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Love and Monsters: la recensione del nuovo film “apocalittico” distribuito da Netflix

Sette anni dopo l’apocalisse dei mostri, Joel Dawson(Dylan O’ Brien), insieme al resto dell’umanità, vive sottoterra da quando creature giganti hanno preso il controllo dell’intero globo. Dopo essersi ricollegato alla radio con la sua ragazza del liceo, Aimee(Jessica Henwick), che ora è a 80 miglia di distanza in una colonia costiera, Joel ricomincia ad innamorarsi di lei. Quando Joel si rende conto che non c’è più niente per lui sottoterra, decide di avventurarsi per raggiungere Aimee, nonostante tutti i pericolosi mostri che si trovano sulla sua strada.

Love and Monsters è un film del 2020 diretto da Michael Matthews, prodotto dalla Paramount Pictures e distribuito da Netflix.

Svolgimento della trama e qualità della sceneggiatura:

La trama del film ha un’impostazione molto anni 80/90: il protagonista assomiglia moltissimo al compianto Robin Williams di Jumanji, il suo carattere è quello di un ragazzo che è desideroso di portare a termine quello che ha iniziato, in particolare la missione che si autopropone, cioè quella di ricongiungersi con la sua vecchia fiamma del liceo, ma fra mostri e altri pericoli, non sarà una passeggiata.

La narrazione è, sorprendentemente, molto lineare e di buon livello, non annoia quasi per nulla e lascia lo spettatore con una curiosità che si ripercuote per tutta la pellicola; i personaggi, a parte quello principale, sono appunto caratterizzati come secondari, quindi nulla di trascendentale sotto questo aspetto. Il film si lascia seguire e soprattutto, intrattiene, pur non essendo originale e con una storia che potrebbe essere già vista e sentita, ma non troppo.

Regia e comparto tecnico-artistico

La regia di Matthews si ispira palesemente a quella dei film anni 80/90, lasciando però spazio anche a tecniche di ripresa più moderne e adatte ai giorni nostri; la regia non eccelle in nulla ma non è neanche malaccio, è adatta allo stile scenografico del film e lo aiuta a completarsi, nulla di più e nulla di meno.

Per quanto riguarda il comparto artistico e scenografico, le creature “mostruose” che vengono rappresentate sono realizzate con la tecnica ormai conosciutissima della CGI, in questo film usata molto bene e senza particolari sbavature a livello tecnico e della messinscena(peraltro il film è candidato agli Oscar per i migliori effetti speciali e visivi); le scenografie sono ben realizzate, sempre riferenti agli anni 80/90(in particolare l’ambientazione della foresta è palesemente ispirata a molti classici dell’epoca) e si distinguono le une dalle altre, senza particolari eccellenze, insomma, tutto nella norma.

Per quanto riguarda gli attori, O’Brien spicca su tutti grazie alla sua interpretazione(abituato grazie alla saga di Maze Runner), gli altri attori invece fanno il loro lavoro per interpretare il proprio personaggio, nessuno spicca in particolare.

Conclusioni:

Love and Monsters, che verrà rilasciato il 14 aprile 2021 su Netflix, è un film da guardare: racconta una storia poco originale ma al contempo diversa perché propone una chiave di lettura che non tutti si aspetterebbero, e con un protagonista che interpreta il suo ruolo da adolescente(seppur l’attore sia ben più cresciutello) in modo convincente e credibile, trascinando lo spettatore in circa 2 ore di intrattenimento senza particolari pretese ma molto efficaci, che potrebbe sorprendere anche i palati più raffinati. Insomma, un discreto film per ragazzi, ma anche per adulti.

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