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Zero: recensione della serie italiana di Netflix

Zero, è la nuova serie tv tutta italiana di Netflix che sarà disponibile sulla piattaforma dal 21 Aprile.

Zero: recensione serie tv netflix

Trama

Zero è la nuova serie italiana ideata da Antonio Dikele Distefano. Distefano si è occupato anche della scrittura assieme a Menotti, Stefano Voltaggio, Massimo Vavassori, Carolina Cavalli e Lisandro Monaco.
La storia si svolge nella periferia di Milano, in un quartiere chiama Barrio che si trova sotto l’attacco di alcuni vandali sconosciuti. Proprio qui vive Omar (Giuseppe Dave Seke), un ragazzo semplice che lavora come fattorino in una pizzeria e, armato di matita e fogli, insegue il suo sogno di disegnare fumetti.
Ma Omar è invisibile, nessuno lo nota mai veramente, Omar non ha amici, nessuno lo vede. Ma presto tutto cambierà.

Durante una delle sue consegne incontra Anna (Beatrice Grannò) e, nel frattempo il suo quartiere continua ad essere vandalizzato. Questo lo porterà anche ad incontrare quelli che diventeranno preso i suoi migliori amici: Inno ( Madior Fall), Momo (Richard Dylan Magon), Sara (Daniela Scattolin) e Sharif (Haroun Fall). Insieme a loro Omar smetterà di essere invisibile come persona ma scoprirà di poter davvero diventare invisibile, e sfrutterà questo suo potere per riuscire a salvare il suo quartiere e i suoi amici.

Qui sotto trovate il trailer di Zero

Recensione

Zero non è una vera e propria storia di supereroi. Ma questo lo capiamo fin dalla trama. Si tratta di una storia di riscatto, di voglia di libertà, di decadenza, di voglia di crescere ed essere accettati.
La storia ci porta in una Milano diversa da quella che siamo soliti vedere, lontani dai quartieri dell’alta moda, dalla ricchezza e dall’ostentazione.

L’idea di base della serie è molto buona e porta spunti molto interessanti sui quali riflettere, la povertà, la gentrificazione e anche razzismo e stereotipi. Forse anche troppi stereotipi.
Le puntate sono brevi e a tratti la storia si svolge troppo velocemente, così che lo spettatore non ha tempo di canalizzare un pensiero che subito si passa alla scena successiva.

Zero: recensione serie tv netflix

L’idea del ragazzo invisibile agli occhi delle persone che può davvero rendersi invisibile per salvare il suo quartiere è bella e poteva davvero essere sviluppata molto meglio. I personaggi non sono ben delineati e la recitazione si svolge tra alti e bassi così che non possiamo davvero capire chi è davvero quel personaggio.

I primi episodi soprattutto, risultano estremamente lenti e poco piacevoli e la serie si conclude con un finale davvero poco soddisfacente che, a mio parere, non lo lega a quello che voleva essere il messaggio degli 8 episodi. Passiamo da una storia reale di povertà e razzismo e riscatto sociale insieme a quel pizzico di “magia” che la rende più interessante, per tuffarci -forse- in un finale che preannuncia una seconda stagione totalmente differente e, a mio parere, non in linea con l’idea.

Zero: recensione serie tv netflix

In ogni caso, la serie merita di essere vista in quanto alcune tematiche sono davvero preziose e se si riescono a superare i primi due episodi risulta anche piacevole.

Oggi Netflix ha anche condiviso un video molto bello per omaggiare tutti quei “supereroi invisibili” del nostro paese, lo trovate qui sotto.

L’Italia è un paese di supereroi. Ognuno, con una storia da raccontare.

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L'idea di base della serie è molto buona e porta spunti molto interessanti, ma poco approfonditi e la conclusione della storia, si lega male a quello che voleva essere il messaggio inziale. In ogni caso, la serie merita di essere vista in quanto alcune tematiche sono davvero preziose e molto attuali.Zero: recensione della serie italiana di Netflix