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G.I. Joe: Operation Blackout – Recensione

G.I. Joe Operation Blackout: il ritorno dei Cobra!

Ben ritrovati, soldati! Qualche giorno fa è uscito su quasi tutte le piattaforme G.I. Joe: Operation Blackout, sviluppato da IguanaBee e Fair Play Labs. Il gioco si basa sul famosi giocattoli degli anni ’80 prodotti dalla Hasbro. Lo abbiamo provato per PS4 ed ecco che cosa ne pensiamo. A voi, G.I. Joe: Operation Blackout, la recensione!

Cobra Is Back!

L’esercito dei Cobra è tornato ed ha conquistato la USS Flagg della G.I. Joe, catturandone molti membri e facendo disperdere gli altri. Senza più rivali e guidati dal Comandante Cobra, il malvagio esercito conquista l’intero globo seminando terrore e distruzione. Inoltre, entrati in possesso della tecnologia dalla G.I. Joe, avviano il loro malvagio piano denominato Operazione Blackout, che prevede di lasciare l’intero pianeta senza elettricità. Ma non tutto è perduto: alcuni dei migliori soldati della G.I. Joe non si sono arresi e stanno per passare al contrattacco. Prima però dovranno radunarsi e liberare alcuni dei propri compagni dalle grinfie dell’esercito Cobra. Riusciranno i nostri eroi a liberare il mondo dal dominio dei Cobra e ristabilire la pace?

G.I. Joe: Operation Blackout
G.I. Joe: Operation Blackout

Un ritorno incolore

Pur non trattandosi di un titolo di punta, le aspettative su G.I. Joe: Operation Blackout erano sicuramente più alte rispetto ai titoli della sua categoria (chiamatela, se volete, nostalgia). Quei giocattoli che tanto fecero sognare una generazione di ragazzini negli anni ’80 e inizio del ’90 non hanno ricevuto una degna controparte virtuale.

Nonostante la Campagna sia discretamente lunga (18 livelli, circa 5 ore), ogni missione risulta essere abbastanza scontata e l’ambientazione sempre un po’ piatta. Attenzione: non stiamo parlando di pecche grafiche (anche se ce ne sarebbero) ma proprio di struttura e solidità della storia e del gameplay. I ritmi durante i livelli sono sempre abbastanza elevati ed “orde” di nemici (5-7 per volta) vi faranno sudare (specialmente ai livelli più alti), ma per uno sparatutto ci saremmo aspettati un po’ più di tattica. Invece, G.I. Joe: Operation Blackout si propone come un concentrato di frenesia che risulta anche piacevole in alcuni momenti, o almeno fintanto che non si debba mirare per sparare. Infatti, il sistema di mira è davvero fastidioso, sensibile ed impreciso a volte, il che vi logorerà alla lunga (ripetiamo: 18 livelli). Tuttavia, la campagna è giocabile in co-op, il che rende questa sofferenza un po’ meno pesante.

Concentrandoci invece sulle altre modalità, troviamo interessante la presenza di competizioni a squadre oltre la classica campagna. Su alcune mappe sarà possibile destreggiarsi in 3 modalità diverse. La prima consiste nell’arrivare per primi ad un certo numero di uccisioni rispetto alla squadra avversaria, la seconda è un classico ruba bandiera mentre la terza vedrà una squadra che dovrà conquistare una zona mentre l’altra dovrà impedirglielo. Tutto bello, peccato che queste modalità siano disponibili solo in locale. Non è possibile infatti giocare online con G.I. Joe: Operation Blackout, il che rende queste modalità di gioco tanto belle quanto inutili. Insomma, un buco nell’acqua abbastanza evidente.

G.I. Joe: Operation Blackout
G.I. Joe: Operation Blackout

In ricordo dei bei tempi

Graficamente, G.I. Joe si presenta con delle animazioni piuttosto convincenti enfatizzate da un buon utilizzo del cel shading. Quest’ultimo infatti ricorda molto le action figure G.I. Joe che giravano in quasi tutte le case degli anni ’80, facendo scendere una lacrima ai più nostalgici. Comunque, le pecche grafiche non possono essere totalmente camuffate da questo stile grafico. Compenetrazione tra solidi e palette dei colori rivedibile non danno il giusto risalto ad un titolo che, almeno in termini grafici, sembrava poter dire la sua all’interno della categoria.

Nemmeno gli effetti sonori ci hanno fatto impazzire. Le musiche ambientali sono un po’ troppo simili tra loro ed il sound delle armi è davvero poco realistico. Nota di merito, però, al doppiaggio ed alle voci dei personaggi, davvero ben fatti ed apprezzabili.

Missione compiuta (?)

Per concludere, G.I. Joe si propone come un discreto passatempo che vi farà passare qualche ora di divertimento nostalgico con i vostri amici. Detto questo, il titolo regala più dolori che gioie, soprattutto sotto l’aspetto del gameplay, abbastanza rivedibile. Non ci sentiamo completamente soddisfatti del prodotto finito, ma potrebbe rivelarsi un buon punto di partenza per un sequel. Purché vengano effettuate svariate correzioni, naturalmente.

E voi avete già giocato a G.I. Joe? Oppure avete intenzione di comprarlo? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci su NerdPool.it!

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G.I. Joe: Operation Blackout è un titolo che non infiamma e che vive soprattutto grazie ai ricordi nostalgici dei fan. Nonostante alcuni punti a favore come lo cel shading ed alcune modalità di gioco interessanti, un gameplay rivedibile e l'assenza di una modalità online limitano fortemente le potenzialità di questo titolo. G.I. Joe: Operation Blackout - Recensione