Super Mario 3D World + Bowser’s Fury – Recensione

Per chiudere col botto il periodo dei festeggiamenti per il 35esimo anniversario, arriva su Switch la riedizione di un capitolo passato un po' in sordina su Wii U, con la gradevolissima aggiunta di una nuova avventura completamente diversa nello stile e nelle meccaniche.

Voluto da Nintendo come ultimo atto della celebrazione per i 35 anni dell’idraulico più famoso della storia dei videogiochi, celebrazione cominciata l’autunno scorso con l’uscita della collection Super Mario 3D All Star e con la riedizione aggiornata del Game & Watch a tema Mario, è arrivato finalmente in esclusiva Switch il pacchetto Super Mario 3D World + Bowser’s Fury, questa strana quanto azzeccata accoppiata di titoli, il primo una riedizione del sottovalutato platform uscito su Wii U, opportunamente rivisto in qualche piccolo particolare, mentre il secondo come vedremo nel corso della nostra recensione si è rivelato un gioco completamente diverso per meccaniche, filosofia di gioco e feeling pad alla mano.

Il trailer di lancio di Super Mario 3D World + Bowser’s Fury

Il risultato di questa “strana coppia” di titoli è un’offerta davvero varia ed eterogenea, che chiude alla perfezione questo periodo di grandi celebrazioni per la mascotte simbolo di Nintendo, in attesa di altri festeggiamenti, in quanto questo è un periodo di grandi anniversari per diversi brand della casa di Kyoto. Ma torniamo a noi e andiamo ad analizzare queste due avventure di Mario, in bilico fra tradizione e innovazione, che abbiamo giocato per voi amici di NerdPool!

Super Mario 3D… o quasi!

Partiamo con quello che è il cuore dell’offerta, ovvero Super Mario 3D World, la riproposizione, come più volte è avvenuto nella generazione Switch, di un titolo che purtroppo per via dello scarso apprezzamento e delle poche vendite di Wii U non ha avuto lo spazio ed il successo sperati, finendo come molti altri nl dimenticatoio di quel medioevo che fu la scorsa generazione di Nintendo.

Fortunatamente l’enorme successo di Switch ha permesso di riscoprire alcune perle “dimenticate”, restituendo quel successo meritato ai validissimi giochi che non hanno potuto coglierlo al tempo della prima release, Tra questi sicuramente troviamo questo Super Mario 3D World, che riprende in toto gli stilemi dell’episodio omologo precedente, Super Mario 3D Land uscito in esclusiva su 3DS.

Questo titolo è una sorta di anello di congiunzione tra la tradizione classica di platform 2D di Super Mario (mantenuta attuale dalla serie “new”) e i capitoli di Mario in 3D, quelli esplorativi nati con Super Mario 64 per intenderci. Il risultato è un gioco sì in 3D, ma con una visuale tendenzialmente isometrica a telecamera fissa, che può essere all’occorrenza ruotata di qualche grado, ma il tutto è calibrato e studiato perché non sia necessario ai fini della giocabilità e della comprensione dei livelli.

Anche il sistema di controllo è calibrato per questa soluzione, infatti con la levetta analogica sinistra non ci potremo muovere in maniera completamente libera come nei capitoli 3D “puri”, bensì potremo muovere il nostro personaggio in otto direzioni, come con i vecchi d-pad, in modo da favorire la camminata in linea retta quando si affrontano dirupi e strettoie, in virtù della telecamera sostanzialmente fissa.

Un mondo fatto di mondi!

Anche la struttura dei livelli (e dei mondi) di Super Mario 3D World ricalca quella dei classici platform 2D del baffuto idraulico di rosso vestito, ovvero percorsi piuttosto brevi, scanditi dal tempo decrescente che aumenta la fretta di completarli, con i classici checkpoint a metà percorso e l’iconica asta della bandiera da issare a fine livello. all’interno dei livelli poi sono disseminate delle stelline verdi, solitamente tre per ognuno a parte alcuni speciali che ne hanno una sola, da raccogliere per completismo ma non solo.

Non mancano ovviamente variazioni sul tema, come scontri con personaggi particolari, corse acquatiche in groppa a Plessie, un simpatico dinosauro che ci farà scorrazzare fra rapide e cascate. Impossibile non citare poi i livelli bonus di Captain Toad, che hanno poi ispirato il gioco autonomo Captain Toad Treasure Tracker, anch’esso pubblicato in origine su Wii U e poi riproposto su Switch.

Il level design è di altissima qualità, come da anni ormai ci hanno abituati i designer Nintendo, che di platform ne hanno da insegnare per le generazioni a venire. La cosa che più colpisce è la capacità di progettare i livelli anche in funzione del multiplayer: è infatti possibile giocare in compagnia fino a quattro giocatori, in locale e per la prima volta anche online, e i livelli sono perfetti per lo scopo, seppur fruibili tranquillamente anche da un singolo giocatore. Il tutto si traduce in una cooperazione/competizione in cui Mario, Luigi, Peach e Toad (ognuno con le sue pecularità uniche) corrono per i vari mondi aumentando le risate e il divertimento del gioco.

Tecnicamente il gioco si presenta in forma smagliante, con un innalzamento della risoluzione fino a 1080p in modalità TV, un framerate stabile a 60fps in entrambe le modalità (a differenza di Bowser’s Fury, ma ne parleremo dopo) e una maggiore pulizia generale della grafica. Il porting su Switch porta con sé alcune modifiche nel bilanciamento generale del gioco, come un piccolo aumento della velocità di movimento, voluta per incrementare un po’ il ritmo di gioco che risultava un pochino lento rispetto ai Mario 3D canonici, e qualche modifica alla mobilità del nuovo power-up, il costume da Mario Gatto, che ora può arrampicarsi maggiormente sulle pareti.

La furia di Bowser

Ed eccoci a parlare della parte completamente inedita del pacchetto, ovvero Bowser’s Fury, il quale è a tutti gli effetti un gioco completamente inedito e profondamente diverso da 3D World. In buona sostanza si tratta di un mini open world, senza divisione in mondi e livelli, che dal gioco precedente eredita il motore grafico, il sistema di movimento a otto direzioni e alcune peculiari meccaniche come il sopracitato power-up di Mario Gatto, nuovo costume che permette di artigliare i nemici e scalare per lunghi tratti qualsiasi parete verticale.

L’incipit di Bowser’s Fury è semplice quanto efficace: il nostro Re dei Koopa è entrato in contatto con una sostanza nera e oleosa, somigliante a petrolio o catrame, la quale gli ha fatto assumere le sembianze di un vero e proprio gigante, donandogli una furia e una rabbia incontrollabili. Bowser Junior, il figlio del nostro arci-nemico incontrato per la prima volta in Super Mario Sunshine, preoccupato per la condizione del padre si trova con riluttanza a dover chiedere aiuto proprio a Mario, nel tentativo di far rinsavire il novello Kaiju furioso.

Comincia così l’avventura di questi due improbabili alleati, in cui il giocatore vestirà i panni del buon Mario mentre la CPU controllerà Bowser Junior (è possibile selezionare l’intensità dell’aiuto che il piccolo Koopa ci darà, regolando di fatto la difficoltà del gioco). Questo espediente dà il via libera anche alla modalità multigiocatore, in questo caso solo per due giocatori, nella quale il secondo player assumerà il controllo proprio di Bowser Junior, rimanendo però sempre confinato nella schermata di gioco relativa a Mario.

La struttura di gioco si rifà ai più moderni titoli di Mario in 3D, con la telecamera libera regolabile grazie alla levetta analogica destra, la totale libertà di esplorazione senza alcun limite di tempo, e un mondo intero da scoprire gradualmente: saremo infatti inizialmente confinati in una piccola zona della mapa, circondata dalla vischiosa sostanza nera che ne delimita l’area, e mano a mano che proseguiremo con gli obiettivi libereremo sempre più porzioni del mondo fino a scoprirlo tutto, potendo tornare in ogni momento nei “livelli” già esplorati per scoprire nuove sfide e segreti.

Mondo gatto!

Il nostro scopo in Bowser’s Fury è quello di trovare dei Solegatti, artefatti sparsi per il mondo di gioco. Ogni volta che viene raccolto un Solegatto questo va ad alimentare uno dei tanti fari presenti nelle zone, il quale risplendendo contribuirà ad arginare la piaga della sostanza nera e provocherà danni al giga-Bowser costringendolo a scappare nel caso ci stesse attaccando.

Sì, perché il nostro caro arci-nemico ad intervalli regolari (l’inizio della pioggia annuncia il suo arrivo) si manifesterà attaccandoci con tutta la sua furia, cercando di incenerirci sputando fuoco dalla bocca o lanciandoci una pioggia di palle infuocate. Questi attacchi durano qualche minuto, riportando in seguito la situazione alla normalità, ma possono essere interrotti se nel frattempo troveremo un Solegatto e attiveremo la luce di un faro, cosa che danneggerà Bowser e lo caccerà via prima del tempo. Durante un attacco è anche possibile, sbloccandola preventivamente trovando di volta in volta un numero sempre maggiore di Solegatti, utilizzare una giga-Campana, la quale trasformerà il nostro Mario in una versione gigante di Mario Gatto, facendoci combattere direttamente contro Bowser per cacciarlo via con i nostri stessi artigli.

Proseguendo come dicevamo sbloccheremo sempre più aree del mondo, che è una zona acquatica formata da un arcipelago di isole (ognuna funge da “livello”), che potremo raggiungere grazie al nostro caro Plessie, quì in versione taxi marino. L’intero mondo è a tema gatto, dai nemici, che sono i classici di Mario ma tutti con orecchie e baffi felini, agli elementi dello scenario come alberi e cespugli. Sono presenti poi dei veri gattini sparsi per le isole, che ci faranno fare dei mini-giochi di ricerca per ottenere power-up aggiuntivi da immagazzinare e usare all’occorrenza.

Nella sua originalità e nella sua semplicità di fondo (non ci sono vite contate, ogni volta che si viene sconfitti si riparte dal checkpoint precedente perdendo solamente le monete raccolte fino a quel momento e l’eventuale power-up in uso), Bowser’s Fury rappresenta un esperimento interessante, forse una piccola prova di quello che potrà essere il futuro dei Mario in 3D. La durata è piuttosto esigua, si va dalle 4 alle 8 ore in base a quanto siete completisti, e questo spiega il perché il gioco è stato inserito assieme a 3D World e non venduto separatamente, ma il risultato complessivo dell’offerta è ottimo.

Purtroppo, al netto di una direzione artistica eccellente ed un comparto video e audio di alto livello, questa avventura offre il fianco ad un comparto tecnico non perfetto, in quanto il gioco, ancorato ad una risoluzione a 720p sia in modalità TV che handled, in quest’ultima vede il framerate dimezzarsi a 30 fotogrammi al secondo, laddove in modalità docked mantiene i 60fps, e questo in un gioco così veloce ha un suo peso in termini di fruibilità per chi, ad esempio, ha intenzione di giocarlo su Switch Lite, senza nemmeno avere la possibilità di giocarlo su TV.

In conclusione possiamo in ogni caso consigliare l’acquisto di Super Mario 3D World + Bowser’s Fury a tutti, anche chi già ha avuto il piacere di giocare l’avventura originale (che resta il core principale del pacchetto) troverà una versione dello stesso rifinita e migliorata di quello che è uno dei capitoli più sottovalutati del brand, e l’avventura aggiuntiva di Bowser’s Fury è certamente un’esperienza nuova e divertentissima, al netto delle dovute rinunce tecniche in modalità portatile. Per tutti gli altri beh, dopo 35 anni il buon vecchio Mario è più giovane e arzillo che mai, che aspettate a vivere le sue ultime avventure?

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Super Mario 3D World + Bowser's Fury è uno splendido modo per Nintendo di chiudere i festeggiamenti per il 35esimo anniversario della sua mascotte simbolo. Il pacchetto offre una coppia di titoli sostanzialmente diversi fra loro, ma in qualche modo complementari, da una parte l'arrivo su Switch di un classico che ha avuto meno fortuna di quella che meritava su Wii U, dall'altra un'avventura nuova, al netto delle rinunce tecniche in portabilità, che potrebbe rappresentare il futuro dei Mario 3D assieme allo splendido Odyssey. Un'operazione riuscita su tutti i fronti, Nintendo macina successi uno dopo l'altro in questa generazione.Super Mario 3D World + Bowser's Fury - Recensione