La Festa per Odino – Recensione

La Festa per Odino” è una splendida saga da vivere attraverso le strategie di un gioco da tavolo ricco di tantissimi elementi. Se vi state avvicinando per la prima volta a questo gioco, che ormai non rientra più nelle novità da anni, sappiate che avrete a che fare con grandi conquiste culturali e favolose spedizioni mercantili. Avventure mai scontate da vivere con gli amici, o anche in solo, tra le fila delle tribù del Nord meglio conosciute come “Vichinghi”. Vediamo ora i dettagli di questo titolo di Uwe Rosenberg, illustrato da Dennis Lohausen e pubblicato in Italia da Cranio Creation.

Materiali e Grafica

La scatola, delle dimensioni quasi titaniche di 225x315x120 mm, attira sicuramente lo sguardo di chi ama le grandi plance cartonate da sfustellare. Ne troverete ben 15, con oltre 500 elementi da sistemare nei due contenitori forniti nella scatola, davvero utili per tenere tutto in ordine non perdere nulla!

Dotazione nel dettaglio:

  • 2 scatole per le risorse
  • 2 dadi
  • 11 plance
  • 146 componenti in legno
  • 400 tessere
  • 125 segnalini argento
  • 237 carte
  • 1 regolamento
  • 1 appendice
  • 1 almanacco

Una dotazione molto ricca che parte dalla plancia centrale per l’esecuzione delle azioni e quattro plance quadrate più piccole necessarie per l’esplorazione di nuove terre. Ci sono 11 tessere per le strutture, 8 tessere montagna e 1 plancia ovale per l’esposizione delle reliquie e dei tesori più prestigiosi. Da sottolineare anche quattro mazzi di carte e le monete d’argento.

Non mancano ovviamente le plance per i giocatori che rappresentano il villaggio della vostra tribù, con disegnata la tipica casa rettangolare abitata dai popoli del Nord. Ci sono le stalle per l’allevamento del bestiame, una piazza e ovviamente il magazzino delle risorse. C’è anche spazio per il porto dove potrete ancorare le navi in attesa di partire per esplorazioni e razzie.

Tutti i materiali sono davvero robusti e di buonissima finitura. Ed è proprio quello che ci si aspetta da un titolo del genere. Siate molto attenti a tenere tutto in ordine poiché è davvero facile perdersi qualcosa nella marea di oggetti in dotazione.

Uno dei due contenitori di tessere fornito all’interno della scatola.

Anche i disegni e i colori di tutti componenti sono perfetti, e ci calano in un’ambientazione rurale perfetta per la caccia e raccolta di risorse che ci aspettano.

Regolamento

Vi anticipo subito che la parte più lenta e “difficile” del gioco è proprio la spiegazione iniziale. Le prime partire saranno molto di rodaggio, e di creazione di tutte le competenze necessarie per affrontare tutti al meglio le dinamiche di questo titolo studiato e realizzato nei minimi dettagli da Rosenberg.

Avrete a disposizione tre manuali. Il primo è quello dedicato alle regole; il secondo contiene tutta una serie di precisazioni oltre ad un elenco dettagliato delle 190 carte occupazione. Infine l’ultimo con delle super interessanti note storiche e la descrizione e gli usi e costumi dell’epoca per dare la giusta chiave di lettura a ciò che vedrete nel gioco.

Pur essendo un “hardcore game”, vedrete che dopo la lettura dei tre libricini non avrete particolari dubbi sullo svolgimento del gioco. Soprattutto se siete affini a titoli di questo genere, ma anche se volete fare un “salto di difficoltà” perché abituati a dinamiche di gioco meno complesse!

Impressioni

Questa recensione non vuole essere una spiegazione dettagliata delle dinamiche di gioco, che potete benissimo trovare in rete in quanto la pubblicazione italiana di questo titolo risale ormai a qualche anno fa!

Quello di cui vorrei parlarvi è il motivo per cui secondo me questo è un ottimo titolo da giocare ancora oggi, sia in solo che con gli amici. Prima di tutto iniziamo dalla durata: circa due ore mezza di divertimento e strategia assicurati! Si perché anche se vi scambierete “l’ascia” per un massimo di 6 o 7 turni, la complessità di questi aumenta di passo in passo. Più vichinghi avrete tra le vostre file, più complesse saranno le azioni che potrete svolgere.

Di turno in turno dovrete alimentare nel vero senso della parola il banchetto di Odino, e se non sarete un grado di farlo con ciò che avete raccolto, pagherete una penalità in PV. In vostro aiuto però ci sono delle monete che si accumulano di turno in turno e dei “pacchetti di risorse bonus” al termine del primo, secondo, quarto e sesto turno.

Si parte dal punto in cui ciascun giocatore ha a disposizione una plancia ed un certo numero di coraggiosi vichinghi, i quali rappresentano la forza lavoro per la preparazione della Festa per Odino. Nella vostra plancia potete anche calare le ancore delle navi, avrete anche un magazzino oltre al banchetto dove arrivano i vichinghi e dove dovrete placare la loro fame.
Tutti i giocatori condivideranno la plancia delle azioni, dove schierare i vichinghi e delle carte occupazione. Come abbiamo già anticipato avrete ora a che fare con moltissime azioni. Tra le più “classiche” ci sono naturalmente il lavoro, la caccia, la pesca e il mercato.

Non è tutto così scontato però. Per certe azioni dovrete possedere dei requisiti specifici, ad esempio una baleniera per andare a caccia di balene. Ma anche archi e legname per essere efficaci nella caccia, e qualora tutto questo non fosse ancora abbastanza potete esplorare nuove terre per allargare le conquiste.

Giunti infine al settimo turno la vostra partita finisce! Passerete ora alla conta dei PV, e dovrete tenere in considerazione le navi in vostro possesso (3-5-8 PV), le colonie (18 o 21 PV), i nuovi territori, gli edifici, le pecore e le mucche nella stalla. Oltre che i PV ottenuti con le carte “Occupazione” e le monete incassate durante la partita.

Come avrete facilmente intuito, chi avrà il “patrimonio” più alto sarà il vincitore della partita! Tutto questo compone un quadro di divertimento e concentrazione molto adatto ai pomeriggi o alle serate con amici. Ci sarà tempo e modo di appassionarvi alle conquiste, e alle strategie per nulla banali di accumulo risorse per la festa di Odino. Anche dopo molte partire giocare insieme. Ottimo investimento quindi pensando al costo che dovrete sostenere per l’acquisto: 74,99€. Ben spesi a mio avviso.

Conclusioni

Sicuramente uno degli aspetti che mi più mi ha colpito, e ha colpito anche i miei compagni di avventura, è la rigiocabilità di questo titolo. La quantità enorme di azioni che si possono svolgere durante la partita rendono ogni volta nuova anche una dinamica già esplorata. Il grande ventaglio di strategie applicabili nel piazzamento lavoratori o nelle meccaniche di conversione risorse, ma anche in fase di incastro di pezzi, portano ogni volta aria fresca e nuova voglia di sperimentare.

Il gioco è davvero molto fluido, e tutto è stato pensato per avere coerenza in questa ambientazione. Tutte le immagini sono facilmente comprensibili, e vi daranno sempre una panoramica chiara e una sensazione di controllo totale e immediato della vostra plancia di gioco.

La modalità in solo è davvero ottima, non “una alternativa”, ma una vera e propria opportunità di poter banchettare con Odino anche quando la compagnia scarseggia.

Personalmente mi sento di consigliare questo gioco davvero a tutti. I giocatori più esperti lo conosceranno già, e se non lo hanno ancora fatto, è giunto il momento di fare una partita. I meno esperti invece con un po’ di pazienza e un paio di partite alle spalle, potranno testate le brezza di un gioco di “alto livello”.

CORRELATI

<strong>PRO</strong> <ul><li>Rigiocabilità ottima</li> <li>Modalità in solo eccellente</li> <li>Materiali di ottima finitura</li></ul> <hr style="border: 1px dashed #FFF" /> <strong>CONTRO</strong> <ul><li>Poca interazione tra i giocatori</li> <li>Qualche isola in più da esplorare nel set base sarebbe stata perfetta</li></ul> La Festa per Odino - Recensione