Pazzia – Recensione

PAZZIA…penso che non ci potesse essere titolo migliore per questo volume. Giovanni Dell’Oro, in arte Jioke, debutta sul mercato con una raccolta di storie brevi pubblicata da Edizioni BD nella collana BD Next, pensata per ospitare autori e autrici esordienti nel panorama italiano. Jioke ha iniziato nel 2014 a pubblicare storie sulle sue pagine social e si è imposto subito per uno stile e un tratto molto riconoscibili.

L’OPERA

Il volume, nelle sue 144 pagine, raccoglie 11 storie di diversa lunghezza. Si passa da racconti di 4/5 pagine a narrazioni più estese, ma è evidente sin da subito come bastino pochissime tavole a Jioke per far sprofondare il lettore in un abisso di pura follia. C’è sempre un filo molto evidente che lega tutte le storie, pur cambiando di volta in volta personaggi e tematiche. Vengono toccati e scandagliati tanti lati dell’essere umano, in particolare ci si concentra molto su rapporti d’amore malati che possono crearsi tra genitori e figli o tra adulti e bambini.

L’autore non risparmia nulla al lettore, creando situazioni al limite dell’estremo, ma che spesso (purtroppo) sembrano molto realistiche. Anche gli elementi più “fantastici”, come i presunti mostri che popolano un bosco, sono perlopiù frutto di fantasie dei personaggi, ma portano a conseguenze tragiche ed estremamente reali. Nel mondo creato da Jioke non esistono spiragli di luce e attimi di felicità, o, se sembrano esserci, sono solo uno specchietto per le allodole e la Pazzia è sempre in agguato.

Personalmente, non è stato facile affrontare la lettura integrale del volume. Le undici storie sono tutte ben scritte ed efficaci nel trasmettere emozioni molto forti. Proprio per questo, al termine di ogni racconto sentivo il bisogno di fermarmi un attimo e concedermi un momento di pausa prima di tuffarmi nell’incubo successivo. Sono un grande amante di film horror, ma Jioke riesce davvero a trascinarti nel dolore e nella follia della situazione raccontata, e questo è anche merito dei disegni. Il tratto di Jioke è furioso e quasi isterico in alcune tavole, in particolare nel rappresentare le espressioni dei protagonisti. Spesso sono gli occhi, a mio parere, a veicolare in maniera perfetta il dolore o la pazzia dei soggetti. Appoggio completamente la scelta di lasciare le storie in bianco e nero, ed è soprattutto questo secondo colore a dominare per tutto il volume.

CONCLUSIONI

Il mondo delle storie di Jioke è un mondo oscuro, fatto di luci (poche) e ombre (molte), dominato dall’oscurità e dal nero. Anche la scelta della confezione di queste storie, a partire dalla sovraccoperta, risulta perfettamente azzeccata. La copertina stessa vuole quasi avvisare i lettori: “stai per entrare in un mondo cupo, preda della pazzia…se ti senti coraggioso affronta la lettura!”. Importante sottolineare anche la presenza di due storie inedite, un’importante aggiunta per chi già seguiva l’autore sui social. Amanti dell’horror…siete voi i veri pazzi se vi lasciate scappare Pazzia!

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Nel mondo creato da Jioke non esistono momenti di felicità, o, se sembrano esserci, sono solo uno specchietto per le allodole e la Pazzia è sempre in agguato. L'autore non risparmia nulla al lettore, creando situazioni al limite dell'estremo, ma che spesso (purtroppo) sembrano fin troppo realistiche. Pazzia - Recensione