The Haunting of Bly Manor: la recensione della serie Netflix sui fantasmi

Il 9 Ottobre verrà rilasciata sulla piattaforma streaming di Netflix The Haunting of Bly Manor, seconda stagione della serie horror The Haunting of Hill House, creata da Mike Flanagan.

Trama The Haunting of Bly Manor

Siamo nel 1987, la storia si svolge nella villa di Bly, in Inghilterra, dove una nuova istitutrice Americana dovrà prendersi cura di due bambini, Flora e Miles, rimasti orfani.
Lavoro ottenuto a seguito di un bizzarro colloquio con lo zio dei due ragazzini, Henry Wingrave (Henry Thomas).
La giovane donna di nome Dani Clayton, interpretata da Victoria Pedretti già vista nella prima stagione, una volta trasferitasi nella nuova gigantesca casa, inizia qui a notare qualcosa di insolito.

Strane presenze, rumori misteriosi, macchie di fango appaiono in casa durante la notte e un singolare comportamento nei bambini al quale la ragazza non riesce a dare una spiegazione.

  • The Haunting of Bly Manor

L’enorme maniero immerso nei boschi, accanto ad un limpido lago, nasconde oscuri segreti e inquietanti ricordi.
Ricordi che riaffiorano e prendono vita quasi come in un turbine senza via d’uscita.

Insieme alla ragazza, ad occuparsi dei bambini vi sono anche una governante, Hannah Grose (T’Nia Miller), un personaggio misterioso che verrà ben analizzato nel corso della storia, il cuoco Owen (Rahul Kohli) e l’intrigante giardiniera Jamie (Amelia Eve).

Laddove tutto sembra così “perfettamente splendido“, presto si trasformerà in un incubo, dove la protagonista e non solo, si ritroverà a scavare nel proprio passato per liberarsene una volta per tutte.

Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi

The Haunting of Bly Manor non ha nulla a che fare con la prima stagione, rilasciata nel 2018, il cast ripropone alcuni attori, ma i ruoli e la storia narrata cambiano completamente.

Entrambe le stagioni parlano di fantasmi, dove in The Haunting of Hill House vi era un’atmosfera più horror e inquietante, qui viene viene maggiormente preso in considerazione un aspetto più drammatico, legato ai ricordi di persone ormai scomparse, parla di emozioni e legami che vanno oltre la vita.

“Io non ero morta, ero soltanto molto molto triste.
Poi ho scoperto il segreto e così non sono stata mai più triste.
Morto non significa andato via, quindi non devi essere triste.”

Così afferma la piccola Flora, interpretata magnificamente da Amelie Smith, che con i suoi profondi occhi inquietanti e le sue angoscianti bambole riesce a percepire qualcosa in quella casa che nessun altro comprende.
Così come il fratello maggiore Miles, Benjamin Evan Ainsworth, un ragazzino apparentemente aggressivo e arrogante, il cui linguaggio e atteggiamento fa immediatamente insospettire lo spettatore.

  • The Haunting of Bly Manor
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Un cast esemplare

Oltre alla già citata Victoria Pedretti, che riesce perfettamente ad entrare nella parte, nonostante spesso appaia con una forzata espressività, a tornare nel cast di The Haunting vi è Oliver Jackson-Cohen, che interpreta un uomo follemente innamorato, possessivo ed egoista, del quale potrete goderne il bizzarro accento in lingua originale.
Rivedremo inoltre Henry Thomas, nei panni dello zio dei bambini, un uomo alcolizzato, solo e perseguitato da un crudele rimorso.
Kate Siegel e Carla Gugino invece appariranno solo in poche scene della serie, in particolare verso la fine, nonostante ricoprano de ruoli di fondamentale importanza.

Tra le new entry invece vediamo T’Nia Miller nei panni della governante, una donna fragile e religiosa al quale viene dedicato un intero episodio che risulta confusionario ma incredibilmente emozionante;
Rahul Kohli, già visto in iZombie, qui interpreta il cuoco Owen, un giovane uomo apprensivo, estremamente empatico e profondo.
Infine Tahirah Sharif è Rebecca Jessel, una ragazza ingenua che tende a risultare uno dei personaggi più fastidiosi della serie.

Misteri (ir)risolti in The Haunting of Bly Manor

Con il proseguire della storia tutte le domande che lo spettatore si pone troveranno una risposta, nonostante apparentemente sembra che ci siano diversi buchi di trama che lasciano confuso chi guarda.

Questa seconda stagione scava nella psiche umana, sostituendo i jumpscare della prima stagione con un’analisi più profonda e una caratterizzazione dei personaggi intensa.
The Haunting of Bly Manor parla di amore e separazione, di morte e di ricordi che tendono a sfumare, parla di perdite che hanno bisogno di essere colmate, di un “Noi” che genera una seconda vita grazie alla forza dell’amore.

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The Haunting of Bly Manor è una storia Gothic Romance che parla di amore e separazione, di morte e di ricordi che tendono a sfumare, parla di perdite che hanno bisogno di essere colmate, di un "Noi" che genera una seconda vita grazie alla forza dell'amore. Non manca l'inquietudine e quella vena horror che ci ha fatto innamorare della prima stagione, nonostante qui venga dato più spazio alle emozioni.The Haunting of Bly Manor: la recensione della serie Netflix sui fantasmi