NerdPool intervista i TONNO – Esclusiva

Benvenuti a una nuova intervista su NerdPool.it.

Fino a oggi, si è parlato (forse troppo) poco di musica, ma crediamo che tra voi lettori e lettrici ci siano ascoltatori di ogni genere. L’intenzione di portare qualche contenuto “musicale” sul sito era nell’aria da tempo e non potevamo sfruttare occasione migliore per inaugurare questo tema. Abbiamo avuto, infatti, l’opportunità di intervistare una band semi-emergente dal profilo davvero interessante e
con diversi punti di contatto con il mondo nerd e fumettistico in particolare.

TONNO

I Tonno sono un quartetto toscano che ha debuttato nel 2018 con l’EP omonimo, prima di essere notati da Woodworm Label e dalla Universal Music Italia. Questa collaborazione ha dato vita a un album uscito lo scorso anno, Quando ero satanista, che li ha portati a esibirsi in diversi festival italiani, a partire dal MiAmi di Milano. Nelle loro canzoni la band tocca temi che stuzzicano i ricordi e il lato più nerd di un pubblico tra i 20 e i 30 anni cresciuto a VHS e colpi di Kamehameha.

Direi quindi di non perdere tempo e di lasciarvi alla nostra intervista!

Ciao a tutti, grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande e benvenuti su NerdPool.it.
Ci dite chi sono i Tonno? Come nasce il nome della band?

Ciao caro NerdPool, I tonno sono quattro amici che si sono conosciuti durante il periodo dell’università, sapevamo che ognuno di noi suonava ma non eravamo mai riusciti a creare un progetto. Una sera a una festa di laurea in cui ci siamo ritrovati tutti insieme e, fomentati dall’alcol e dalle sostanze nutrienti, un po’ come se dovessimo provarci con una ragazza, abbiamo trovato il coraggio di fissare la nostra prima prova in sala: ci hanno chiesto “che nome segno per la sala?” e abbiamo risposto senza pensarci tanto “Tonno”. Questo fare le cose senza sapere perché è poi diventato il nostro “metodo” nella musica e nella vita, solo che non ce ne rendevamo conto.

Il vostro profilo Instagram sembra quasi più quello di un fumettista che quello di una band. Questo stretto legame tra fumetto e musica è un elemento davvero interessante per noi di NerdPool, perché sono due passioni che convivono in molti membri della redazione (io in primis!). Chi di voi si occupa dei disegni che postate e come nasce questa passione per il fumetto? Pensate di pubblicizzare anche il nuovo album con una serie di illustrazioni e disegni? 

Tutti noi siamo appassionati di grafica e arte in generale, ci piace disegnare, cucinare e in generale svisionare perché siamo convinti che chi sa solo di musica non sa niente di musica. In particolare I disegni di IG ( e alcuni nostri videoclip ) li realizzo io ( Ale: basso e voce ) e seguono la stessa filosofia della nostra musica: la non premeditazione, il seguire il flow e il buttare giù le idee così come vengono. Siamo innamorati dell’estetica che deriva dalla non premeditazione e questo vale in ogni campo. Le grafiche dell’album SpinOff sono realizzate invece dal bravissimo Lorenzo Morelli ( amaro666 su IG ) che ha colto perfettamente lo spirito “MadMax” di questo lavoro. Presto però ricominceremo anche con le nostre grafiche semplicemente perché non ne possiamo fare a meno!

L’album uscito negli scorsi giorni si intitola SPINOFF. È giusto quindi considerarlo come “un’appendice” del disco precedente e, in caso positivo, cosa lega i due? 

Il nome del titolo fa riferimento sopratutto a due fattori che lo distinguono dal resto della nostra discografia e che tendono a connotarlo come qualcosa di strano e diverso: innanzitutto la forte presenza di collaborazioni, che ci ha consentito di aggiungere colori diversi a ogni canzone, e in secondo luogo una autoproduzione improntata all’home recording digitale ( dovuto anche al fatto che è stato reccato tutto in quarantena ), tendenzialmente opposta all’approccio analogico che abbiamo sempre praticato e prediletto. Questo album per noi è un po’ la versione musicale di un cosplay, ci siamo travestiti da qualcos’altro e ci siamo divertiti tanto a farlo, non ci interessa limitarci dietro a etichette o generi.

Mi piace molto il modo in cui certe sonorità più rock si mescolano perfettamente con l’utilizzo di synth e tastiere in tante vostre canzoni. Se doveste scegliere, quale genere rappresenta meglio la musica dei Tonno?

Grazie !!! Come ti raccontavo prima non siamo amanti delle catalogazioni a priori ma in generale quando ci chiedono “Che musica fate?” ci piace sempre rispondere “musica normale” che paradossalmente incuriosisce sempre l’interlocutore. Con questa espressione, fra il serio e lo scherzo, ci piace alludere al fatto che abbiamo una formazione standard, di quelle banalissime che uno formava alle superiori quando andava a scuola di musica, e che suoniamo una musica che ha le sue radici nel periodo in cui ci siamo formati come musicisti e che per noi è quindi “normale” appunto.

Nella quarta traccia del nuovo album, Holly & Benji, citate un anime e manga che ha appassionato tantissimi ragazzini nati tra gli anni ’80 e ’90. Quali sono i vostri “anime/manga del cuore”? E quali invece avete seguito o state seguendo in questi ultimi anni?

Sarò banale ma sicuramente non posso non citare Dragonball ( c’è anche una nostra ballad, Kame, che lo cita quasi direttamente ) e ricordare I pomeriggi passati a ridisegnare chiome appuntite di sayian, anche City Hunter mi piaceva tanto. Invece adesso seguiamo Attack On Titan che ci fa stare discretamente male.  

In questo album collaborate con diversi artisti emergenti o semi-emergenti della scena indie italiana. Come avete scelto i featuring e con quali altri gruppi vi piacerebbe collaborare in futuro?

I feat sono tutti con gruppi e amici che conosciamo di persona, questo ci ha consentito di approcciare questo lavoro come un gioco, con la giusta leggerezza e allo stesso tempo libertà di sperimentare e dare libero sfogo alla penna e agli strumenti. In particolare con Pietro dei Giallorenzo e I Tropea abbiamo condiviso la bellissima esperienza del Tour Didascalico targato MiAmi ed è stato un po’ come tornare sul pulmino con loro. In futuro potrebbe essere molto bello collaborare con band non italiane, e inoltre stiamo già fantasticando di uno SpinOff vol2 da buttare sul metal, nostra grande passione.

Personalmente, alcuni vostri pezzi mi ricordano i Gazebo Penguins o i primi FASK di Cavalli, sia per la musica che per i testi. Quali sono le vostre maggiori influenze musicali (italiane e non)? 

Abbiamo tutti influenze molto diverse, io mi sento molto legato a livello di scrittura per sequenze di immagini e flussi di coscienza a Gaetano e Battiato. Sulla musica mischiamo in modo maldestro un po’ tutto ma dei riferimenti che abbiamo in comune fra tutti sono I Verdena e gli Strokes.

Come sono cambiati i Tonno dal 2018 a oggi e quali sono i progetti per il futuro? Spero arrivi presto un tour, molte vostre canzoni sembrano quasi nascere per un’esibizione live! 

Per fortuna qualcosa si sta muovendo e presto pubblicheremo delle date, non vediamo l’ora di tornare sul palco. Per quanto riguarda il futuro non abbiamo programmi a lungo termine ma sulla breve distanza abbiamo già molti inediti su cui stiamo lavorando e che potrebbero diventare un nuovo album, una nuova stagione della serie principale.

Ringraziamo i Tonno per la disponibilità e la cortesia e vi invitiamo ad ascoltare il nuovo album Spinoff su tutte le piattaforme digitali! Ci vediamo alla prossima intervista 🙂

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