembra avere un ruolo più marginale, ma in realtà la sua presenza è estremamente importante per Larry, in quanto il loro rapporto sembra consolidarsi puntata dopo puntata. Rita in questo episodio riesce anche ad ottenere un ruolo in un opera teatrale, ma solo perchè chi era stato scelto prima di lei si è ammalato. Questo però sembra darle forza, nonostante i ricordi di quanto fatto dalla madre pervadano nella sua testa.

CLIFF E VICTOR

La parte più divertente dell’episodio spetta a Robotman e Cyborg, anche se i lati drammatici non mancano neanche per loro. Cliff vede dei progetti di Niles, ma per bruciare i tempi chiede aiuto a Victor. Cyborg porta così Cliff da suo padre a Detroit, ma Silas si rifiuta di aiutarli, perchè tutto ciò sarebbe in conflitto con le sue idee e le sue azioni.

Victor decide di riconquistare Roni, e la cosa gli riesce facilmente grazie al consiglio di Cliff. Robotman, mentre attende il compagno in macchina, prima immagina un team-up con Victor, dove lo vediamo anche in un divertentissimo pezzo di telefilm anni ’70 intitolato Steele & Stone (chiaro omaggio a Starsky & Hutch anche nella sigla), e dopo in uno scontro con dei ladri d’auto.

Cliff, per fermarli, taglia accidentalmente un dito ad uno dei due. La cosa lo riporta a pensare agli schizzi di Niles, tanto da conservare il dito nei suoi pantaloni. Un gesto che sarà determinante nelle prossime puntate. Il prossimo episodio ci porterà addirittura nello spazio, ed è davvero difficile immaginare che cosa ci stia riservando ancora questa magnifica serie.

Sinossi Doom Patrol 2:

Il gruppo più strano di eroi della DC è tornato di nuovo per salvare il mondo. In seguito alla sconfitta di Mr. Nobody (Alan Tudyk – “Harley Quinn”), i membri della Doom Patrol si ritrovano rimpiccioliti e bloccati sulla pista giocattolo di auto da corsa di Cliff. Qui iniziano a gestire i loro sentimenti dopo il tradimento di Niles Caulder aka The Chief (Timothy Dalton – “Hot Fuzz”), mentre ognuno affronta il proprio bagaglio personale. Mentre ogni membro affronta la sfida di crescere oltre le proprie esperienze traumatiche passate, la Doom Patrol deve unirsi per abbracciare e proteggere il nuovo membro della famiglia: Dorothy Spinner (Abigail Shapiro – “Broadway Kids Against Bullying: I Have a Voice”), la figlia di Niles, i cui poteri rimangono una minaccia misteriosa ma reale per portare alla fine del mondo.

QUI SOTTO TROVATE LE RECENSIONI DEGLI EPISODI PRECEDENTI:

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