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Ascender vol.2: Il Mar Morto – Recensione

Jeff Lemire continua la sua grandiosa epopea fantascientifica-magica nel secondo volume di Ascender, la saga che prosegue le vicende di Descender, con ai disegni il solito, impeccabile Dustin Nguyen. Qui potete trovare la nostra recensione del primo volume.

Partiamo dal presupposto che la serie potrebbe essere leggibile a sé, senza conoscere la storia dei sei volumi di Descender. È innegabile però che chi conosce gli eventi precedenti si troverà di fronte a molti personaggi conosciuti, ma presentati in una vesta inedita e sorprendente.

In questo secondo volume, la storia riprende esattamente da dove si era interrotta, con Andy e Mila in fuga dagli sgherri della Madre e costretti a separarsi al porto del Pianeta Sampson. L’improvviso ritorno di Bandit nel volume 1 ha stravolto la vita dei due protagonisti mettendoli in grave pericolo e portandoli a chiedere aiuto a una nostra vecchia conoscenza: Telsa, ex capitano del CGU, organizzazione ormai a pezzi e che ha perso ogni potere sui vari pianeti del cosmo.

Lemire inizia ad approfondire le storie di alcuni personaggi principali. Questo permette al lettore di conoscere nuovi dettagli degli eventi intercorsi nei dieci anni che separano il finale di Descender dall’inizio della nuova serie. In particolare, viene svelato il passato della Madre e le ragioni che la portano a voler ottenere il dominio su tutti i pianeti. Tuttavia, verso la fine del volume, la situazione si complica e viene introdotto un nemico ancora più potente e terrificante.

Chi già conosce lo scrittore canadese sa bene quanto sia bravo nel tratteggiare i personaggi che popolano le sue storie, rendendoli sempre diversi e ben riconoscibili. In questo caso, la sua abilità sta anche nel mescolare perfettamente volti nuovi e vecchie conoscenze che faranno felici i lettori più affezionati. Nel mondo di Ascender sembra che la magia abbia soppiantato il potere delle macchine, dominanti in Descender, ma la tecnologia è dura a morire e le arti magiche iniziano a mostrare le prime crepe.

Anche Mila, che nel primo volume sembrava lasciarsi trasportare dagli eventi, compie un grande percorso di crescita e decide di agire. Spinta dalla forza di Telsa, cerca di dare il suo contributo e aiutare le nuove compagne di viaggio. Proprio per questo deciderà di dare un “taglio” netto al passato e imbracciare le armi.

Dopo dieci capitoli gli schieramenti e le forze in gioco sembrano ben chiare, ma la sorpresa è sempre in agguato. Lemire, come spesso accadeva in Descender, si diverte a separare i personaggi, costringendoli a vivere varie disavventure prima di farli rincontrare (se nel mentre non perdono la vita).

Dustin Nguyen alle matite è ormai una garanzia e il suo stile si arricchisce e migliora con l’avanzare della storia. Inoltre, il disegnatore sembra non aver risentito in nessun modo del cambio di atmosfere e tematiche tra la prima e la seconda serie. Tra morti importanti, graditi ritorni e nuovi personaggi misteriosi il secondo volume di Ascender si dimostra all’altezza delle aspettative e si pone come ulteriore tassello di questo grande affresco narrativo. Il finale del volume è un colpo al cuore e fa crescere le aspettative nei lettori in vista del prosieguo della serie (ancora in corso in America). Speriamo di non dover attendere molti mesi…

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