Asadora 2 di Naoki Urasawa – Recensione

Planet Manga ci propone il secondo volume di Asadora, il grande ritorno del maestro Naoki Urasawa dopo la fine di Billy Bat. Una storia davvero avvincente ed emozionante che presenta molti tratti tipici delle sue opere precedenti.

TRAMA

Asa Asada cerca i suoi familiari, dispersi dopo il terribile tifone che ha colpito il porto di Nagoya. Il luogo dove si trovava la sua casa è ora sprofondato nell’acqua sotto un’impronta di dimensione innaturale. La ragazza non vuole darsi per vinta e continua a portare soccorso alle famiglie sfollate a bordo dell’aeroplano guidato da Kasuga, l’eroe dei cieli! Dall’altra parte del mondo il professor Yodogawa, sulle tracce di un misterioso animale, si spinge nel cuore della giungla. Due eventi scollegati… ma legati dallo stesso mistero!

CONSIDERAZIONI GENERALI

Non smette mai di meravigliarmi il modo in cui Urasawa riesce a prendere un cast di personaggi piuttosto semplice e a renderlo protagonista (spesso inconsapevole) di misteri di proporzioni epiche. Anche in Asadora, la protagonista è una ragazzina con una vita normale, che improvvisamente si trova al centro di una storia più grande di lei. Allo stesso tempo, però, bisogna riconoscerle una forza d’animo e una resistenza fuori dal comune! Se dovessi pensare di trovarmi separato dalla mia famiglia, dopo un tifone che ha spazzato via quasi tutto intorno, non sono sicuro che riuscirei come lei a nascondere la mia sofferenza e dare il massimo per aiutare le altre persone in difficoltà.

Ad accompagnarla in questa missione troviamo Kasuga, un ex soldato giapponese che ha una grande dimestichezza con il volo, ma che si trova in una situazione difficile perché ferito a un braccio. Anche la sua forza di volontà non è inferiore a quella di Asa, visto che deve dare lezioni di volo alla ragazzina mentre continua a perdere conoscenza. Questa è sicuramente la parte più emozionante del secondo numero, nella quale vediamo tutto il coraggio e anche quella giusta dose di spavalderia che caratterizzano la ragazzina.

A metà del volume Urasawa decide di spostare la narrazione in avanti, compiendo un grande balzo temporale, ma nulla viene lasciato in sospeso, compreso il mistero sulla creatura intravista più volte e che sembra attirare l’attenzione di diversi personaggi legati al passato dei protagonisti. Il cast si amplia sempre di più ma rimane difficile intuire precisamente la direzione che prenderà la vicenda nei prossimi capitoli.

CONCLUSIONE

Come per le precedenti opere, in particolare 20th Century Boys, è impossibile non appassionarsi alla storia e affezionarsi ai personaggi tratteggiati sempre con grande cura e precisione dall’autore. Urasawa ci ha abituati ai salti temporali e a storie di grande impatto, che spesso partono lentamente per ingranare pian piano e diventare veri e propri capolavori. A mio parere, Asadora ha tutte le carte in regola per esserlo…ho grande curiosità nel capire come proseguirà la storia. Se non conoscete l’autore iniziate da qui e non potrete far altro che amarlo!

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